36.

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Sono pronta a scappare, sto valutando le possibili vie di fuga, ma non ne trovo molte. Accidenti!

"Kim" esclama sorpreso Mason "che ci fai qui?"
"Ehm..io.. sono qui con loro" spiego rossa di vergogna. Si sarà sicuramente accorto dei miei tentativi di evitarlo in questo periodo e adesso, essere costretta a parlargli è davvero imbarazzante.
"Ah, prego accomodatevi" Ci fa spazio per entrare e poi chiude la porta, chiudendo fuori anche le mie speranze di passare una buona serata.
"Rob è in cucina a fare la donnina di casa" ci spiega divertito indicandoci la strada.
"Oh finalmente siete arrivati, siete dei ritardatari, rischiate di rovinare il mio aperi-dolce!" esclama Rob alzando le mani in cielo esasperato.
"Il tuo che?" chiede Alex sedendosi su uno sgabello vicino all'isola.
"Aperi-dolce. È un nome che ho inventato io mentre cucinavo: è un aperitivo, ma dolce! Sono geniale" Lo guardiamo tutti con un ciglio alzato, è pazzo, ma allo stesso tempo è così soddisfatto e orgoglioso di sé che sarebbe una crudeltà smontarlo dicendogli che è una cazzata.

È adorabile.

"Si fantastico tesoro, io ora vado a prepararmi" e con ciò, Mason lascia la stanza. Dove va? Con chi ha appuntamento? Deve vedersi con quella vipera di Alison? Sicuramente, maledetto!
Il campanello suona, sarà sicuramente la mia coinquilina. "È Amber"
"È aperto, entra!" urla Rob, facendosi sentire anche in Alaska.
"Wow questa è luce per i miei occhi" Amber batte le mani emozionata alla vista della torre di pancake e crêpes "Cos è, un'aperi-dolce?"
Rob solleva lo sguardo verso di lei e la guarda adorante, come se avesse appena fatto la scoperta del secolo.
"Esatto!" la indica con fin troppo entusiasmo "tu si che ne capisci!"
La mia coinquilina fa un finto inchino di ringraziamento, arrossendo subito dopo. Strano, quando mai Amber arrossisce.

"Sono ottimi, cara!" Joe sta prendendo in giro Rob da quando siamo arrivati, e non sembra avere assolutamente intenzione di smettere.
"Affogati!" lo trucida la vittima in questione, ma l'amico non demorde e risponde lanciandogli un bacio.
"Siete così carini insieme" Ovviamente Alex sta supportando al massimo il suo braccio destro, facendo cuoricini e snapchattando foto dei due di nascosto, anche se credo che Joe sappia delle foto, perché più volte l'ho beccato mettersi in posa. Non voglio perdermi per niente al mondo il momento in cui Rob scoprirà cos hanno combinato.
"Rob, comunque davvero, sei bravissimo" gli dico sincera, come per rassicurarlo che le battute amichevoli che stanno facendo sono solo per invidia.
"Grazie, mi rilasso a preparare dolci"
"È tutto fantastico, ma ho bevuto troppi spritz e non riesco più a trattenermi, per favore indicami il bagno" lo scongiuro con le mani in segno di preghiera.
Alex e Joe ne approfittano subito e mentre uno tappa la bocca con la mano al mangiatore di caramelle, l'altro simula la pioggia che scende, un ruscello e beve una bottiglina d'acqua davanti ai miei occhi.
"Siete degli infami, me lo cerco da solo il bagno!"

Col tuo senso dell'orientamento, fai prima a farla in un angolo.

Quanto può essere mai difficile trovare un bagno in una casa, non siamo mica alla reggia di Versailles! Certo, è un pò grandicella per essere la casa di due studenti universitari, ma non è un dettaglio di poco conto il fatto che siano un Cooper e un River.
Il piano terra è composto solo da salone e cucina, quindi devo salire al piano superiore: ha una strana struttura, un grosso spazio al centro e varie porte chiuse ai lati, mentre di fronte c'è uno specchio grande quanto la parete. A cosa serva uno specchio su un intero muro, non lo so; forse quando non hanno niente da fare si mettono qui davanti e si guardano mentre limonano con i loro muscoli. Per il bagno andrò a tentativi, aprirò le varie porte fino a quando non lo trovo.
La prima porta che apro rivela uno sgabuzzino pieno di ciamprosaglie, quindi primo tentativo fallito; la seconda porta invece apre una palestra, una palestra, cazzo! È certo, sono fuori di testa quei due. La terza porta, invece, apre una stanza fatta interamente di cuscini, non si vede neanche il pavimento, è una stanza di cuscini, materassi e un grosso televisore appeso alla parete: giustamente ci voleva il cinema privato in casa.
La quarta porta è di una camera da letto, e proprio davanti al grosso letto matrimoniale c'è il dio greco Mason Cooper a torso nudo.
Ti prego, fa che non veda la bava che mi sta uscendo!

Odi et amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora