Lily Brooks
Erano le 4.35 del mattino. Ero finalmente riuscita a convincere i miei genitori ad andare a riposarsi. I dottori avevano permesso a Brad di tornare a casa, ed era ciò che aveva fatto. Era stanco, e, in ogni caso, non ci sarebbe stato motivo di costringerlo a rimanere con me. Anche Brogan e la ragazza che in precedenza, quella notte, aveva appoggiato le mani sul mio ragazzo se n’erano andate. C’era solo una persona che insisteva nel rimanere.
Stringeva la mia mano, strofinando il suo pollice sulla mia pelle. La lampada accanto al mio letto era l'unica fonte da cui provenisse luce, gettando ombre sul suo bel viso. I suoi occhi erano fissi nei miei, rassicurandomi.
«Mi dispiace di non essere stato lì.» Disse, quasi sussurrando. «Vorrei averti potuta salvare. Mi fa male pensare a cosa sarebbe successo se il vigile del fuoco non ti avesse trovata in tempo…»
Scossi la testa e strinsi la sua mano. Non pensarci. Sto bene, sono ancora qui. Avrei voluto avere indietro la mia dannata voce. Provai a raggiungere il mio telefono, appoggiato sul comodino, ma Justin mi spinse indietro e si chinò a prenderlo per me. Gli lanciai un sorriso di gratitudine e sbloccai il telefono, aprendo i miei appunti. Iniziai a digitare.
Cerca di non pensare a quello che sarebbe potuto succedere. Sono viva e sto bene.
Gli mostrai lo schermo. Sospirò in risposta. «Mi sento ancora in colpa. È mio compito prendermi cura di te e assicurarmi che nulla di male possa accaderti.»
Iniziai nuovamente a digitare, questa volta più veloce. Non puoi essere sempre presente (non avrei problemi, però) e lo capisco. Non posso pretendere questo da te, proprio come tu non puoi pretendere che io sia sempre presente. Come quando ti capiterà di avere una brutta diarrea, non sarò sempre lì per aiutarti. E probabilmente non sarò mai disposta ad aiutarti in ciò (lol), ma non è questo il punto. Non c'è bisogno che ti senta in colpa.
Justin si mise a ridere quando lesse quello che avevo scritto. «Perlomeno sei la stessa vecchia Lily.»
Annuii con entusiasmo, cancellando la nota prima di digitarne una nuova. Sei attraente. :P
«Decisamente lo stessa.» Justin sorrise. «Non direi che tu sia attraente in questo momento, considerando che sei stanca e tutto. Ma scommetto che eri attraente in quel vestito.» Il suo sguardo viaggiò da una parte all’altra della stanza, posandosi su una delle sedie su cui il mio vestito era avvolto. Il tessuto era stato danneggiato dal fuoco su un lato. Ero sorpresa del fatto che non avessero ancora gettato via l’abito.
Mi mancano i tuoi occhiali, comunque. Ma chi era la ragazza in piedi accanto a te? Un ‘amica di Brogan? Digitai.
«Sì.» Justin annuì. «Si chiama Felicia. È una ragazza simpatica. Brogan ci aveva abbandonati, così ho dovuto prendermi cura di lei poiché non riusciva nemmeno più a camminare dritta. È pazza, giuro. Mi ha baciato proprio sulla bocca... come un saluto!»
Qualsiasi ragazza normale sarebbe stata gelosa, ma non potetti farne a meno. Mi misi a ridere - probabilmente sembrò che stessi soffocando - e i suoi occhi erano spalancati. Appariva abbastanza spaventato, come se stesse nuovamente rivivendo il momento. Forse sarei dovuta essere dispiaciuta per lui perché era stato piantato in asso, ma in ogni caso non mi fidavo di Brogan.
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Locked Up.
FanfictionTutti gli adolescenti hanno una sola cosa in comune: i loro ormoni sono scatenati. Alcuni adolescenti sanno controllarli, altri no. Questi ‘altri’ sono il tesoro della scuola Lily Brooks e il nerd vittima di bullismo Justin Bieber. Ma loro non sono...