Lily Brooks
Lisciai il mio vestito mentre ero in piedi davanti all’ampio specchio della mia stanza. Siccome era un party sulla spiaggia quello a cui stavo andando, avevo optato per un abito che non fosse troppo stretto. Il fondo era largo e ricadeva leggermente sui fianchi come i tanti altri vestiti estivi che possedevo. Sul davanti mostrava quel tanto giusto il mio décolleté – non quel tanto da farmi sembrare una qualche troietta.
Mi ero legata i capelli in uno chignon scomposto con qualche ciocca che ricadeva sul viso. Per quanto riguardava il makeup, avevo applicato solo del mascara e dell’eyeliner. Avevo anche indossato un semplice braccialetto nero e degli orecchini neri che si intonavano alla parte del mio abito che mi ricopriva il petto.
Guardai in basso verso i miei piedi prima di tornare a guardare lo specchio. Avevo tre paia di tacchi neri che sarebbero stati benissimo sotto il mio vestito, ma indossare dei tacchi in spiaggia sarebbe stato un disastro. Probabilmente sarei inciampata avviandomi verso la folla.
Seduta sul letto, pensai a cosa sarebbe potuto accadere quella notte. Volevo umiliare Brad, ma non avevo assolutamente idea di come. Avrei seriamente aspettato finché un’opportunità perfetta sarebbe spuntata fuori? Ero sicura che avrei potuto semplicemente persuaderlo nel farmi raggiungere sulla scogliera. Avremmo parlato un poco, poi dopo un minuto o più l’avrei spinto giù dalla rupe. Missione compiuta.
Questo era un esempio di una situazione che con certezza non si sarebbe verificata alla festa. Mi odiavo per non aver programmato nessun piano. Ma d’altro canto, non era che sarei stata capace di pianificarne uno. Forse l’idea ‘spingi il ritardato giù dalla scogliera’ non era così terribile dopotutto.
Ma oltre ai ritardati, ci sarebbe anche stata gente al party con uno stato mentale stabile. Alcuni di loro erano anche davvero simpatici con cui passare il tempo. Alcuni di loro erano ragazzi. E alcuni di loro erano estremamente hot. A dire il vero, uno di loro. Lasciate che ve lo dica; non è Matt quello di cui sto parlando.
Quando il campanello suonò, mi resi conto che il ragazzo che avevo in mente era ora in piedi fuori dalla porta. Un grande sorriso si aprì sul mio viso mentre scendevo dal letto ed uscivo di fretta dalla mia stanza, scendendo le scale. Finalmente. Presi la mia giacca dall’appendiabiti prima di aprire la porta, rivelando un qualcuno identico a Justin, ma certamente non vestito come quello che io conoscevo.
Il ragazzo vestito con dei jeans neri cadenti, una maglia rossa con il collo a v e delle Supra rosse e nere sembrava un predatore – un misterioso ragazzo di cui volevi sapere tutto. I suoi capelli erano sollevati, i suoi occhiali erano stati apparentemente rimpiazzati da delle lenti a contatto e il suo polso sinistro era adornato da un orologio Rolex di metallo scuro. I miei occhi poi scivolarono sul suo petto, dove delle medagliette argento pendevano dal collo. Ero senza parole. Beh – non abbastanza senza parole da impedire a delle reazioni da ritardata di sfuggire dalla mia bocca.
«Ti conosco?» Riuscii a farfugliare. Reazione da ritardata numero uno.
Justin lasciò uscire una risata – che suonò come musica per le mie orecchie, dovrei aggiungere. «Sì, credo di sì. Ora intendi smetterla di fissarmi? Perché inizi a darmi i brividi.»

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Locked Up.
Hayran KurguTutti gli adolescenti hanno una sola cosa in comune: i loro ormoni sono scatenati. Alcuni adolescenti sanno controllarli, altri no. Questi ‘altri’ sono il tesoro della scuola Lily Brooks e il nerd vittima di bullismo Justin Bieber. Ma loro non sono...