capitolo 14

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"Cosa ci fai qui?" La mia voce esce strozzata, sia dalle lacrime sia dal nervoso causato dalla sua presenza.

Non risponde alla mia domanda però noto che il suo sguardo è finito sul piccolo schermo il quale mostra i miei bambini. Il battito dei loro cuoricini rimbomba ancora per la stanza, il suono più bello che io abbia mai sentito potrei dire, ma ora non posso e non voglio pensare a questo.

Vedo i suoi meravigliosi occhi diventare lucidi e poi riempirsi di lacrime che iniziano a cadere copiose sulle sue guance.

"Oddio" sussurra avvicinandosi al lettino sul quale sono distesa. Il respiro mi si fa accelerato e gli occhi iniziano ad appannarsi. Mi è mancato, mi è mancato così tanto che non riesco a credere che lui sia davvero qui, nella stessa stanza con me.

"Signorina deve calmarsi. Il battito dei bambini sta aumentando, e i loro cuori sono troppo fragili per reggere una pulsazione così potente" l'infermiera mi sta sventolando un fazzoletto sul viso nel mentre mi ha ripulito da gel sul ventre. La mano di lui velocemente si posa sul punto scoperto del mio ventre, e inizia a fare dei piccoli cerchi con l'indice. Quel tocco mi fa partire mille brividi che si espandono velocemente in tutto il corpo, le farfalle volano libere nel mio stomaco come se si trovassero in una radura incontaminata.

Quando tornerò a casa dovrò vedermela con Allen, ho uno strano presentimento che in tutto questo c'entra lui.

"Perfetto, il battito è tornato regolare e i piccoli stanno crescendo sani e forti per essere in due. La prossima visita si terrà il mese prossimo, più precisamente il 13 ottobre, le prescrivo delle vitamine da prendere regolarmente ogni giorno prima di colazione. Ora puoi andare" mi sistemo al meglio la maglia che fino ad ora era ripiegata su se stessa, Allen mi porge le due copie dell'ecografia , e a passo svelto mi dirigo all'uscita senza aspettare nessuno dei due. Sono stanca delle loro scenate, dei loro casini e dei loro "scherzi" se così si possono definire. Ne ho abbastanza di Luca ,presentarsi alla mia ecografia come se ne avesse il diritto è stata la scelta peggiore che potesse prendere.

"È così che mi dai il benvenuto?" La sua voce non è cambiata di una virgola, il suo corpo è più sodo e muscoloso e sul viso a la barba che cresce, non è lunga ma il poco che basta per farlo sembrare un uomo attraente e sexy, che però non è.

"Non ti ha chiamato nessuno" ringhio salendo in macchina.

"Mi sei mancata anche tu" risponde salendo a sua volta, al posto di guida però. Aspetto impaziente Allen che però non arriva.

"Ha detto che tornerà a casa più tardi" sarà meglio che non si presenti, non appena lo vedo lo stendo al tappeto come se fossi la campionessa del mondo in restyling e lui il mio sacco da box.

"C'è lai con me?" Chiede facendo la voce da cane bastonato, che un tempo adoravo, che però devo ricredermi adoro tuttora.

"Sì, c'è lo con te. Sai perché? Perché se io,non avessi avuto il coraggio di rivelarsi questo mio piccolo ma grande segreto, tu ora saresti chissà dove in una stanza a scopare con le tue college mentre io portavo in grembo i TUOI figli. Con questo mi hai fatto capire quanto valevole io per te, e in quanto tempo mi hai dimenticato" dico con le lacrime che mi solcano il viso. Lui è fermo, immobile a guardarmi con quei occhi che mi incantano ogni secondo di più.

"E ora non pensare che tornerà tutto come prima, perché "prima" non esiste più, ora c'è il "dopo" e nel mio dopo tu non esisti.

Scusatemi per la mia lunga assenza cerco di assenzaggior are prima possibile per scusarmi ancora . Vi amo da morire😍 fa schifo lo so ma mi farò perdonare promesso

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