capitolo 5

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....Vengo spinta all' indietro da un corpo robusto, me ne sono accorta, un altro po' di forza e arrivavo a Washington.
Quel corpo riesce a prendermi e farmi alzare.
"Michelle?" Mi stranisco, chi mi conosce qui apparte...
"Ehi topolinaaa", alzo lo sguardo e noto che e demon.
"Ehi demyyyy, che ci fai qua, cioè tu ci lavori qua, ma che ci fai in questo piano?".
"Ehi, non siamo qui per parlare del mio lavoro, ma del tuo lavoro, allora? Hai già fatto il colloquio?".
"Beh, in realtà no, lo sta facendo in questo momento ross, e io per privacy ho preferito uscire, ma uno scimmione mi è venuto contro".
"Penso di non averti mai visto così elegante dagli anni in cui ti conosco, stai benissimo".
"Grazie demy". Alza gli occhi al cielo infastidito.
È un ragazzo bellissimo non ce che dire.


"In veste di lavoratore/responsabile non ti ho mai visto quindi complimenti!" Dico con tono risoluto.
"Ma grazie."
All' improvviso la porta si apre, ed esce una Ross con un espressione indecifrabile, non dico di saper leggere i sentimenti che una persona prove e/o cerca di nascondere, ma gli occhi. Gli occhi hanno tanti privilegi, non solo sono belli, ma permettono la vista, ma sono anche quel mezzo che esprime le nostre emozioni. Guardando una persona negli occhi capirai molto, non ci vuole un genio, oppure una strega, un indovina, o un mago uscito direttamente da Harry Potter, ma semplicemente guardarsi.
È come se di collegasse un rapporto tra i due occhi, ok sto divagando.
"Ehi Ross che è successo?".
"Sai Cosa È Successo, è successo che ....."
"Signorina Williams entri pure, si accomodi".
"Si". Prima di entrare guardo Ross che sorride. È stata assunta. Ci scommetto.
Sono felice per lei. Almeno una delle 2.
Entro nell' ufficio e siamo pronti all' inferno. Sento un "non farti prendere dall'ansia" e mi siedo.
Chiude la porta e viene di fronte​ a me.
"Allora, mi può dare il suo fascicolo".
"Si" lo prendo dalla cartelletta che mi sono portata.
Dopo aver scritto varie cose sul computer, fissato il curriculum per 20 minuti, e il mio piede che batte furiosamente dall' ansia.
"Allora signorina, ho notato che ha passato gli esami con 110 e lode, quindi era una delle migliori della suo college presumo".
"Si". Dico agitata
"Come ho detto alla sua collega vi metterò alla prova per 2 settimane, E scontato che se il vostro lavoro e scarso, e non saprete come muovervi in ufficio, BHE saranno meno di 5 giorni".
"Ho capito".
"Sai qui il capo, e il vice-presidente dell'azienda sono molto esigenti, sbagli una volta ti potrebbe perdonare, dipende dallo sbaglio, la seconda volta sei già molto lontana da questo posto".
"Bene, grazie mille per questa opportunità, non la deluderemo".
"Dammi del tu, e a lunedì, alle 8:00 alla reception".
"Ok, a rivederl...., Cioè ciao!".
Lei mi sorride e io sto per urlare dalla gioia.
Un altro po' di contegno manca poco e farai quello che vuoi penso.
Esco di li, e subito corro da Ross, l'abbraccio e gli dico "complimenti a noi, siamo state quasi-assunte, ora attuiamo il piano facciamo prendere un infarto a demon ok? Ok!".
Mi stacco da lei e subito guardo demon con la faccia più triste e sconsolata che ho.
"BHE, perché quelle faccie? Scommetto che siete state assunte".
"Non ci scommettere perché non siamo state assunte". Sto per scoppiare a ridere, Ross se ne accorge, e mi da un pizzico fortissimo che mi fa urlare, e lacrimare. La guardo malissimo.
Per non fargli sospettare niente mi metto a lacrimare.
"Ehi calma, va tutto bene, peggio per loro, sono degli incapaci se non vi hanno preso, ma per favore non piangere".
Lo abbraccio e gli sussurro all' orecchio " ehi non è bello parlare male delle mie colleghe e dei miei superiori sai?" .
Si stacca da me.
"Ma che stronze che siete, sapete una cosa andate a fanculo!".
"Eddai demy noi ti amiamo".
"Amare un corno". Dice infuriato.
Ridiamo insieme ci avviamo verso l'uscita, dopo qualche insulto e risata nel tragitto gli spieghiamo la situazione.
Arrivati ci saluta e ritorna a lavoro, mentre noi abbiamo deciso di fare un po' di shopping per il lavoro.
Decidiamo di andare al centro.
Dopo qualche ora non siamo più le stesse, nel senso vero della parola. Può darsi che passando per un parrucchiere abbiamo deciso di fare qualche cambiamento....
Nessun taglio, per l'amor del cielo amo i miei capelli così come sono, nelle punte ho aggiunto un tiepido marrone ne molto scuro, ne molto chiaro , al mio biondo miele.
Devo dire che mi sta abbastanza bene.
Mentre Ross , lei e praticamente stupenda.
Al suo colore nero pece ha aggiunto un rosso fuoco, ma diversamente da me lei li ha tagliati a coup carè (cortissimi in poche parole) e li ha sparsi un po' per tutti i capelli.
Poi siamo passati un po' per tutti i negozi.
Abbiamo comprato molte gonne discrete per il lavoro, e camicette di tutti i tipi, e tessuto.
Infondo dobbiamo essere "formali".
Rientriamo a casa esauste e ci buttiamo subito sul divano.
"Bhe, almeno la mattina non ci lamenteremo per un bel po' su cosa mettere e cosa non mettere".
"L'unica cosa saggia che tu abbia mai detto in vita tua Ross."
Lei mi lancia un occhiataccia e poi un sorriso tra il soddisfatto, e il psicopatico-malvagio-da ricovero.
Ok, so cosa vuole fare, e no, non lo farà.
"Ehm, ross, ti prego, ops il mio... Ehm.... Telefono...... Sta SQUILLANDO!".
Corro subito per le scale, ma lei è più veloce mi si butta addosso, e cadiamo tutte e due dalle scale, lei non si arrende e comincia a farmi il solletico.
"Allora, chi è la stupida? Che non dice niente di saggio?".
"T...T..Tu!" Dico dalle risate.
"Ah sì?".
"Ah sì?". Le faccio il verso e lei si alza da sopra di me e sale in camera sua.
Ma cosa? Non se la sará presa?.
Dopo 40 minuti salgo in camera sua e busso ma non risponde.
Entro nella stanza senza il permesso e appena apro la porta una secchiata d'acqua gelata mi arriva direttamente in testa. Urlo per il freddo improvviso.
"Questo è per stamattina ti odio, ah, e tieni!" E mi fa il dito medio, e come se nulla fosse mi lascia lì impalata da sola nella stanza.
Scoppio a ridere pensando a come voglia bene a questa ragazza, e anche se mi facesse il torto più brutto al mondo, probabilmente la perdonerei subito.
"Ti voglio bene anche ioooooo " le urlo dietro.

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