"Ho già fatto portare tutte le valige dall'albergo, non devi preoccuparti di niente, la signora Thomson ha già sistemato tutto negli armadi. La dispensa è già piena e il frigo anche" Allen mi aiuta a scendere dalla macchina porgendomi una mano. Il vialetto di casa e composto da una stradina che porta davanti all'ingresso e un'altra che porta al garage.
"Ovviamente ho fatto spolverare tutta la casa da cima a fondo, le stanze sono tutte pulite, le lenzuola nuove e le coperte anche. Il riscaldamento è acceso tutto il giorno e in salotto c'è anche il concetto" mi prende per mano e lentamente raggiungiamo la porta d'ingresso, dalla tasca dei jeans estrae un mazzo di chiavi che mi porge.
"A lei l'onore di aprire la porta principessa" con le guance leggermente arrossate prendo il mazzo di chiavi e a occhio cerco quella che dovrebbe essere giusta. Con mia grande sorpresa indovino al primo colpo, faccio due giri nella serratura e la porta si apre, una folta d'aria calda mi invade il corpo invitandomi ad entrare.
L'entrata di casa è decorata con delle piccole lucine sulla parete, alla mia destra c'è una scarpiera in legno e alla mia sinistra un cassettone anch'esso in legno.
Un profumano invitante vine da quella che sembra una cucina, titubante raggiungo la porta che apro, al suo interno come pensavo c'è la cucina con una donna hai fornelli, indossa un grembiule con delle paperelle gialle. Credo sentendosi osservata si gira verso di me, mi scrutano attentamente e quando il amo sguardo si posa sul mio ventre ormai evidente sorride.
"Che piacere conoscerla signorina Kate, il signor Allen mi ha parlato molto di lei. Io sono Elisabeth ma come dice il signorino Allen, la signora Thomson" non deve avere più di cinquant'anni, i suoi capelli sono di un castano che ormai tende a schiariarsi in certi punti.
"Ciao, per favore mi chiami solo Kate, sono molto contenta di fare la tua conoscenza Elisabeth" le faccio un segno con la mano per poi tornare verso l'ingresso. Allen è sulla porta con la borsa della spesa in mano.
"Ora ti faccio fare il giro della casa. Credo che hai già conosciuto Elisabeth, lei è la nostra domestica. Cucina lava e fa compania" spiega arrivando al mio fianco.
"Per di qua ci sono le scale che portano al piano di sopra, dove si trovano le camere da letto, c'è ne sono quattro. Una tua, una mia e se resteremo qui per molto una per i bambini e l'altra è una camera per gli ospiti. Ogni camera ha un bagno proprio, ma solo nella tua c'è la vasca" spiega indicando mi le diverse porte e scale. Più tradi farò il giro della casa, ora ho voglia di mangiare quello che mi ha preso Allen.
"Secondo te se vado in salotto a guardare la TV e mangio, Elisabeth si arrabbia. Non vorrei fare briciole" Chiedo titubante.
"Certo che no. Tu fai quello che vuoi qui dentro, questo è il tuo castello principessa mia, puoi andiate dove vuoi, anche silenzio tetto" sorrido felice osservando la busata che tiene in mano.
"Ma quella non è una scimmia?" Chiedo indicando un punto a casa dietro alle sue spalle.
"Dove?" Sì gira guardandosi in giro mentre io rubo la busta che ha in mano e scappo.
"Ma..... no la mia spesa" urla disperato mentre io rido a crepa pelle.
Forse non sarà così male, ma di sicuro sarebbe tutto più bello con Luca.
Ciao. Vi adoro, grazie di tutto 😙😙
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Un piccolo dono
RomanceCOMPLETATA tratto dalla storia: Nemmeno volendo riuscirei a prendermela con lui, mi ha fatto il regalo più bello che una ragazza possa desiderare, non volendolo di spontanea volontà, però è successo, era destino. Mi ha fatto un piccolo dono, che di...