Dopo aver letto il biglietto, Jimin si diresse a casa propria con un sorriso stampato in volto. Arrivato a casa trovò la madre. Ma non doveva essere così. La madre era ancora a lavoro.. o almeno dovrebbe essere ancora a lavoro.. Quando varcò la soglia la madre lo guardò sorridente, ma quando si accorse del livido cambiò espressione e lo guardò preoccupato. "Jimin! Cosa ti è successo? Chi è stato?!" A quelle domande il ragazzo aprì la bocca per dire qualcosa, ma ricordandosi l'artefice, la chiuse subito. La madre si avvicinò a lui e gli accarezzò la guancia. "Jimin..." Jimin alzò il viso e le raccontò l'accaduto di ieri sera. Finito di parlare, guardò la madre e notò un'espressione arrabbiata sul suo volto. Non l'aveva mai vista così... "Tranquillo Jimin. Sistemerò tutto. Tu invece riposati durante la gita eh?" E Jimin si ricordò dell'esistenza delle email che la scuola mandava a casa. Sorrise e dopo averle porso il foglio e averglielo fatto firmare, andò in camera sua. Si era appena sdraiato sul letto, quando gli arrivò un messaggio. (Ho cambiato soprannome da Hope a Hobi. È più cute)
Hobi: Ehy Jiminie!! Oggi usciamo? ヽ(^。^)丿
Tu: Mh.. Okay va bene. Dove ci incontriamo?
Hobi: ... Che ne dici.. Davanti a scuola? E poi facciamo un giro.
Tu: Okay va bene. Quando?
Hobi: Fra mezz'ora? Io ci metto 20 m. Ad arrivare.
Tu: Va bene. A dopo! (」ﾟﾛﾟ)｣
Ultimo accesso alle 14:30
Spento il telefono decise come vestirsi, dirigendosi verso l'armadio. Alla fine decise una semplice maglia a righe e degli skinny neri.
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Finito si vestirsi, prese portafoglio e telefono, ed uscì di casa salutando la madre. Quando arrivò a scuola l'altro ragazzo era già li ad aspettarlo. "Ehy Hobi!" lo salutò energicamente e l'altro ragazzo ricambiò il saluto. "Okay.. Dove vuoi andare?" chiese Jimin. Hoseok fece spallucce "facciamo un giro e basta" Jimin annuì ed insieme si incamminarono per la città. "Allora..." incominciò Jimin "che mi dici di Suga eh? Siete molto vicini" Hoseok sorrise imbarazzato. "Siamo solo amici.. Penso.. O almeno per lui siamo solo amici" "E come lo sai?" "Non lo so.. Ma non penso che uno come lui si metterebbe con uno.. come me" "Con un ragazzo figo che sa ballare e cantare?" Hoseok lo guardò sorpreso. "Come fai a sapere che so ball-" "Namjoon hyung" "Ah.." "Comunque prova a fare il primo passo no?" "Non darmi consigli tu. Piuttosto.. Il tipo dei bigliettini? Hai scoperto chi è?" Jimin spalancò gli occhi incominciando a balbettare. "Ahh..ma dai. Secondo te non mi accorgo dei bigliettini e dell'espressione che fai quando li leggi?" Jimin stette zitto e sussurrò un pabo. Subito dopo scoppiarono entrambi a ridere. Quando si ritrovarono davanti ad un bar decisero di entrare e notarono con piacere, che era un bel posto,accogliente e spazioso. Appena si sedettero Jimin notò lo sguardo di Hoseok concentrarsi dietro le sue spalle. "Hobi? Hobiii?" "C'è Yoongi..." disse soltanto. Jimin si girò e notò che il ragazzo era seduto pochi tavoli più in là. "Adesso ha i capelli bianchi... Ahh... È ancora più bello." Jimin lo guardò sospirando. "Sei proprio una liceale arrapata.." "Ohi!" rispose lui dandogli una botta in testa, per poi scoppiare a ridere. Ma dovettero smettere subito perché arrivò la cameriera per chiedere cosa volessero. Finito di ordinare, Hoseok notò lo sguardo si Yoongi su di se e ricambiò guardandolo. Mentre si guardavano Hoseok sorride, facendo arrossire di un poco l'altro ragazzo. I capelli bianchi erano bellissimi su di lui. Quando Jimin lo chiamò, smise di guardare Yoongi e spostò la sua attenzione su Jimin. "Dicevi?" "Ah..lascia perdere.. Tu e la tua cotta.." disse scuotendo la testa. Arrivate le cose da loro ordinate smisero di parlare. E Hoseok guardò di nuovo nella sua direzione, ma lui non c'era più. Abbassò lo sguardo triste e continuò a bere. Finito di bere, pagarono ed uscirono dal bar. Si diressero verso un parco vicino, il quale era molto bello sotto quella luce del giorno. Mentre stavano camminando, passarono davanti ad una fontana. E nel mentre un ragazzino spinse Hoseok correndo, il quale inciampò prese dentro Jimin. Il povero ragazzo indietreggiò e, toccato il bordo della fontana, perse l'equilibrio. Ma proprio quando stava per caderci dentro, due braccia forti lo avvolsero e si ritrovò col viso nel petto di un ragazzo e il corpo attaccato al suo. Arrossì vistosamente e piano piano alzò il viso scoprendo il viso del suo salvatore.
