Odi et amo.

27.

Riassunto della mia vita: PERCHÉ TUTTE A ME DEVONO CAPITARE?!

New York è immensa, una delle città più grandi del mondo, ha locali perfino nelle fognature, ma dove doveva darmi appuntamento Jerry? Dove sta Mason! Neanche se l'avesse premeditato sarebbe stato possibile. Non è possibile, vi giuro.

Magari è un messaggio per dirti che sei al tavolo con la persona sbagliata.

Da quando sono entrata Rob e Mason non hanno smesso neanche per un secondo di fissarmi, il primo è passato da confuso a divertito, mentre il secondo da confuso a serial killer.
La voglia di alzarmi e chiedergli che ha da guardare e poi sbattergli la testa sul tavolo è tanta, ma voglio trattenermi perché aumenterei solo i sospetti di Jerry, che non ha smesso di farmi domande su me e lo scopatore seriale e sul perché ci stiamo trucidando con lo sguardo. 

Come si permette di guardarmi in questo modo, come se fosse geloso! Stamattina è scappato via come un ladro, non si é fatto più sentire e quando sono entrata qui non mi ha neanche salutato, anzi ha addirittura girato la faccia per non guardarmi. Poi però mi sono seduta ed è iniziata la sua seduta di stalking.
Fa veramente schifo come spia, non ci prova nemmeno a nascondersi, Rob almeno fa finta di leggere il menù, lui invece no, anzi sembra avere in fronte un'insegna luminosa con su scritto 'TI STO FISSANDO'.

Mi mette a disagio essere sotto i suoi riflettori, così più volte gli ho mandato occhiate omicide o fatto gesti poco consoni per una signorina, ma lui ha solo ricambiato senza smettere di fissarmi.
A Jerry non sembra importare più di tanto, lui poi è di spalle quindi secondo me non si è nemmeno reso conto che degli occhi di ghiaccio non hanno smesso di fissare la sua schiena.
Alcune volte ho anche beccato quell'idiota lanciargli palline di carta addosso, ma Jerry non si è minimamente scomposto, come se non le avesse sentite.

Non posso dire che quest'appuntamento sia noioso, semplicemente perché non ho ascoltato minimamente il suo discorso, limitandomi ogni tanto ad annuire. Il mio corpo è a questo tavolo, ma la mia mente è due tavoli avanti ad insultare quei due. Ho sentito Jerry dire parole come 'carina', 'articolo' e 'insieme', ma non gli ho prestato attenzione fino a quando non ha nominato lo scemo del villaggio 'Mason Cooper'. A quel punto la mente è tornata qui e gli ho finalmente prestato un pò di attenzione. Mi ha chiesto se stessimo insieme, io ho negato e ho spiegato anche a lui tutto l'equivoco che era successo, mi è sembrato molto rilassato dopo aver chiarito, ma ha comunque continuato a farmi domande su me e Mason.
Alla fine però mi sono scocciata e gli ho chiesto di smetterla con l'interrogatorio perché non sono affari suoi. Si è scusato mortificato e mi ha detto che voleva sapere se ci fosse qualcosa o no solo perché è interessato a me e non vuole avere problemi con dei possibili rivali.

Sei bello, ma per me è no.

Mi ha detto che gli piaccio e io ho risposto confusa e imbarazzata "ah, mi fa piacere".

Ho trattato veramente male Jerry, non solo in quest'appuntamento ma anche le altre volte, chiudendogli il telefono in faccia, non rispondendo ai suoi messaggi o mostrandomi annoiata da lui. Dulcis in fundo mi confessa quello che prova e io rispondo con 'mi fa piacere'. È davvero un bel ragazzo, che nonostante il mio comportamento da stronza qualificata ha continuato ad essere buono e gentile con me. Mi sento in colpa, non merita un trattamento del genere, né una persona come me che non lo valorizza e lo fa stare bene come dovrebbe.
Però dirgli che non lo ricambio gli spezzerebbe il cuore, visto che dopo la mia risposta ha sgranato gli occhi e ha iniziato ad agitarsi, ovviamente imbarazzato e un pò deluso dalla situazione, quindi ho deciso di essere buona per una volta e concedergli un vero appuntamento. Quella sarà l'occasione per dargli davvero una possibilità, starò attenta a quello che dice per tutta la serata, riderò alle sue battute e ricambierò i suoi complimenti. Insomma lo farò sentire come merita.