prologo✅

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Quando lui mi ha detto quelle cose mi sono sentita la persona più idiota al mondo. Se mi amava davvero come io amavo lui, non mi avrebbe lasciato perché avevamo dei problemi di coppia. Se mi amava davvero sarebbe dovuto rimanere qui con me a risolverli e a combattere contro coloro che non accettavano la nostra relazione. Oggi lui parte, mi fa male solo pensare che forse non tornerà più, lo squarcio che ho nel petto si apre sempre di più.

Quel giorno al parco volevo dirgli il mio segreto, ovvero che sono incinta, ma lui mi ha preceduto dicendomi ciò che mi ha detto, e mi sembrava inutile dover glielo dire, lui non mi voleva più, e di sicuro non avrebbe accettato la creatura che cresce dentro di me. Lo scoperto da sola, non ho amiche, e quelle che si credono tali non si comportano da amiche nei miei confronti. Quindi lo so solo io per ora, ho paura di dirlo hai miei genitori, loro non accettano Luca, dicono che io mi merito di meglio, ma per me meglio di lui non c'è nessuno, con lui ho avuto il mio primo tutto.

Vivo in un piccolo paesino fuori da New York, e bello vivere qui, c'è tranquillità e ci sono poche persone. Non ho mai pensato di trasferirmi in città ma sinceramente adesso vorrei poter scappare più lontano possibile.

Scendo le scale e raggiungo il portone d'entrata, l'estate è alle porte e si sente già che l'aria afosa e secca sta arrivando. Lego i Mei capelli mori in una coda alta e esco di casa.

Le strade sono deserte, forse per il troppo caldo, o forse perché ormai sono partiti tutti per le vacanze. Tranne per un gruppetto di gente infondo alla strada, li c'è la casa di Luca, non dovrei andare a salutarlo per il semplice fatto che mi sentirei peggio, ma peggio di come sto adesso non si può. Mi avvicino passo dopo passo. Alexis la madre di Luca e fuori dal portone di casa che tiene in braccio il piccolo figlio di 6 anni, si chiama Jason, stanno piangendo entrambi, il padre di lui invece è al suo fianco che gli dà una pacca sulla spalla e lo incoraggia.

Mi avvicino ad Alexis, trattengo le lacrime e la stringo in un abbraccio forte.

"Kate come stai?" Mi chiede appoggiando a terra il figlio che corre dentro casa. Le lacrime iniziano a rigarmi il viso, è l'unica che ha sostenuto la nostra relazione, diceva che in amore non si comanda. Ho deciso di raccontare solo a lei,per ora, il mio segreto.

"Devo parlarti è urgente. In privato però" dico fra i singhiozzi, annuisce e mi prende per mano portandomi nel retro della casa, ci sediamo nel dondolo infondo al giardino.

"Mi ha lasciata" sussurro, le lacrime continuano a rigarmi il viso senza sosta.

"Piccola, si renderà conto dell'errore che ha fatto e tornerà da te" mi rassicura accarezzandomi una spalla.

"Quello che sto per dirti deve rimanere tra noi due. Per favore" la guardo negli occhi, due pozze di ghiaccio.

"Di me ti puoi fidare" mi sussurra. A ragione, non so neanche perché ho detto quelle cose, di lei mi posso fidare.

Gli prendo una mano e me la appoggio sulla pancia ancora piatta.

"Qui sta crescendo tuo nipote" sussurro. All'inizio noti nei suoi occhi un scintilla di stupore poi però sorride.

"Davvero?! Luca come l'ha presa" Chiede accarezzando la mia pancia.

"Non lo sa, se ne andato prima che io......." Non finisco la frase che scoppio a piangere di nuovo.

"Ci sono io con te. Stai tranquilla risolveremo questo problema" annuisco prima di asciugarmi le lacrime.

"Mamma" quando sento la suo voce abbasso lo sguardo e mi tortura le mani.

"Adesso parto. Se va tutto bene torno fra otto mesi. Mi mancherai" porto lo sguardo su di loro che si abbracciano. I suoi occhi neri si scontrano con i miei, mi sforzo di fare un sorriso falso e mi alzo dal dondolo. Me ne vado via senza avvisare nessuno.

"Ora ci siamo solo io e te piccolo mio"

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