"Ehm.... scusate ho interrotto qualcosa ?" Chiede Logan guardandomi di traverso, ma che hanno oggi tutti?. Penso di amare Logan, mi ha appena salvato da una situazione molto sconveniente.
Spingo Cameron all'indietro facendolo sbattere violentemente contro il tavolino, un gemito di dolore esce dalla sua bocca.
Rido sotto i baffi per la faccia da pesce lesso che ha fatto, e vado incontro a Logan.
Lo abbraccio calorosamente e sento lo sguardo di Cameron bruciare sulla schiena,infatti con la coda dell' occhio noto che sta uccidendo Logan con lo sguardo. Non sarà geloso?. Vediamo subito.
"Logan benvenuto, ma figurati non hai interrotto niente, tranquillo! Entra bevi qualcosa, mi sei mancato!" Dico sorridente, va bene che ho leggermente esagerato,ma infondo è vero.
Lui capisce al volo lo sguardo che gli sto lanciando. Grazie dio per avermi mandato un ragazzo del genere al mio fianco.
"Logan! Invece di andare in giro a visitare le tue conquiste dovresti essere al lavoro dato che non ci sono!" Dice Cameron tuonando all' improvviso. Ah era per il lavoro! Veramente pensavo che questo egoista gli importi qualcosa di me? Mi sa che gli faccio pena. Io non voglio avere la compassione di nessuno. Ed è per questo che ho intenzione di mandarlo via a calci.
"Ehi calmati, ho finito il turno ce Jeremy al mio posto" dice Logan sorridendo. Si conoscono da tempo sicuro.
"E tu come stai piccola peste?" Io? Io peste?
"Ehi qui l'unica peste sei tu, senti hai parlato con Harry oggi? Penso sia infuriato e non mi vuole rivolgere la minima parola".
"Si, l'ho visto stamattina che girava per l'azienda con la segretaria che ti sostituisce". Dice Logan. Segretaria che mi sostituisce? Perché io non ne so niente di questa segretaria?. Calma.
" ok penso che oggi andró in ufficio a chiedere scusa ad Harry, mi sono, forse, dimenticata di chiamarlo".
Il rumore di un telefono che suona si espande per tutto l' appartamento.
Cameron si alza da terra e si aggiusta la maglia nera. Poi mette una mano nella tasca e prende il telefono rispondendo.
"Cameron Dallas" risponde con tono freddo. Bene quando io rispondo al telefono diró dora l' esploratrice cosa posso fare per lei.
"Si" dice Cameron guardandomi intensamente . E come se io e Logan avessimo il respiro sospeso. E una chiamata, e a noi non dovrebbe importare, ma dato che siamo delle vecchiette in cerca di pettegolezzi da spargere nel villaggio ascoltiamo tutto.
Cameron si allontana da noi è io e Logan ci guardiamo,e dopo aver annuito facciamo finta di andarcene e ascoltiamo quello che dice, ma appena ci avviciniamo si mette ad urlare.
"Hai fatto una grande cazzata, come faccio a tenerla lontano da li ora? Non posso incatenarla alla sedia!" Dice lui rosso dalla rabbia.
Incatenare chi? Ma si sono bevuti il cervello?.
" va bene, va bene" dice lui mettendosi una mano nei capelli e portando indietro le ciocche sparse.
Io e Logan scappiamo in cucina e per non far sospettare niente mi metto a parlare del primo argomento che mi passa per la testa.
"Si molto interessante, ma sinceramente preferisco le scimmie, sono anche più intelligenti di certe persone".
Logan scoppia a ridere.
"Quindi per non farvi scoprire parlate del primo argomento che vi passa, e parlate di scimmie, molto astuto, di chi è stata la geniale idea?" Dice Cameron guardandomi. Perché deve sapere sempre tutto?
"Ma cosa stai dicendo, non stavamo origliando la tua stupida e stramba conversazione, stavamo parlando della nuova canzone che è uscita, si chiama appunto safari, e parlavamo di animali" dico difendendomi. Cosa ho detto? Mio dio che cosa stupida, si nota che ho la febbre, mi sono fatta scoprire da sola, sono un imbecille.
Poi perché dovremmo parlare della canzone di J.balvin fammi capire.
"Io non ho mai parlato di telefonate" dice ghignando. Per non ammettere il fatto di essere stata beccata come un bambino con la mano nella nutella mi alzo indignata e vado sul divano.
Sento la fragorosa risata di Logan.
"A dopo" solo questo sento prima che la porta sbatti delicatamente . Apro gli occhi stiracchiandomi, mi affaccio dal divano e mi accorgo solo ora di essermi addormentata, e una coperta si trova stesa sulle mie spalle.
Mi alzo e trovo Cameron intento a scrivere qualcosa sul Mac Book.
"Che ore sono?" Chiedo.
"Oltre ad essere un appassionata di scimmie, sei anche una forma esemplare di bradipo, sono le 15" dice lui.
"Ha ha ha molto spiritoso, senti, mi puoi accompagnare in azienda?, non riesco a guidare io sono troppo stanca, e oltretutto fa caldissimo" .
"No" dice. Annuisce e dopo aver finalmente compreso il monosillabo negativo che ha detto mi giro di scatto. Scoppio ritardato mode:on.
"Come no?" Dico furiosa. Non gli ho chiesto di portarmi la luna .
"No, perché ho altri progetti per oggi" dice girandosi con la sedia.
"Va bene prendo la mia macchina" dico.
Lo ha voluto lui, se mi accade qualcosa è tutta colpa sua.
"No tu non vai da nessuna parte in queste condizioni da sola". Dice serio.
"Senti io devo andare in azienda da Harry gli devo parlare urgentemente e il mio ragazzo, e devo vederlo capito? Quindi decidi o mi accompagni o me ne vado da sola". Dico.
"Va bene preparati ti accompagno" dice arrendendosi.
Sorrido sotto i baffi.
Salgo di sopra e prendo pantaloncini e maglia, tanto non devo andare a lavoro. Converse e sono pronta.
Scendo giù correndo per le scale e legando i capelli. Forse dovrei tagliarli. Si volevate eh? Non li taglio. Diamo letteralmente un punto a questa storia .
"Cameron andiamo" dico vicino alla porta.
Mi guarda prima di annuire, sorride e si avvia verso la macchina mentre io chiudo a chiave la porta.
Mi giro trovando in fondo al corridoio una figura vestita completamente di nero. Un capello rotondo nero ricopre non solo i capelli, ma dato che ha la testa rivolta verso il basso, gli ricopre tutta la faccia.
Un brivido mi sale lungo la schiena, e corro per le scale chiedendomi chi sia quel tizio.
Una mustang bianca fa la sua comparsa. "OH MIO DIO QUESTA È TUA?" chiedo. Mi sembra familiare questa situazione qualche sogno?.
"Si , e so anche che è una delle macchine che vorresti " dice sorridendo. Come lo sa?
"Come lo sai? Mi fai paura, anzi sai una cosa non lo voglio sapere stiamo perdendo tempo, andiamo me lo spieghi per strada".
"Va bene" dice sorridendo a qualcosa che gli è passata per la testa.
"Togli quel sorriso dalla tua faccia, a cosa stai pensando?".
"Ogni cosa a suo tempo Michelle" dice. Ma quante canne si è fatto?
"Nessuna" dice lui. "L'ho fatto di nuovo vero?" Dico non sorpresa da questa situazione.
"Si" dice guardando avanti.
Arriviamo in ufficio ma lui non si ferma.
" l'ufficio e di la! Ehi! Ma dove stiamo andando?" Dico.
"In un posto" dice vago.
"Ma io devo andare da Harry Cameron fermati!"
"Non puoi andare lì perché ti devo portare in un posto, ti prometto che domani ti porto in azienda ma oggi no".
"Cosa sta succedendo, perché non vuoi portarmi in azienda? Non sono stupida dimmelo!".
" niente ti devo portare in un posto e ora muta prima che ti lasci per strada". Dice nervoso.
So che è capace di farlo quindi dopo aver leggermente fatto scricchiolare le dita per non parlare , mi volto verso il finestrino. Dopo 30 minuti di completo silenzio arriviamo in spiaggia? Cosa? Davvero? In spiaggia?
Scendiamo e gli chiedo del perché siamo in spiaggia.
" beh faceva caldo quindi il posto più adatto era la spiaggia, dai facciamoci un giro".
Annuisco e lo seguo. In fondo mi piace la spiaggia, e amo il mare quindi perché no?
Le converse sulla sabbia sono scomodissime quindi utilizzando Cameron come tavolino mi tolgo le scarpe rimanendo scalza.
Il contatto con la sabbia e piacevole. Questo e quello che pensavo i primi 5 minuti. Dopo aver confermato di essere una scimmia mettendomi a saltare ovunque per colpa della sabbia bollente, un Cameron sbuffante si abbassa dicendomi di non fare più il canguro, e di salire sulle sue spalle.
"Mai!" Dico continuando a saltare sul posto.
Si convincerà molto Michelle se continui a saltare, complimenti.
"Ho detto sali e non fare storie" dice,
"No!" Dico puntando i piedi, bambina,sono una bambina.
"Si lo sei. E dato che lo sei sarai punita". Dice.
Come,cosa,quando,perché?
"Ma cosa sono un sacco di finocchio per prendermi sempre cosi?, no Cameron, no,non farlo ho la febbre no!". Dico urlando. Si ricorda finalmente che ho ancora qualche filo di febbre e mi appoggia a terra. Per un pelo, rischiavo di diventare il pulcino bagnato della situazione.
"Ti odio Cameron" dico andando accanto ad una capanna di legno e sedermi sulla sabbia sdraiandomi come solo un gatto sa fare.
Ombra, amata ombra, siamo a settembre e fa un caldo assurdo.
Chiudo gli occhi e lo sento appoggiarsi accanto a me. Dopo 10 minuti di tranquillità, comincia a parlare.
"Scusa, perdonami per quello che ti ho fatto, e per come ti ho trattato, per come ho rovinato la nostra amicizia, perdonami per aver deciso di frequentare gente che mi ha portato sulla cattiva strada, vedi, ricordi ciò che ti ho detto su quello che ti era successo? E la pura verità, ero accecato dalla popolarità, e sono stato convinto da Meredith, per favore credimi, ho le prove, sono stato io a dire all'infermiera di non dirti niente, di dire che era stato solo un passante, perché ero troppo stupido per capire in che situazione eri. Dopo quello molte cose sono successe, mi dispiace veramente, se non vorrai credermi beh, sei libera, ma ti chiedo scusa" dice Cameron concludendo.
"Portami un panino" dico.
Ok starete pensando ma è stupida? Ce una motivazione valida.
"Mortadella e formaggio?" Dice. "Si Cameron, mortadella e formaggio" gli dico sorridendo.
Ora dovrò spiegare alcune cosette. Da piccoli qualche volta litigavamo e per fare pace uno di noi Doveva chiedere scusa portando un panino, formaggio e mortadella. Se invece volevamo fare lo scherzo all' altro portavano un panino piccante. Se lo ricorda ancora quindi. Sorrido. E si, l'ho quasi perdonato, in fondo senza di lui, non sarei qui.
Ci abbracciamo come due adolescenti. "Grazie Michelle, amici?"
Dice. "Solo se ti muovi a portare quei panini". Dico ridendo.
"Subito" dice correndo.
Forse ho sbagliato, forse no. Non lo so. Ma mi è mancato moltissimo.
Qualcuno si siede vicino a me.
"Cameron hai gia fatto?"dico girandomi. "Tu sei?" Dico saltando dalla paura. Un ragazzo con un cappellino nero, ciocche bionde che escono ribelli, occhi verdi, viso ben definito, e una cicatrice sul braccio scoperto, si avvicina .
"Non importa chi sono importa ciò che sto per dirti, stai attenta a chi ti sta accanto Michelle, la verità non è mai cosi evidente, la verità è nascosta da un mantello di sofferenza e bugie, come un fiocco in mezzo alla strada solo. " dice.
Mi giro stordita per guardare in faccia il pazzo ma lo trovo già dall' altra parte della strada sopra la spiaggia...
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A Beautiful Beast 💛
FanfictionUna ragazza avvolta dal niente, quel niente che dará inizio al tutto. La situazione per lei man mano diventerà più complicata ed inspiegabile. L'amore e le storie struggenti non fanno per lei, problemi molto piú seri avvolgeranno la sua vita compli...