Lele è da meno di trenta minuti che mi convince a passare il Natale con mio padre perlomeno la vigilia. Siamo seduti sul letto a casa di Emma che è scesa a Lecce per le vacanze natalizie.
«Elo devi andare, tuo padre fa parte della tua famiglia»
«ma io voglio restare con te» dico con la voce da bambina. Quando faccio così non sa dirmi di no.
«stavolta non mi convincerai con questa vocina dolcissima - prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia poi il naso senza smettere di guardarmi negli occhi - è la vigilia di Natale. È importante stare con le proprie famiglie Elo. Io scendo a Napoli quando vorrai scenderai pure tu.»
«perche non posso scendere adesso!» sbuffa e io rido.
« perché te lo già detto è importante che si stia in famiglia. Hai tuo padre che ti aspetta Orte con la sua compagna. Magari domani scendi da tua madre. Basta che stai un po con loro Elo. Con me ci stai tutti gli altri giorni che vuoi»
«ok ok! Mi hai convinta vado da mio padre stasera. Domani scendo a Napoli in serata!» sorride.
«passi a salutare tua madre? » scrollò le spalle. Non so se andrò! I rapporti sono un po' stabili ci vogliamo bene questo si. Ma non ho lo stesso rapporto che ho con mio padre.
«non lo so. Non obbligarmi a fare nulla che non voglio» rispondo leggermente acida. Mi accorgo però di aver sbagliato.
«non ti voglio obbligare a fare niente. »
«scusami» dico. Lo guardo che si allontana e chiude il borsone. «Le, ti prego scusa. Non volevo dire ciò che ho detto. E che sai bene come la penso su mia madre. È un tasto che a volte non vorrei fosse toccato!»
«non importa! Non è successo nulla. Non voglio obbligare nessuno a fare nulla. Se non vuoi andare da tuo padre non ci andare stessa cosa per tua madre. Volevo solo farti capire che la famiglia è importante e un giorno non ci saranno più. E tu potresti rimpiangere di non aver passato questi momenti con loro.» mi butto tra le sue braccia che mi stringono.
«ci sentiamo stasera appena arrivi a pomigliano?» chiedo.
«certo. »
«io chiudo quel borsone prendo il treno e vado a Orte!»
«va bene» risponde. Mi bacia sollevandomi un po' per i fianchi. Sorrido nel bacio. Scendiamo poi le scale raggiungendo il portoncino
«ci vediamo domani sera allora. Guarda che ti aspetto. Anzi ti aspettano tutti giù!»
«lo so. Salutami tutta la tua famiglia» prende il borsone e la chitarra che era appoggiato sulla sedia.
«sei sicura che non vuoi scendere con me a prendere il treno?»
«no amore. Devo finire qui il tutto.»
«d'accordo. Ti amo. » sorrido guardandolo negli occhi. Mi avvicino lo bacio.
«anche io ti amo tanto» mi accarezza una guancia e poi esce di casa.
Cavolo manco è uscito già mi manca.
“Prepara la cena e il il letto. Stanotte sono da te. Ciao papino mio” invio e lui mi risponde subito. “Ti aspettiamo. Vengo a prenderti in stazione fammi sapere appena arrivi. Ciao Didi a dopo 💙»
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Diario di bordo. 💙
FanficUn piccolo diario di bordo. I loro momenti belli e brutti. Risate. Pensieri. Amore. 💙 Buona lettura a tutte ❤