Did you guys fuck?

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Lily Brooks

Mi infilai l’accappatoio dopo essermi fatta una doccia nel mio proprio bagno, senza alcun ragazzo adolescente nella stanza accanto a me. Mi sentivo rilassata e contenta ora che avevo potuto lavarmi con del sapone e non solo acqua. I miei capelli profumavano ancora del mio shampoo preferito alla ciliegia e la mia pelle era morbida a differenza di quella mattina. Arrotolai i capelli in un asciugamano e li posizionai sull’apice della testa, come ero solita fare dopo una doccia.

Oggi era stato così strano. Il preside aveva beccato me e Justin a baciarci appassionatamente, ma non aveva fatto una sola parola a riguardo con i miei genitori quando eravamo entrati tutti nel suo ufficio al pianoterra. Mia sorella, che aveva preso le chiavi degli spogliatoi, non aveva detto nulla anche se pure lei aveva visto tutto. La mamma di Justin, Pattie, era stata seduta davanti alla cattedra del preside. Sorrisi al ricordo di quella donna minuta e dall’aspetto giovane che si era alzata volando dalla sedia per travolgere il suo figlio più alto in uno stretto abbraccio. Si poteva dire che condividessero un forte legame solo a guardarli.

Anche i miei genitori erano stati felici di vedermi e più di tutto lieti che non fossi stata fatta a pezzi da qualche maniaco con una motosega. Non sarebbe stato carino. Come già mi ero aspettata, avevano chiamato la polizia. Quella mattina, avevano controllato le telecamere di sicurezza localizzate nella scuola. Così avevano scoperto che eravamo stati entrambi chiusi nei vecchi spogliatoi.

Ancora mi domandavo chi aveva sbattuto e chiuso la porta e preso le chiavi. Non poteva essere stato nessuno del personale della scuola, considerando che avevano chiamato tutti per domandare se ci avessero visti. Quindi, doveva essere stato uno studente. Il solo fatto da solo mi lasciava unicamente con più domande. Perché uno studente avrebbe dovuto decidere di chiudere la porta e portare via con sé le chiavi? Eravamo fortunati che la scuola avesse una chiave di riserva per gli spogliatoi, in altro caso saremmo stati fregati.

Aprii la porta della mia stanza, solo per scoprire Dani seduta sul mio letto a leggere qualche rivista, alzando lo sguardo su di me non appena udì la porta aprirsi. Immediatamente lanciò la rivista di lato, guardandomi negli occhi intensamente proprio come se mi stesse guardando attraverso l’anima, e probabilmente era così.

«Ciao.» La salutai, spostando la sedia dalla scrivania senza portare altrove lo sguardo. Non mi salutò a sua volta e continuò invece a guardarmi. Era solita farlo ogni volta che sentiva le stessi nascondendo qualcosa. Non l’avevo vista di oggi, quindi era la prima volta che la vedevo da quando ero stata rinchiusa. Tenendo conto che le stavo per davvero nascondendo qualcosa...

«Avete scopato?» Domandò schiettamente, la sua espressione facciale praticamente illeggibile. I miei occhi si spalancarono quando lanciò la bomba – la solita Dani. Aprii la bocca, aspettando di dire qualcosa, ma non riuscii a trovare le  parole giuste per dirle che non eravamo andati così oltre.

«Oh... mio... Dio... voi avete davvero scopato!» Boccheggiò, portandosi una mano davanti alla bocca.

Scossi ostinatamente la testa. «N-no! Non abbiamo scopato! Cosa ti fa pensare che permetterei ad un ragazzo di prendersi la mia verginità dentro a degli spogliatoi?» Quasi urlai, anche se non ero per davvero certa che avrei avuto la forza di rifiutare se lui fosse stato completamente nudo, tutto sudato e già fra le mie gambe. A cosa sto pensando?

«Ne sei sicura? Voglio dire, è sexy da far paura... potrebbe essere successo e lo capirei, davvero. Avrei fatto lo stesso, probabilmente. Non c’è nulla di cui essere imbarazzata perché è normale per una ragazza adolescente essere attratta da...»

«Noi. Non. Abbiamo. Scopato.» La interruppi, pronunciando chiaramente ogni parola. Lei rimase in silenzio per un po’, probabilmente assimilando la cosa, prima di annuire in risposta, credendomi ora. Sospirai e mi alzai, srotolando l’asciugamano dai capelli, facendo ricadere i capelli umidi lungo le mie spalle.

Locked Up.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora