Capodanno parte 2

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Raggiungiamo il locale dove ci sta la festa organizzata da Emma. Elo è bellissima con quel vestito scollato, oltretutto dovrò stare attento ad ogni minimo movimento di certa gente. Spingiamo la porta e Francesca ci accoglie subito.
«ragazziii finalmente!!»
«ciao shavy» elo l'abbraccia.
«vi stavamo x dare dispersi chissà dove!»
«colpa di Lele Emma. Tre ore solo per sistemarsi il ciuffo. Menomale che siamo noi donne a far aspettare!» confessa scaturendo una risata generale.
«colpa mia ovvio»
«certo amo»
«oooh ma chi si vede ciao Elo» vedo macia arrivare e stringere elo con dietro Ivano che sorride. Lo guardo. Da capo a testa. Una specie di radiografia vivente. Se solo prova a fa cose strane lo spengo qui.
«piacere  ivano»
«lele» gli stringo la mano che mi porge.
«ah il famoso lele»
«eh già. » alta tensione si crea.
«lele finalmente ti sei degnato di tale presenta. E finalmente ti rivedo »
«ciao macia è sempre un piacere vederti»
«anche per me» la saluto.
«oh basta con sti saluti. Volete venire di qua a mangiare e bere»
«sempre a quello pensi eh Tina!»
«Emma non rompere vieni qua su» trascina tutti quanti in una specie di salottino. Stringo elo per i fianchi mi capisce.
«stai tranquillo. Sono tua!» sorrido.
« leleeee eloo oddioooo »
«gabbooooo» ci abbracciamo tutti e tre.
«finalmente vi vedo insieme. Che fatica!» rido.
«sei sempre il solito eh!»
«se non si vuole non si cambia!» gli appoggio la mano sulla spalla e annuisco.
«i cambiamenti devono avvenire solo se lo vuoi!»
«bravo. Sono felice che avete risolto tutti i problemi e vedervi così felici.»
«grazie gabri» lo abbraccio «grazie per essere stato vicino ad elo mentre io facevo casini. Grazie di tutto» sussurrò all'orecchio mentre elo si allontana.
«siete i miei migliori amici. Mamma sta male ci pensa suo figlio. Papà sta male ci pensa suo figlio. » rido
«famiglia Esposito non si separa mai!» confesso.
«mai Gabri. Mai.»
«ecco a te amo!» elo mi porge il bicchiere di vino e sorrido. Gabri ci sorride e ricambiamo. Lui sa. Lui c'è ed è importante

[…]

10...9...8...7...6...5...4...3...2...1.
Buon anno!
Emma stappa la bottiglia. Tutti che urlano. Ci diamo tutti gli auguri. Guardò Lele e lo loro due secondi in disparte.
«Ti amo» sorride
«ti amo anche io»
«spero di passare tanti anni al tuo fianco. Sei il mio star bene. Sei il mio uomo. Sei la mia vita. Sei il mio tutto. Spero di sentire le tue mani sfiorare le mie. Spero di riuscire ad essere una buona fidanzata, amica e compagna. Spero di svegliarmi sempre al mio fianco con te. Spero di lasciarmi capire da te. Spero di litigare e fare pace. Spero che resterai tutte le volte che ti chiederò di farlo. Spero di amarti come sto facendo adesso perché non c'è nulla di più bello.» mi guarda. Mi bacia. È rimasto senza parole. Non parlo. Non dico mai quasi nulla. Preferisco dimostrare le cose. Preferisco fare i fatti che dire. Ma stavolta meritava di sapere cio che sento. Mi accarezza le guance mi guarda.
«mi hai spiazzato. Non me lo aspettavo. Non so che dire. Forse si. Resterò anche se tu non me lo chiedi. Perché i tuoi occhi parleranno da soli come hanno sempre fatto. » respiro. Cerco di non piangere dalle emozioni. Riesce sempre a dire qualcosa di bello anche quando non vuole dire nulla. Lo stringo e poi torniamo alla festa.

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