Queste parole sono per casketta, e spero che possano piacerle, come anche a tutti voi.
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A passi lenti, mi aggiro per la città: nessuno si accorge della mia presenza.
Sono un ombra.
Sono soltanto uno scarto del mondo, di cui ho smesso di far parte, che rifiuta di accogliermi.
La gente intorno a me non comprende il mio dolore, e non riuscirà mai a capire.
Ma io ho un posto dove tornare.
Sono un mostro, ma devo tornare a casa.La pioggia continua a cadere sulla città, e costringe tutti a rientrare nelle proprie abitazioni, mentre io sono ancora qui fuori.
Al freddo, al gelo, da solo, solo.
Il mio sguardo è fisso a terra, e vedo i miei piedi muoversi, per poi fermarsi, alla vista di una pozzanghera.
Cerco di portarmi in avanti, per poterla osservare meglio.
Ciò che riesco a scorgere, però, in quella pozza d'acqua, è troppo disgustoso: sono io.
Sono un mostro, ma devo tornare a casa.Riesco, dopo un po', ad intravedere il posto in cui sono nato, e cresciuto con la mia famiglia.
Mi posiziono davanti la porta, ma non c'è bisogno di bussare.
Lentamente, la apro, ed entro, ma non c'è nessuno pronto ad accogliermi: dove sono andati tutti?
È ora di cena, ma non riesco, nemmeno, a sentire il buon odore della cucina della mamma.
Ad un tratto, qualcuno mi ordina, terrorizzato, di uscire. Ed io esco.
Quella persona era mia madre, ma forse non mi ha riconosciuto.
Allora, prendo a camminare, allontanandomi, sempre di più, dalla piccola abitazione, da cui mi hanno cacciato.
Sono un mostro, ma devo tornare a casa.Oramai, si è fatta notte, ma le gocce di pioggia non hanno ancora smesso di cadere.
Leggere, forti, pesanti e tristi. Come me.
Continuo a camminare, intravedo il grande edificio della CCG.
Entro: è tutto buio e così silenzioso.
Salgo le scale, per arrivare al mio ufficio.
Raggiungo il piano dov'è situato, e, data la porta aperta, posso intravedere una luce accesa.
Lentamente, mi avvicino all'entrata della stanza, ma senza entrare. Tutto è come me lo ricordavo. Anche lei, è sempre perfetta.
La luce si è spenta.
Sono un mostro, ma devo tornare a casa.Sono fuori, e le nuvole si allontanano dalla città, per dare spazio alle stelle, che brillano luminose, mentre il mondo sprofonda nel buio, e può ammirare la loro bellezza.
Il rumore dei suoi passi colma il silenzio.
Mediocre, triste, vuoto, tombale.
Ed ecco che riesco a intravedere la mia stella, che si allontana sempre di più dal luogo dove ci siamo conosciuti.
Cammina lentamente. Sembra essere un po' triste. Ma è sempre la più luminosa, in questa assurda oscurità.
Sono un mostro, ma devo tornare a casa.Io e Akira continuiamo a camminare. Lei davanti, io dietro. La seguo.
Più la guardo, e più capisco che non è cambiata per niente. Che il tempo è passato, ma che lei è rimasta la stessa, anche dopo tutti questi anni.
Dopo tutti gli anni passati ad odiare le sue capacità.
Ma quel viso, quella voce, quegli occhi, quella bellezza, non sono mai riuscito ad odiarli.
Sembra stanca, ma so che non ha intenzione di raggiungere casa sua.
So benissimo dove andrà, e io la seguo.
Sono un mostro, ma devo tornare a casa.Il luogo in cui ci troviamo è sciocco, buio, triste, spaventoso. Ancor di più, quando il sole smette di illuminarlo, con la sua luce.
La vedo, e cerco di avvicinarmi.
È in ginocchio, e cerco di avvicinarmi.
Davanti la mia tomba, e cerco di avvicinarmi.
Sta piangendo, e cerco di avvicinarmi.
Per me, e cerco di avvicinarmi.
Vorrei consolarla, e cerco di avvicinarmi.
Vorrei chiederle scusa, e cerco di avvicinarmi.
Vorrei stringerla, e cerco di avvicinarmi.
Vorrei proteggerla, e cerco di avvicinarmi.
Vorrei amarla, e cerco di avvicinarmi.Mi avvicino, ma non posso amarla, né proteggerla. Non ho la possibilità di stringerla a me, la forza per chiederle scusa, il coraggio per consolarla.
Sta piangendo, ma non posso fare niente.
È in ginocchio, ma non posso fare niente.
Non posso fare niente, perché io la vedo, ma lei non vede me.Sono un mostro, e una casa dove tornare ce l'avevo.
~Seidou Takizawa
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We all have a story {Tokyo Ghoul}
Fanfiction[Attenzione a possibili spoilers, se non hai letto anche il manga di Tokyo Ghoul:re] •Descrizione: Raccolta di pensieri e one-shots, ognuna dedicata ad un personaggio di Tokyo Ghoul e al suo modo di fare, pensare, vedere le cose, sbagliare e avere r...