Locked Up.

Who doesn't like High School Musical?

Justin Bieber

Il mio cervello iniziò a registrare i suoni differenti attorno a me mentre tornavo alla realtà, lontano dal buio. Le macchine che correvano lungo la strada, le foglie che frusciavano sospinte dal vento, il respirare leggero di qualcuno vicino a me. Gradualmente divenni consapevole delle lenzuola morbide che mi abbracciavano la schiena nuda e del calore di qualcosa attorno al quale stavo avvolgendo le braccia. Sorrisi felice; non ricordavo l’ultima notte che avevo dormito così serenamente e spensieratamente come quella appena passata.

Mi mossi appena, cercando di stirare un poco le gambe, e scoprii la posizione in cui ero sdraiato. Spalancai gli occhi e i miei sospetti vennero confermati nel giro di un secondo. Ero sdraiato su un lato con il capo appoggiato al petto nudo di Lily. Una delle sue gambe era avvinghiata attorno alla mia vita, imprigionandomi fra le sue gambe mentre le sue braccia erano strette attorno al mio torace e al collo. Il suo corpo minuto aderiva al mio in tutti i sensi. E con ‘tutti i sensi’, volevo dire davvero tutti.

Spostai un poco i fianchi e sussultai a causa della frizione che quel movimento creò, il mio respiro aumentò all’istante. Lily emise un verso quasi inudibile e istintivamente avvicinò i nostri bacini con la gamba con la quale mi avvolgeva la vita. I miei occhi si spalancarono per la shock e cercai di fare il mio meglio per non muovermi. Esaminai il suo viso da più vicino, scoprendo che stesse ancora dormendo.

Le immagini di quella notte iniziarono a correre veloci attraverso la mia mente. Scommettevo che non sarei mai stato in grado di dimenticare quanto accaduto, ovvero la notte migliore della mia vita. Il modo in cui i nostri corpi si erano uniti nella maniera più incantevole, come avevo scoperto un livello completamente nuovo di piacere, come fosse bello sentirla avvolta a me.

Lasciai uscire un sospiro dalle mie labbra, realizzando che non sarei mai più stato in grado di vivere senza tutto questo. Come avevo fatto a pensare che fare del sesso con lei per una volta avrebbe estinto la sofferenza, il desiderio, la lussuria selvaggia che sentivo per lei? Ero stato, ancora una volta, incredibilmente stupido. La mia voglia di lei stava ancora crescendo, quindi chi volevo prendere in giro?

Scostai le lenzuola e permisi al mio sguardo di viaggiare lungo il suo corpo fino a dove ci univamo – ero ancora completamente dentro di lei. Non avevo neanche minimamente pensato di uscire da lei fino ad ora. Spostai lo sguardo, concentrandomi sul suo viso mentre lentamente spingevo indietro i miei fianchi. La mia stretta su di lei crebbe mentre cercavo di focalizzarmi su qualcosa di diverso dalla sensazione scatenata sul mio amico ai piani bassi, causata dalla sua strettezza. Mi fu quasi impossibile scivolare fuori da lei ma, quando lo feci, la sua espressione tramutò in un cipiglio.

Abbassai ancora lo sguardo, notando fossi duro quanto una barra in titanio. Pene traditore. Non era che non fossi abituato ad avere un’erezione il mattino. Solitamente mi svegliavo con un’impressionante alzabandiera e mi masturbavo sotto la doccia. Ovviamente non potevo farlo al momento con Lily affianco a me. Mi misi a sedere e le afferrai una gamba, slegandola con attenzione da attorno al mio corpo per liberarmi.

«Mmmh, che stai facendo?» Mormorò Lily.

Velocemente mollai la presa e osservai come strizzò gli occhi prima di aprirli completamente, mostrandomi le sue iridi verdi. I suoi occhi viaggiarono lungo il mio corpo e un tenero rossore comparve sul suo viso quando il suo sguardo giunse al mio inguine. Improvvisamente mi sentii insicuro e mi coprii di nuovo con le coperte, nascondendo la mia erezione. Doveva star pensando fossi un qualche bastardo malato di sesso.

«Buongiorno anche a te, Justin.» Ridacchiò.

«Mi-Mi dispiace, mi sono svegliato e-ed ero ancora dentro di te. Poi mi è venuto ancora duro, ma giu-giuro che non stavo cercando di fare niente!» Farfugliai. Stavo mentalmente dicendo addio a tutte le mie chance di ripetere ancora quanto successo.