29.

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No. No. No. No. No. No. No. No. NO.

"Tesoro ci sei?" mi chiede dolcemente mia madre all'altro capo del telefono.
"S-sì" mormoro ancora sotto shock.
"Bene, allora ci sentiamo in questi giorni, ora devo andare, mi aspettano per i preparativi"
"Uh-uh"
"Un bacio!" e chiude la chiamata.

È ufficiale: la sfiga mi ama.

A quanto pare il gioco 'evitiamo Mason Cooper all'infinito' fra due settimane dovrà essere interrotto, perché il mio caro e dolce papà ha avuto la brillante, la stupenda, la fantasticissima idea di organizzare un party per il Ringraziamento. E chi ci sarà tra gli invitati? LA FAMIGLIA COOPER, OVVIO.

Grazie John!
Grazie un corno, io lo ammazzo!

"Ehm... Kim perché stai dando testate al muro?" mi chiede un pò titubante la mia coinquilina.
"Perché la mia vita è rovinata" dico disperata senza però interrompere la mia tortura.
"E prendere colpi in testa dal muro risolverà i tuoi problemi?" Amber è divertita dalla situazione, ma sta cercando di trattenersi dal ridere per trattare la situazione seriamente.
"Beh non lo so, può essere che io dia una botta fatale e perda la memoria. Risolverebbe molte cose dimenticare le mie figuracce, quindi uno ci prova"
spiego seria dopo aver riflettuto un pò sulla cosa.
"Sì, effettivamente dimenticare un pò di cose non sarebbe male, ma se vuoi posso risparmiarti il dolore fisico: puoi fare finta di aver perso la memoria a causa di una botta in testa che ti ho dato io!" propone entusiasta.
"Non è male come idea, ma il dolore mi serve per ricordarmi in futuro la mia stupidaggine!"

Sono disperata, non posso vedere Mason, non così presto, dovevano passare almeno sei anni prima di rivederlo. Non sono pronta a farmi ridere in faccia da lui, e inoltre io non accetto di provare qualcosa per lui, quindi il piano per la festa è: nascondermi da lui.

"Kim" mi richiama Amber ora seria davvero "vuoi spiegarmi cosa sta succedendo?"
"No, è troppo imbarazzante" mormoro ora con il volto schiacciato sul cuscino.
"Oh andiamo cosa può essere più vergognoso di me che succhio l'anima a Taylor nella speranza di provare qualcosa?!" dice quasi spazientita.
"Credimi, questo é mille volte peggio!"
"D'accordo, se non vuoi parlarne lo rispetto, ma sappi che non ti giudicherei mai"
"Grazie" le rivolgo un debole sorriso e lei ricambia affettuosamente.

Intanto lo schermo del mio cellulare inizia a lampeggiare e io prego tutti i santi del paradiso che non sia il MJC che non deve essere nominato.
Ormai ho paura anche a ricevere una chiamata o un messaggio, perché potrebbe essere lui; ovviamente io potrei benissimo non rispondere, però mi metterebbe comunque ansia addosso.
Fortunatamente adesso la sfiga che mi perseguita sembra essere in pausa pipì, perché il messaggio é di Jessica.

Da Jessica:
Stronzetta ho saputo del party per il ringraziamento, ma mio padre non potrà esserci... ovviamente chissenefrega, a fare le sue veci ci saranno i tuoi Martin preferiti: io e Wade! Ciao chica ci vediamo presto!

AVVERTITE IL VATICANO, HO RICEVUTO UN MIRACOLO: UNA GIOIA.

Le rispondo subito mentre un grandissimo sorriso mi compare sulle labbra.
A Jessica:
Hola chica dovrebbe essere una bella notizia rivedere la tua faccia? Quella di tuo fratello sicuramente è uno spettacolo, ma sulla tua non ci giurerei.
Ah cerca di non vestirti troppo appariscente o mi farai fare brutte figure, visto che tutti mi vedranno vicino a te! Besos.

Se qualcuno mi rubasse il telefono e leggesse questi messaggi, sicuramente penserebbe che io e Jessica non ci sopportiamo minimamente, ma in realtà siamo sorelle col sangue diverso. Il nostro rapporto è così, non sopportiamo le smancerie, quindi nella maggior parte delle nostre conversazioni ci prendiamo in giro o ci chiamiamo con nomignoli affettuosi come 'stronza' o 'troia'.
È il nostro modo per dirci 'ti voglio bene'; una volta le ho detto che le volevo davvero bene, lei è scoppiata a ridere e mi ha detto di smetterla di fare la femminuccia. Lì ho capito che era la mia anima gemella.

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