24. Nishio Nishiki

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Tempo fa, non capivo che cosa fosse la felicità.
Quella vera, intendo.
Forse perché, in realtà, non avevo mai provato, per davvero, un sentimento bello come questo.

Ero, difatti, troppo impegnato a guardarmi le spalle da tutti quelli che mi si avvicinavano, seppure magari, in fondo, avevano delle belle intenzioni.
Ero troppo concentrato sugli altri, per pensare a me stesso.

Da bambino, la vita, senza i genitori, era dura, ma, per fortuna, a prendersi cura di me, c'era mia sorella, una persona davvero speciale.
La sua morte, avvenuta per mano di un umano, mi ha insegnato a non fidarmi troppo del prossimo, impedendomi anche, tuttavia, di raggiungere la felicità.

Quando, però, ho conosciuto Kimi, che, all'inizio, consideravo nient'altro che del cibo, la mia esistenza è cambiata.
E non me ne sono nemmeno reso conto, fino a che non ho provato la paura di perdere quella ragazza.
La ragazza, che, con il tempo, è diventata molto più di una cena.
La fonte della mia serenità.

Perché fidarsi del prossimo, quando quello può tradirti e colpirti alle spalle, farti del male, è difficile.
Ma è ancora più difficile non essere felici, per paura di rischiare.

Perché, se non si rischia, non si può provare la vera felicità.
E, invece, quando la si trova, non si può più fare a meno di lottare e rischiare per essa.
~Nishio Nishiki

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