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"Rob mi hai già dato quegli appunti che ti ho chiesto, te l'ho già ripetuto duecento volte" mormoro annoiata mentre ci dirigiamo verso casa sua.
Un pò di tempo fa chiesi a Rob degli appunti, perché durante la lezione avevo osservato l'aria tutto il tempo, e il mio caro amico me li ha gentilmente passati. Adesso, dopo chissà quanto tempo si è ricordato di aver dimenticato alcune pagine.
"Si, ma erano incompleti" specifica ancora una volta.
"Non mi sembra, abbiamo già fatto un test su quegli argomenti e ho anche ottenuto un ottimo voto, quindi sai quanto me ne importa che ho saltato qualcosa?" sottolineo ancora più annoiata.
"Ma..." si ferma un pò nervoso "Ci serviranno comunque perché a fine anno faremo un test di ripasso generale e potrebbero esserci delle domande collegate a quegli appunti mancanti"
Roteo gli occhi "Rob, siamo a dicembre, c'è tempo per la fine dell'anno. Era necessario farmi alzare dal letto e trascinarmi a casa tua?"
"Sì, perché sicuramente mi sarei dimenticato di nuovo e tu avresti avuto un voto più basso per colpa mia, non posso permetterlo"
D'accordo questa situazione mi puzza, e non poco. C'è qualcosa che non mi torna, ma non riesco a capire cosa.

Tu che non capisci niente, sai che novità.

"E non potevi portarmeli quando sei venuto ad avvertirmi?" chiedo dubbiosa.
"Beh no"
"Perché no?"
"Perché no!"
"Rob!"
"Kim!"
"Smettila!"
"Smettila tu!"
"Che ho fatto?"
"Troppe domande, mi metti ansia!"
È ufficiale, c'è sotto qualcosa.
"Rob cosa mi stai nascondendo?!" domando diretta.
"Chi io?" si indica "Niente!"
"Sputa il rospo mangiatore di caramelle!"
"Ho solo saliva in bocca, se vuoi sputo comunque ma è un pò disgustosa la cosa" dice divertito e io sbuffo.
"Rob, ti ricordo che Amber è la mia compagna di stanza e se non parli mi farò raccontare tutti i dettagli sulle tue abilità a letto e li pubblicherò in rete" lo minaccio.
Il mio amico scoppia a ridere, prendendo ovviamente molto sul serio la mia minaccia.
"È questo il tuo modo per spaventarmi? Fai sul serio?" chiede tra una risata e l'altra.
Mi limito ad annuire guardandolo furiosa.
"Beh la tua mossa aumenterebbe il traffico nella mia camera, quindi fai pure!" conclude divertito.
"Sei troppo convinto, Amber mi ha già raccontato qualcosa e sinceramente non sembrava tanto entusiasta, chi ti dice che pubblicherò qualcosa di buono?" dico con uno sguardo vittorioso.
Mi fissa a bocca aperta, non sa cosa rispondere e spero che non lo faccia davvero perché ho inventato tutto, anzi Amber mi sembrava più che soddisfatta.
"Siamo arrivati" afferma senza aggiungere altro.

Povero cucciolo, gli hai offeso il pistolino.

Rob apre la porta ed io mi trovo davanti una scena alquanto assurda. Non so se ridere o cos altro, quindi mi limito a rivolgere lo sguardo a Rob, che semplicemente alza le spalle. A questo punto dubito che esistano davvero degli appunti da avere.
Nel soggiorno della casa ci sono vari manichini, un sacco direi, tutti con indosso abiti eleganti, sembrano veri ed è una cosa alquanto inquietante.
Ma la cosa più assurda è il cartello attaccato alle scale, su cui c'è scritto 'Welcome Autumn Party'.

"Cosa... cosa significa?" chiedo titubante a Rob, dopo lunghi minuti trascorsi ad osservare il tutto.
"Non devi andare in bagno?" si limita a rispondermi, trattenendo un sorriso.
Se prima tutto ciò era strano, adesso lo è ancora di più.
È una sorta di deja-vu, e credo che l'intera scena sia stata ricostruita proprio per farmene avere uno, così annuisco lievemente e mi dirigo verso il bagno.
La porta è socchiusa e dall'interno provengono diversi versi, che ancora una volta mi fanno giungere ad un'unica conclusione. Ci stanno dando dentro, e credo di sapere anche chi siano i due soggetti. Nonostante tutto, credo che l'obiettivo di tutto ciò sia farmi entrare nel bagno, quindi senza rovinare i piani irrompo ancora una volta lì dentro. E ancora una volta mi trovo davanti la stessa scena. Mason e quella che riconosco come Joanna la ragazza dei versi strani ci stanno dando dentro, o almeno così sembra.

Tutta questa cosa è molto wtf.

"Beh?" dico alzando un sopracciglio e incrociando le braccia. Non capisco il senso di tutto ciò.
Joanna, ancora una volta mi fissa annoiata, ma è Mason ad agire in modo diverso. Si stacca da lei, ed io noto i suoi pantaloni chiusi, quindi sicuramente fingevano. Rilascio un sospiro di sollievo che non pensavo neanche di trattenere.
"Ops" esclama Mason divertito dalla situazione "Jessica puoi andare, ci sentiamo" dice facendo l'occhiolino. La ragazza scende dal lavandino e dopo essersi sistemata il vestito e aver borbottato qualcosa sul fatto di chiamarsi Joanna e non Jessica, va via, dandomi addirittura una spallata. Ma tu guarda questa!
"O forse no" conclude Mason quando lei è finalmente fuori dalla porta.
Lo fisso, con le braccia ancora incrociate e lo sguardo interrogativo. Sono in attesa di spiegazioni, ma lui si limita a guardarmi divertito.
"Allora? Parli o no?" chiedo dopo quasi cinque minuti, visto che lui non si decide.
"Allora? Come ti è sembrato tutto ciò? Hai avuto qualche deja-vu?"
"Credo che se anche non avessi avuto un deja-vu, l'intera ricostruzione mi fa capire molto"
"E?" domanda un pò insicuro.
"E cosa? Mason ho capito che hai voluto ricostruire il nostro primo incontro, ma non ne capisco il senso!" affermo un pò annoiata. Insomma mi dispiace trattarlo in questo modo visto che sembra essersi impegnato molto, ma sta diventando insopportabile questo suo non parlare.
"D'accordo" dice prendendo un respiro "ora ti spiego tutto"

Fammi sognare Mason!

Con un cenno lo invito a continuare.
"Beh ho scoperto che Joanna frequenta un ragazzo qui al college e ho pensato di invitarla qui in memoria dei bei vecchi tempi" afferma divertito.
Roteo gli occhi, sta dicendo scemenze e mi sta irritando.
"E sorridi un pò, stavo scherzando!" dice annoiato dopo aver visto la mia reazione.
"Continua e sii serio" rispondo facendo un finto sorriso.
"Bene, questo era il nostro primo incontro, ma rivisitato. Magari se già da allora non mi fossi comportato da antipatico bastardo, le tue considerazioni su di me sarebbero diverse, in fondo le prime impressioni sono quelle che contano. Quindi... ti mostro come sarebbero andate le cose se fossi stato un pò più me stesso. Avrei mandato via Joanna, quindi sicuramente non ti avrei parlato mentre effettivamente mi trovavo ancora dentro di lei, e dopo essermi sistemato mi sarei presentato, sfoggiando il mio fascino"
"Mason non è che questo cambia molto le cose, mi saresti sembrato un cretino comunque" sottolineo un pò dispiaciuta di avergli ancora una volta rovinato le aspettative.
"Lo so, e avresti avuto ragione. Però invece che un idiota antipatico, sarei stato un idiota simpatico, e questo cambia le cose. Poco ma le cambia"
"Ma-" la mia obiezione viene interrotta e lui continua a parlare.
"Kim non voglio illuderti, ti avevo detto che non sono il principe azzurro, ma voglio farti capire che non sono neanche il personaggio cattivo della storia. Avrei potuto ricostruire la scena diversamente, magari ci saremmo potuti incontrare in sala, mi sarei lamentato con te del party noioso e avremmo iniziato a parlare, ma non sarei stato io. Io faccio le sveltine con sconosciute in bagno, è così e non voglio illuderti diversamente. Qualcuno avrebbe potuto attaccare bottone con te conversando in sala e sicuramente ti sarebbe piaciuto più di me, ma io non avrei mai potuto fare una cosa del genere, non è da me. Io avrei conversato con te in bagno, avrei provato a flirtare con te subito dopo aver fatto una cosa veloce con una qualunque, perché è così che mi comporto. La differenza tra allora ed oggi sta nel fatto che oggi mi sarei mostrato più simpatico, più Mason e meno Mason Cooper. Capisci cosa intendo?"
"Un pò" ammetto.
"La faccio breve: non sono perfetto. Certo, avrei da obiettare a me stesso quest'affermazione, ma provo a guardarmi dall'esterno. Non sono il ragazzo ideale, né il tipo da ragazza fissa. Sono un idiota che ci prova con tutte, che usciva con la sua cosiddetta fidanzata e si faceva lasciare il numero dalla cameriera. Però, raggio di sole, quando ti ho esposto la mia decisione di non frequentare nessuna al di fuori di te, ero serio e credo che questo, unito a tutto ciò che ho fatto oggi, dovrebbe farti riflettere, anche solo un minimo" conclude fissandomi serio negli occhi.

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Vi lascio così muahahah
Sono perfida, i know.

Cosa ne pensate? Credevate Mason capace di una cosa del genere? E come la pensa Kim? Boh boh boh

Baci, xx.

Odi et amo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora