11. My Prerogative

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Everybody's talkin' all this stuff about me
Why don't they just let me live
I don't need permission
Make my own decisions
That's my prerogative

JAY'S POV

Tutti non fanno che ripetermi che dovrei smettere di cercare Luke. Dopo quasi due settimane dalla sua scomparsa, le speranze di riportarlo a casa vivo sono ai minimi termini, se non assolutamente inesistenti. Michael, Lori, Sam, Shawn, Calum e persino il capo Winters sono convinti che Luke sia morto, e che la mia ricerca sia una totale perdita di tempo.

Ma solo io e Murphy sappiamo che non è vero. Soltanto noi conosciamo la verità, cioè che la chiave di tutta questa storia è Dylan O'Brien. Solamente noi stiamo scavando nella sua vita, alla ricerca di qualsiasi indizio, anche un semplice dettaglio fuori posto, che ci aiuti a capire qual'è il suo piano. E soprattutto, che ci avvicini a Luke.

"Senti qua. Medaglia al valore per aver salvato un commilitone in Afghanistan. Encomio per il maggior numero di casi risolti. Cena alla Casa Bianca con il Sottosegretario alla Difesa e il Presidente in persona. Bisogna dargliene atto: questo tizio è stato davvero abile nell'ingannare tutta l'FBI" Murphy sbuffa, scorrendo l'ennesimo fascicolo riguardante Dylan. 

"Continua a cercare. Ci deve essere qualcosa per incastrarlo" mormoro, buttando giù la decima tazza di caffè della giornata.

Murphy mi osserva preoccupato, ma non obbietta. Si alza dal divano e si stiracchia, prima di versare un goccio di whiskey nella sua tazza di caffè. 

"Quando Luke tornerà, non sarà per niente contento che qualcun'altro abbia finito il suo liquido ambrato preferito" mormoro, ma il mio amico non mi sente.

Mi massaggio il collo con una mano, cercando di non soffermarmi troppo sul pensiero che i miei amici forse potrebbero aver ragione, e che Luke potrebbe non tornare affatto, quando qualcuno suona alla porta, riportandomi con i piedi per terra.

"Aspettavi visite?" mi chiede Murphy, e io scuoto la testa, afferrando la pistola dalla cintura.

Con passo felpato mi avvicino alla porta e sbircio dallo spioncino, prima di spalancare la porta e puntare la pistola contro il mio ospite.

"Che diavolo ci fai tu qui?" sibilo, ma lui non mi risponde nemmeno. Mi supera con una leggera spallata ed entra in casa mia, per niente intimorito né dalla mia pistola né dalla presenza di Murphy.

"Ho bisogno del tuo aiuto" Calum ha un aspetto stranamente trasandato, come se non dormisse da giorni. Un leggero strato di barba scura copre le sue guance, ha i capelli sparati in tutte le direzioni, i vestiti sgualciti e macchiati di quella che credo sia salsa barbecue, e due occhiaie che fanno quasi concorrenza alle mie.

Anche Murphy deve essersi accorto che c'è qualcosa di strano, perché rimette la pistola al suo posto e allunga a Calum un bicchiere di whiskey, che il moro trangugia in un solo sorso.

D'accordo, c'è decisamente qualcosa che non va. Calum detesta il whiskey.

"Che succede?" chiedo, cominciando a preoccuparmi. Oddio, e se riguardasse Luke? Se l'FBI avesse trovato il suo corpo da qualche parte lungo il Potomak, e avessero mandato Calum a comunicarmi la notizia?

"Si tratta di Sam" alle sue parole tiro un sospiro di sollievo, lasciandomi cadere sul divano.

"Ma sei scemo? Pensavo che riguardasse Luke" sbotto, mentre il mio battito cardiaco torna a velocità normale.

"Ormai non possiamo più fare niente per lui, Jay. Le probabilità che sia morto sono troppo alte. Ma per aiutare Sam forse siamo ancora in tempo."

Il suo commento su Luke è come una pugnalata allo stomaco, ma non lo do a vedere. Credevo che Calum non si sarebbe arreso, proprio come me. Insomma, è il migliore amico di Luke praticamente da sempre, come può aver perso le speranze?

"La mia priorità è Luke. Sono sicura che qualunque sia il problema di Sam, tu e Shawn possiate cavarvela da soli."

"Ti sbagli di grosso. Sam potrebbe essersi cacciata in un guaio bello grosso. E per quanto detesti ammetterlo, sei una spia più in gamba di me. Ergo, mi devi aiutare."

"Qual'è il problema? Ha dimenticato di scrivere il rapporto dell'ultima missione?" chiede Murphy sarcastico, e per tutta risposta Calum gli rivolge un'occhiataccia.

"Credo che Sam abbia un altro uomo."

Per poco non sputo in faccia a Calum il caffè che stavo bevendo. Sam una traditrice? Ma se si sente in colpa persino ad andare a fare la spesa con la borsa di un altro supermercato! 

"è semplicemente ridicolo."

"No, non lo è. Esce di nascosto, è sempre molto vaga riguardo ai suoi spostamenti, e non stacca mai gli occhi dal cellulare." 

"D'accordo, in effetti è un comportamento un po' strano, ma questo non significa che ti tradisca. Devo ricordati che è un'agente federale, e che potrebbe avere delle missioni segrete che non riguardano te?"

"Non si tratta di lavoro, Jay. Se fosse così, me l'avrebbe detto" Calum cammina avanti e indietro per la stanza, passandosi nervosamente una mano tra i capelli. "Tu non capisci. I suoi occhi sono diversi, ed è diventata fredda come un ghiacciolo."

"E che cosa dovrei fare io? Sono sicura che tu abbia già tentato con il pedinamento e le cimici."

Calum mi rivolge uno sguardo sorpreso, e io alzo gli occhi al cielo. 

"E di certo avrai provato a parlarle, quindi non vedo proprio quale azione speciale potrei fare per aiutarti" accavallo le gambe, osservando il mio amico. 

"C'è un club, in centro, in cui è stata tre volte solo questa settimana. Se andassi io mi riconoscerebbe subito, ma tu... Sei più brava a mimetizzarti tra la folla. E poi, una ragazza in un locale dà sempre meno nell'occhio."

"Calum ha ragione" lancio un'occhiataccia a Murphy, e lui alza le mani in segno di resa, ma con quel sorrisetto malizioso stampato sulle labbra.

Ovviamente so anch'io che Calum ha ragione, ma non sono sicura che aiutarlo sia una buona idea. Certo, mi dispiace molto per lui. Dico sul serio. Ma come ho già detto, la mia priorità è trovare Luke.

"Devi andare Jay. Non sarà un lavoro lungo, e lo sai anche tu. Entri,la trovi, scopri se c'è un altro e chi è, e te ne torni a casa. Io ti seguo con il furgone, e intanto continuo a cercare indizi sul nostro uomo."

Sono certa che Calum non ha capito che Murphy non sta parlando di Luke, ma di Dylan. Eppure, l'dea di abbandonare la ricerca anche solo per un paio d'ore mi fa contorcere lo stomaco.

"Non ti sto chiedendo la luna, Jay. Ti sto pregando di aiutarmi a scoprire la verità. In nome dell'amicizia che lega te e Sam, e che in qualche modo lega anche noi due. E se non ti importa di tutto questo, ti chiedo di farlo in nome dell'amore. Sai meglio di chiunque altro che per amore siamo disposti a fare qualunque cosa."

Sospiro, prima di alzarmi dal divano e dirigermi verso la mia stanza.

"Te ne vai così? Senza nemmeno degnarti di rispondermi?"

Mi volto verso Calum, rivolgendogli un sorriso d'intesa.

"Seconda regola di una buona spia: ogni missione richiede l'abbigliamento adatto" alle mie parole il suo sorriso si illumina, e sono sicura che se non ci fosse Murphy correrebbe ad abbracciarmi come un bambino.

Mi volto ed entro nella mia stanza, e mentre chiudo la porta sento Calum chiedere qual'è la prima regola di una buona spia.

"Non abbassare mai la guardia" risponde Murphy, e per l'ennesima volta il ricordo del mio vecchio partner aleggia tra noi come un fantasma, e non posso evitare di chiedermi se anche il ricordo di Luke è destinato a fare la stessa fine.

Undercover Love 2 ~ Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora