Lily Brooks
«Calamari fritti e salmone arrosto, per favore.» Ordinai, riponendo il menù. La cameriera lo appuntò sul suo blocchetto prima di voltarsi verso Justin, che appariva ancora più hot di quanto lo fosse stato sabato. Forse perché indossava di nuovo gli occhiali. Suppongo gli occhiali fossero semplicemente una cosa fatta per lui. Anche se indossava i suoi abiti nuovi, non sembrava un totale estraneo ai miei occhi. Era sempre Justin, indossava solamente un altro stile di vestiti che gli stavano davvero bene.
«E cozze al vapore e lasagne per me, per piacere.»
Fissai le sue labbra mentre si muovevano in maniera seducente. Incredibile come potesse essere attraente anche senza volerlo. Mi sentivo irrequieta quella sera. Era tutto iniziato quando avevo aperto la porta d’ingresso. Non riuscivo neppure a spiegare la sensazione, ma c’era stato un momento in cui avrei solo voluto tirarlo dentro e sentirlo vicino a me. Volevo inspirare il suo profumo inebriante, far correre le mie dita lungo la sua mandibola prominente, avvertire il suo calore, il suo corpo forte premuto contro il mio.
La sua lingua corse sul suo labbro inferiore, un movimento che mi riportò fuori dal mio stato di trance. Il battito del mio cuore accelerò quando i nostri sguardi si agganciarono – sapeva lo stessi fissando. Per mia sorpresa, non disse nulla e continuò a guardarmi invece negli occhi. Potei sentire la tensione fra di noi aumentare, e non avevamo ancora mangiato nulla.
Conoscevo lo sguardo sul suo volto. Non avrei mai potuto dimenticarlo. Avrei sempre ricordato cos’era accaduto negli spogliatoi, e il modo in cui mi aveva guardata. Il modo in cui la tensione era cresciuta. Le cose che avevamo fatto. I suoi occhi che mostravano debolezza, come se stesse già perdendo il controllo. Deglutii difficoltosamente e cercai di fare il mio meglio per ignorare i brividi che mi stavano correndo lungo la spina dorsale. Stavo impazzendo e dovevo smetterla – dovevo spezzare la tensione in qualche maniera.
«Quindi... sei mai stato in questo ristorante prima?» Mentalmente mi schiaffeggiai. Questa apparteneva al genere di domande che qualcuno avrebbe chiesto per evitare dei momenti imbarazzanti. Avrei potuto complimentarmi con lui per il suo aspetto o qualcosa di simile, anche se già lo avevo fatto quanto era passato a prendermi. Sarebbe suonato meno da ritardata.
Posizionò le mani sulla superficie del tavolo e il mio sguardo immediatamente cadde sulle sue lunghe dita. Doveva conoscere le mie debolezze. Brividi gelidi mi corsero lungo il corpo, facendo stringere il mio stomaco mentre pensavo a ciò che quelle dita erano in grado di fare. Avrei potuto giurare lo stesse facendo di proposito.
«No, non ci sono mai stato. Me l’ha suggerito Sophie.» Rispose con una voce che sembrò suonare più profonda dell’usuale. Lo stava senz’altro facendo di proposito. O no? Nervosamente portai una gamba sopra all’altra nel tentativo di alleviare la strana contrazione al mio basso ventre. Aggiungendoci le immagini di lui che mi distendeva sul tavolo al quale eravamo seduti, non servì proprio a niente.
«Sei stupenda stasera, comunque.» Si complimentò con me. Dal modo in cui parlò, potei dire fosse piuttosto in vena di farlo. Era sembrato nervoso in un primo momento, ma non appena eravamo entrati nella sua macchina, era come se tutte le nostre insicurezze fossero svanite. Mi ero sentita a disagio in questo corto vestito nero agli inizi. Il davanti era scollato –non da sgualdrina– e il bordo arrivava a mezza coscia. Degli stiletto neri adornavano i miei piedi e non mi ero preoccupata di mettermi troppo make-up. I miei capelli ricadevano sciolti sulle mie spalle siccome tutti gli chignon che avevo cercato di fare erano parsi come un qualcosa che somigliava ad un indicente automobilistico.
«Grazie.» Sorrisi. Lui fece un sorrisetto di rimando, facendo fare le capriole al mio stomaco. Tramava qualcosa. Doveva essere così. Si stava comportando differentemente, meno innocentemente e più audacemente.
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Locked Up.
FanfictionTutti gli adolescenti hanno una sola cosa in comune: i loro ormoni sono scatenati. Alcuni adolescenti sanno controllarli, altri no. Questi ‘altri’ sono il tesoro della scuola Lily Brooks e il nerd vittima di bullismo Justin Bieber. Ma loro non sono...