A Beautiful Beast 💛

Capitolo 33

Mi risvegliai con il solito secchio d' acqua addosso.
Oramai non ci faccio nemmeno più caso, guardo Samuel senza nessun tipo di emozione.
Mi avvio verso la doccia, e mi rinfresco con il solito kit di Dior.
Monsieur Patrick, il nostro nuovo governante, un uomo di mezza età ride sempre quando Samuel decide di svegliarmi con dell' acqua gelida.

Dopo la sorpresa di Samuel ho preferito andare via dall'hotel.
Non potevo rimanere li,  e per quanto fosse lussuoso e magico quel posto non potevo rimanere lì per sempre.
Così Cameron ha deciso di affittare un appartamento per breve tempo qui al centro di Parigi.
Quando esco da balcone infatti ammiro sempre la Tour Eiffel in tutta la sua bellezza.
Ho insistito così tanto per pagare l'affitto con Cameron ma non ha voluto.
Samuel vive nell' appartamento affianco al nostro, dice che preferisce rimanere da solo, ma non mi convince del tutto.
In questi giorni ho ricevuto tante email da Harry  ma le ho ignorate tutte perché non sapevo cosa rispendere.
Insomma cosa potevo dirgli?
"Ei Harry ,nonché mio ragazzo o ex, sono a Parigi nascosta, ma non prima di essere passata per il Canada,  perché delle persone Non ancora identificate e pericolose  cercano di farmi del male per motivi che ignoro in questo momento, per il momento, sono ancora viva e sono con tanti uomini dell' F.B.I che mi seguono? Non odiarmi ciao?." Assolutamente no. È un discorso assurdo.

Decido di non pensarci e godermi questa giornata.
Monsieur Patrick mi da il buongiorno con il suo solito "Signorina", si ostina ancora a chiamarmi così.
"La colazione è servita Signorina Michelle vuole che gliela porti sul tavolino del balcone?" Dice la governante.
Ho saputo solo poco tempo prima del fatto che questi due siano marito e moglie.
Madame Merilin, una donna che va verso i 45 anni con capelli biondi legati in una crocchia e vestita con la sua solita uniforme,  è sposata da un bel Pó di tempo con Monsieur Patrick, un uomo di 50 anni molto elegante e raffinato.
L'ho saputo da lei che sono sposati, sono così professionali a lavoro che non lo avrei mai notato da sola.
"Si mangio nel tavolino del balcone ma tranquilla posso portare io il vassoio." ma come se non avessi detto nulla madame Merilin mi procede con il vassoio, e si dirige verso il balcone.

Alzo gli occhi al cielo per la formalità della situazione.
Intravedo Samuel bere la sua solita tazza di caffè.
"Ehi Sam ma Cameron?" Chiedo guardandomi attorno.
"Si è svegliato...-si ferma un attimo per mangiucchiare il biscotto con versi grutturali da vero e proprio animale- ...molto presto stamattina".
Dice.
Annuisco e mi avvio verso le scale.
Mi giro verso il divano dove Monsieur Patrick sta pulendo il grande Lampadario di cristallo. È un grande lavoratore.

Mi siedo sulla sedia a dondolo come una vecchia, con la tazza di caffè fumante tra le mani.
La fresca aria di Parigi si fa sentire, ed ecco perché sono munita di coperta di lana, e calzini doppi.
Penso che oggi pioverà per quanto il cielo sia oscurato dalle nuvole.
Ammiro la Tour Eiffel ed anche se la vedo tutti i giorni rimango sempre affascinata.
Sento qualcuno urlare il mio nome e dalla voce penso di aver capito chi è.
Mi alzo dalla sedia e coprendomi per bene mi sostengo con le sbarre di ferro del balcone.
"Ehi Nash! Come va?" Dico contenta di vederlo.
Il mio vicino si chiama Nash ed abita proprio di fronte al mio balcone nell' condominio 2B.
"Benissimo, come va la vita?" Mi chiede gli sorrido facendogli capire che va tutto bene.
É un ragazzo molto dolce dagli occhi azzurri, ed i capelli castani lisci e sicuramente molto morbidi.
Potrebbe fare la pubblicità della Pantene o della Garnier. Rido a quel pensiero.
"Cosa ce mi stai immaginando in un vestito da papera in miniatura a girare per le vie della città ed a cercare le cose con quella disagiata di dora l'esplortatrice che non vede nemmeno la sua scimmia incapace?" Chiede ridendo.
Scoppio a ridere, e lui dopo un pó non capisce perché io stia ridendo così tanto, ma lo sto immaginando, e con il mio amore immenso per dora penso che non smetteró di ridere per i prossimi 5 minuti.
Mi calmo ed alla fine trovo Nash più divertito di me.
Dopo qualche chiacchierata entro dentro ma grazie allo specchio che ho di fronte intravedo Nash guardarmi in modo molto serio...
Dopo qualche ora Non ce più nessuno in casa solo io, e non mi é consentito uscire da sola per la città per ordine di Cameron e alcuni agenti dell' F.B.I sono appostate in varie zone di Parigi ed accanto al condominio vestiti civilmente per non attirare l'attenzione , quindi decido di guardare un film.
Sento le goccioline fuori cominciare piano piano a  scendere diventando sempre più forti man mano che i minuti proseguono.
Cosa ce di più  bello di un film Horror, cioccolata calda, e pioggia?.
Continuo a girare per l'appartamento preparando tutto il necessario.
Quando sto per sedermi sul divano sento il mio telefono squillare, e capisco che devo per forza rispondere perché è la suoneria impostata da Samuel  per le chiamate di Cameron . Ma il fatto è che la suoneria è quella del gattino Virgola. Devo assolutamente cambiarla.
Il tempo di fare qualche passo verso le scale, allontanandomi dal divano, un grandissimo boato spezza il tranquillo silenzio della stanza.
Un urlo acuto pieno di terrore esce dalla mia bocca per poi infrangersi tra le mura della sala.
Dei leggeri dolori alla gamba mi fanno voltare verso la causa di tutto.
Pezzi di cristallo ricoprono tutto il pavimento circostante, ed è per questo che abbassando lo sguardo noto tante schegge penetrare nelle mie gambe.
Il cuore batte a mille per la paura ed il dolore causato.
Cerco di correre verso il bagno aggrappandomi alla ringhiera delle scale, e con tutte le mie forze arrivo al kit di emergenza dove prendo il necessario.
Noto sangue sgorgare da una grande ferita causata sicuramente da qualche pezzo di vetro più grande.
Avvolgo prima quella con una maglia trovata nel bagno per fermare l'emorragia.
Come é potuto succedere? Se non mi fossi spostata da li sarei anche morta lì sotto.
Un brivido mi attraversa la schiena. É la paura.
Avrei detto: è stato sicuramente un orribile incidente se non fosse per il fatto che sullo specchio del bagno ci sia scritto: Questo è solo l'inizio di una grande guerra Michelle.
È stato fatto apposta. 
Sapevano che non sarei finita sotto all'lampadario, sapevano tutto.
Mi hanno trovata. Sono in pericolo.
Dal momento, da tutto quello che sta succedendo lancio la spazzola contro il vetro per poi farlo andare in frantumi.
Alla fine sento ancora quella fastidiosa suoneria del telefono rieccheggiare per tutta la casa.

Dopo essermi seduta, ed aver messo i piedi sopra alla vasca, comincio a togliere tutte le schegge e sembra un lavoro impossibile.
Sento la  porta d'ingresso sbattere violentemente contro la parete, la paura si impossessa di me.
"MICHELLE? " Un urlo proviene dal piano di sotto .
Cameron.
Corre, e probabilmente mi sta cercando per tutte le stanze.
Fin quando non arriva nel bagno, lo guardo negli occhi.
Nei suoi Leggo disperazione e paura, ciò che non ho mai visto nei suoi occhi sicuramente sono la disperazione, la paura, e l'insicurezza.
Mi viene in contro e guardando le gocce di sangue per terra mi guarda tutto il corpo fino ad arrivare alle gambe.
Mi abbraccia come se avesse avuto tanta paura.
Mi prende il viso tra le mani, e senza ne risentimento, ne pensarci su mi lascia un bacio sulle labbra.
Per poi lasciarmi altri.
Io nonostante tutto sorrido a quel gesto.
Si siede sulla vasca senza dire nulla per poi cominciare a togliere tutti i pezzi di cristallo.
Dopo tante lamentele per il dolore che provavo mi benda le gambe.
È arrivato il.momento delle spiegazioni. Lo capisco dal suo sguardo.
Da prima pieno di paura, ora pieno di rabbia repressa...

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CIAO A TUTTIIII *SI SENTE UNA YOUTUBER QUANDO LO DICE*.
RIPETO CIAO A TUTTI MONDO...
MANCANO POCO AI MILLE  RAGAZZI VERAMENTE GRAZIE MILLE. SONO RITORNATA E LE COSE NON VANNO.TANTO BENE PER MICHELLE.
cosa succederá?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo ciao amiciiiiiii❤❤❤❤💙💛