17.

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Ancora non posso credere a quello che sto per fare. Continuo a pensare di essermi bevuta il cervello, eppure i miei piedi proseguono il loro percorso verso la confraternita, è come se non avessi il controllo del mio corpo.

Sto andando a quella festa.
Sto andando a quella festa e lunedì ho il mio primo esame.
Sto andando a quella festa quando dovrei stare a studiare.
Sto andando a quella festa solo perchè ci sarà Mason.

Amen!

È inutile girarci intorno, il motivo è quello e mi vergogno immensamente. Ma lo sanno tutti quindi non ho neanche provato a fingere che non fosse così, che senso avrebbe?

Lo rivedrò, dopo quasi un mese finalmente ci incontreremo di nuovo e io potrò scusarmi con lui e giuro che non mi metterò ad impicciarmi per scoprire cosa sta combinando. Voglio solo scusarmi e chiedergli di smetterla di trattare Rob come un estraneo solo perchè io non so tenere la bocca chiusa. Vorrei solo che tutto tornasse alla normalità che c'era prima della festa, e se dopo le mie scuse continuerà ad evitarmi, beh pazienza, sopravvivrò comunque!

Che bugiardona, ammettilo che ci resteresti di merda!
Chi lo sta negando! Dico solo che me ne farò una ragione, che dovrei uccidermi?!

Intanto i miei piedi sono arrivati a destinazione e stanno già vagando per la casa senza che io me ne accorgessi.
"Wow che eleganza, Kim è una festa universitaria non il Met Gala!" Joe mi piomba davanti e inizia a sfottermi ridendo.

Sono venuta in tuta.
Una tuta che di solito uso per stare in casa nelle mie giornate da nullafacente. Ricevo occhiate strane e divertite da alcuni ragazzi ma mi limito a rivolgere loro un caloroso dito medio. Non mi sarei mai presentata in un abito non coprente come quasi tutte le ragazze qui dentro, prima di tutto perché non lo tengo e secondo perché a stento indosso vestiti ad eventi importanti, figurati se lo mettevo ora.

"Oh ti piace? Direttamente dalla passerella della barboni fashion week!" dico orgogliosa come se stessi indossando uno Chanel. Joe si limita a scuotere la testa divertito e intanto Rob ci raggiunge.

"Kim sei qui finalmente!" esclama nervoso. Il mio amico è un filo di nervi, lo è diventato da quando Mason ha annunciato la sua presenza qui e non posso dargli torto, visto che io sto quasi peggio di lui. Continua a guardarsi intorno agitato, probabilmente l'amico non è ancora arrivato e l'attesa lo sta stremando. Gli rivolgo un sorriso rassicurante e gli accarezzo il braccio per calmarlo un minimo, ma ecco che proprio mentre sembra si stia per rilassare diventa rigido come una roccia. Ha lo sguardo puntato oltre le mie spalle, la bocca socchiusa e sta iniziando a sudare.

Ho paura a voltarmi, perché so che scena vedrei. Ho paura a voltarmi perché in realtà non sono ancora pronta a quest'incontro. Ho paura a voltarmi perché dovrei incontrare di nuovo quegli occhi di ghiaccio e quel sorrisetto malizioso. Ho paura a voltarmi perché ho paura della sua reazione. Ho paura a voltarmi perché mi è mancato un sacco ed è forse questa la cosa che più mi spaventa.

"Robbbb! Il mio caro amicone è quiiiii!" Ed ecco che la sua voce rimbomba in me, come se il mio corpo fosse una cassa vuota e quel suono la facesse vibrare.
Prendo coraggio e lentamente mi volto verso di lui: la persona che ho davanti non è Mason, o meglio, non é il Mason che conosco io. È visibilmente dimagrito, ha un volto scarno e pallido, come se non mangiasse abbastanza, il suo sorriso è triste, senza la sua solita malizia, ma la cosa più brutta sono i suoi occhi. Sono vuoti. Sono rossi. Guardano un punto indefinito, ma scommetto che le immagini non collegano con il cervello. È fatto.

"Ohohhh ma guarda un pò chi c'è ancheeee!! Kimmyyyyyyy!!!"
I suoi occhi puntati su di me, occhi spaventosi che vorrebbero chiedere aiuto ma sono troppo orgogliosi per farlo "Lo sai che non è un pigiamino partyy Kimmyyy?!??"
"Pigiamino partyyyy!" scoppia a ridere la sua accompagnatrice, che fino ad allora non avevo neanche notato. Alison. Fatta anche più di lui, con un vestito ben scollato che più che il suo seno, mette in risalto resti di polvere bianca.

Odi et amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora