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L'autunno ormai è arrivato da un pezzo, incredibile a dirsi ma studiando il tempo passa davvero velocemente.

Sono passate diverse settimane da quella famosa festa, seguita dalla mia grande figuraccia con Mason sulla via del ritorno. La cosa assurda è che dopo essere scesa da quell'auto non l'ho più incontrato neanche per sbaglio, neanche per pura causalità, neanche niente. Sembra essersi volatilizzato nel nulla, e Rob in qualche modo ha confermato i miei sospetti: Mason c'è, ma in realtà non c'è.

Certo, logico.

Quel ragazzo c'è, ma con la mente è totalmente altrove. Salta le lezioni, non studia, le sue scappatelle a New York sono sempre più frequenti e le poche volte in cui è in casa o si chiude in camera o delizia Rob della sua compagnia da ubriaco. Ovviamente tutte queste notizie le ho dovute estorcere al mangiatore di caramelle sotto minaccia, perchè giustamente, nonostante la nostra amicizia, voleva proteggere la privacy dell'amico, visto che l'ultima volta parlare ha provocato tutto questo casino.

Come dargli torto, ma in realtà è stata la tua boccaccia a provocare chiasso, non la sua.

Comunque mi sono scusata con Rob migliaia di volte da quando siamo tornati, sapevo che in realtà non era arrabbiato con me, ma mi sentivo sempre in colpa e il mio amico era triste per tutta la faccenda; quindi dopo migliaia di scuse a parole ho deciso di passare ai fatti e un pomeriggio, dopo le lezioni, ho caricato il mio amico nella mia 500 e l'ho portato a New York da Dylan's Candy Bar, il negozio di caramelle più famoso della città. Dopo avergli offerto quella scorpacciata i miei sensi di colpa si sono alleviati e finalmente Rob, non solo è stato felice per un paio d'ore ma si è anche liberato di me e dei miei discorsi di scuse, che stavano diventando davvero pesanti.

Guarda io l'avevo capito già prima di tutti quei discorsi che sei pesante.
Una parola dolce per me mai eh!
Esatto.

Ammetto anche che da quando Mason si comporta in questo modo io sto diventando peggio di Sherlock Holmes. E lo faccio solo per un semplice motivo!

Perchè ti piace!

Sbagliato Watson! Lo faccio perché voglio scusarmi con lui, ho detto una cosa sbagliata, mi sono impicciata dei fatto suoi e non dovevo. Voglio solo fare un passo indietro e chiedere scusa, non siamo amici e proprio per questo dovevo tenere la lingua a posto. La cosa che preoccupa davvero Rob è il fatto che Mason passa sempre più tempo con Alison, e tutto si può riassumere con una sola parola: guai. Ho cercato più volte di consolare il mio amico, ma sappiamo tutti che faccio schifo in queste cose e come sempre alla fine mi sono ritrovata con lui che consola me. Ho chiesto aiuto ad Amber, ma ormai fa coppia fissa con quel Taylor e il suo mondo si è trasformato nel villaggio di My Little Pony: tutto arcobaleni e unicorni.

My little pony sono dei pony, lo dice il nome.
Vabbè stiamo lá.

A completare questo bel quadretto merdoso della mia vita si aggiungono gli esami. Lunedì dovrò sostenere il mio primo esame e giovedì il secondo. Nelle settimane a seguire ci sarà un'alternanza di settimana libera e settimana di esami. Proprio non vedo l'ora. Lo studio non è mai stato un problema per me, sono sempre stata tra le più brave della scuola, e non lo dico per vantarmi o che, ma è la semplice verità. Mi ha aiutato il fatto che le feste nell'UES non sono le uniche che odio: io odio i festini in generale. Al liceo ne organizzavano un sacco, sono stata sempre invitata ma non mi sono mai presentata. Le feste non fanno per me, penso che questo ormai sia chiaro: mi sento sempre fuori luogo, a disagio, tutti sembrano stare in paradiso mentre a me sembra l'inferno. L'unica cosa che potrei fare è bere, ma passo.

Tutti mi ritengono strana, a me gli unici strani sembrate voi che preferite passare il weekend a vomitare in bagni sconosciuti circondati da gente che sta anche peggio di voi, pomiciare con gente a caso e magari il lunedì mattina ritrovarsi incinte di chissà chi, piuttosto che ordinare una bella pizza gigante, cocacola e schifezze varie, mettersi un pigiama antisesso ma morbidissimo, posizionarsi sul divano e guardare una maratona di serie tv fino a quando gli occhi reggono.

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