Ho ascoltato questa mentre scrivevo, se vi va ascoltatela
Faccio respiri profondi. Perché quella volta non ho accettato di andare al corso pre-parto.
"Ti prego respira manca poco" non é vero, ce un traffico che muoversi é impossibile. Me lo sento partorirò in macchina.
Un contrazioe, un urlo esasperato esce dalla mia gola.
"No fa male ti prego" piango, mi sento quasi in imbarazzo. Sono tutta sudata e mi sento come tutta irrigidita.
Vedo da come si muove Allen che é notevolmente teso, continua a guardarsi attorno e si sfrega le mani in modo frenetico.
"Non ce la faccio" balbetto, avevo paura del dolore, non pensavo che sarebbe stato così però. É molto peggio di quello che immaginavo.
Allen inizia a fare respiri profondi, si sta agitando troppo. Per colpa mia, l'ho tirato dentro questo casino quando lui in realtà non centra assolutamente niente.
Afferra velocemente il suo telefono e vedo che digita veloce qualcosa sul piccolo schermo e se lo porta all'orecchio.
LUCA POV'S
Tra non molto sarà ora delle telefonate, non vedo l'ora. Non sento la mia piccola dalla settimana scorsa e mi manca, mi manca sentire la sua voce. La sua risata delicata. Dio solo sa quanto amo quella ragazza ,che mi ha sconvolto la vita appena l'ho vista per la prima volta quel freddo pomeriggio.
.....
Ce ma non è possibile, solo con me se la prende, qualcuno mi spieghi io cosa centro in tutto questo.
Non centravo niente in quell rissa a scuola, non ero nemmeno li, e la professoressa di matematica, quella stronza , mi ha fatto sospendere. Perché ovviamente è sempre colpa di Luca, mi sembra piu che ovvio.
Mi sa che sta sera resto da Allen, non mi va di sentire mamma urlare. Non vorrei nemmeno darle questa notizia ma che colpa ne ho io se le persone sono ingiuste.
Mando un veloce messaggio ad Allen per avvisarlo, per poi spegnere il telefono, non voglio che nessuno mi contatti, oggi voglio stare un po tranquillo tra me e me. Al massimo vado da Sasha o come si chiama, per una scopata veloce, tanto non dirà mai di no.
Entro nel parchetto vicino a scuola, la strada per di qui per casa di Allen è la più corta. Anche se è pieno di marmocchi che corrono mi interessa poco.
Seguo il percorso che va alla collinetta ma mi fermo quando sento dei versi strani da dietro un albero. É nascoato dalla boscaglia quindi non si vede molto cosa ce oltre.
"Per f...favore, alex non re.... non respiro" una voce strozzata cerca di parlare, sento dei singhiozzi ma si affievoliscono più passano i secondi.
"No brutta stronza. Così impari a tenere il becco chiuso" una voce maschile, molto rauca e profonda quasi minacciosa risponde.
Mi faccio largo tra le foglio cercando di non fare rumore, dientro l'albero ci sono due persona.
Una piccola ragazza dai lunghi capelli scuri e un ragazzo alto e mingherlino. La tiene contro l'albero con una mano che le stringe la gola.
La povera ragazza cerca di ribellarsi ma lui é piu forte. Istintivamente gli vado contro di forza e lo spingo a terra. Rotola lontano un paio di metri, mentre la povera ragazzina quasi cade a terra.
La prendo per un pelo e la guardo in viso. Dal naso le escono goccioline di sengue che le arrivano al mento. Sulla fronte porta un grosso taglio contornato da della pelle violace. La guardo negli occhi e qualcosa in me.... non lo so. É così innocente, e piccolina. Vorrei guardarla ancora ma il ragazzo si è alzato e mi viene incontro.
"Nesauno ti ha dato il permesso di metterti in mezzo" dalla voce direi che è notevolmente incazzato, ma mai quanto lo sono io.
Gli vado verso come per sfidarlo, non ho paura, sono sicuramemte piu alto di almeno 10 centimetri. Mi metto in difesa e mi salta addosso, prova tirarmi qualche pugno ma gli schivo tranne uno che mi colpisce la guancia.
Sento la ragazza emettere un gridolino e poi niente.
La cerco con lo sguardo e la vedo, seduta contro l'albero che si copre gli occhi.
Il ragazzone fa qualche passo indietro dopo aver preso due pugni.
"L'hai salvata ora, la prossima volta la ammazzo" esclama andandosene. Quando sono sicuro che non tornerà vado verso di lei.
Tiene le ginocchia strette al petto e trema tutta
"É finita" le sussurro. Le prendo una mano in modo da scoprirle gli occhi. Mi guarda e si mette a piangere.
"Grazie... n..non so nemmeno chi sei, se non fossi arrivato probabilmente sarei morta" balbetta scossa dai singhiozzi.
"Solo luca" mi presento facensole un sorriso
"Mi chiamo kate"
L'ho salvata, e ringrazio mille volte quella professoressa. Se non mi avesse incolpato non l'avrei mai salvata, non l'avrei mai trovata. Grazie a quella donna ora lei sta per partorire i nostri figli.
"Luca é atteso in ufficio" dal megafono più volte sento ripetere questa frase.
Mi avvio in fretta verso lufficio del capitano.
Busso due volte e poi entro
É in piedi dietro la scrivania
"Mi ha fatto chiamare?" Chiedo, anche se la cosa é ovvia.
"Si, è arrivata una chiamata urgente per lei. Da un certo Allen" il sangue mi si gela nelle vene. La mia piccola.
Mi faccio passare il telefono in fretta e aspetto che il capitano esca dall'ufficio per rispondere.
"Pronto?" Chiedo spaventato. Non deve esserle successo niente.
"Luca grazie a dio" sento un grido nel sottofonodo
"Cosa sta succedendo?Allen dov'è kate" urlo preso dal panoco.
"É qui... ma... LUCA kate sta per partorire, siamp in macchina ha le contrazioni. Ma siamo in mezzo al traffico e prima di 40 minuti non arriverò in ospedale. Non so cosa fare, lei sta male. Aiutami"
KATE STA PER PARTORIRE.... il mio cervello si blocca per qualche secondo.
HEYY
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SCUSATE EVENTUALI ERRORI❤
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Un piccolo dono
RomanceCOMPLETATA tratto dalla storia: Nemmeno volendo riuscirei a prendermela con lui, mi ha fatto il regalo più bello che una ragazza possa desiderare, non volendolo di spontanea volontà, però è successo, era destino. Mi ha fatto un piccolo dono, che di...