"Eccomi, scusa se ciò messo molto ma il cassiere era un tale figo che gli ho chiesto il numero di telefono, e pensa un po, stasera usciamo" esulta mettendo i sacchetti della spesa nel bagagliaio.
Appena si siede al mio fianco, si allaccia la cintura, portando il suo sguardo si di me. Mi esamina il volto, per poi sbuffare.
"Che cosa è successo. Dieci minuti fa mi stavi elencando tutto il necessario per una vita felice, adesso però hai quel muso lungo" sono molto contenta che si preoccupa per me, solo che sinceramente adesso mi piacerebbe stare un po in solitudine, ho bisogno di tempo per realizzare la zituazione, e senza offesa ma lui mi è d'intralcio.
"Non ho niente Allen, ho solo bisogno di un po di silenzio. Sono nella merda fino al collo e non posso permettermi di affondare proprio adesso. Non ho un lavoro, i soldi che ho bastano a malapena per una persona, sono incinta e nessuno assumerebbe una donna sapendo che lavorerà per loro si è no 6 mesi" porto il mio sguardo su di lui, nei suoi occhi riesco a vedere perfettamente lo stupore, la delusione. So che lui sta facendo di tutto per aiutarmi ma al suo posto dovrebbe esserci qualcun'altro, che però non c'è.
"Lo so, io volevo solo aiutarti. Ti ho già detto che di me ti puoi fidare, ho un lavoro stabile che ora verrà spostato qui a Londra, ho trovato una casa per noi. So anche che tu vorresti qualcun'altro al mio posto ma non pensare che io lo voglia sostituire, voglio solo assicurarmi che vada tutto bene fino a quando non tornerà" dice accendendo il motore della macchina,
"Allen, io mi sento onorata di sapere che tu stai parando il culo al tuo migliore amico. Sono grata del fatto che ti sforzi per rendermi felice. Ma mi sento così inutile, mi sento una sfruttatrice, non voglio essere un peso, voglio essere indipendente, ma non so come si fa" dico sussurando le ultime parole, appoggio la testa al finestrino iniziando a osservare le persone che girano per la città.
Come se non bastasse, continuo a vedere solo coppiette felici che spingono passeggini. Allen sembra non aver notato nulla,ma d'altro canto lui non deve pensare che tra meno di 6 mesi dovrà avere a che fare con valanghe di pannolini, ciucci, biberon e cose varie, contando il fatto che io di tutto ciò devo contarlo per due ( forse 3 se dobbiamo pensare che anche Allen e ancora un bambino)
"Adesso ti faccio vedere che per le principesse belle come te serve per forza un castello" Allen accosta con la macchina apparcheggiandosi davanti a una villetta.
"Eccola la tua nuova dimora"
POV'S LUCA
"Non sei felice cucciolo mio?" Allison e stesa sul mio letto e continua a parlare, fortunatamente non si è ancora accorta che non la sto minimamente ascoltando.
"O già pensato a tutto io. Ho anche già informato i tuoi genitori, quello che l'ha presa meglio e tuo padre, ha detto che non vede l'ora di dare il benvenuto al piccolo in famiglia" Sussulto sentendo quelle parole uscire dalla sua bocca.
"Gli hai detto che Kate è incinta?!" Urlo, se lo ha fatto giuro che la ammazzo, sono già abbastanza incasinato, non voglio che ci si metta anche lei.
"Ma no sciocchino, di lei non m'interessa niente. Sono io quella incinta amore, qui c'è tuo figlio" sgrano gli occhi, non può averlo detto davvero. E poi è impossibile, l'unica volte che me la sono scopato e stato lunedì e oggi è mercoledì, perché il test risultati positivo ci vogliono almeno 5 giorni dopo la fecondazione , quindi posso tornare a respirare.
"Di quanto amore?" Ammetto che potrei essere un attore, devo farle credere di essere contento, anche se in questo momento vorrei essere al fianco della donna che amo, che mi sta per dare la cosa più bella che una persona possa regalare. Un figlio, anzi due.
"Quasi 3 settimane!! Ti rendi conto un piccolo te che corre per casa. Io con la fede al dito, non vedo l'ora" esulta facendo uscire da quella bocca dei gridolini.
"Matrimonio? Io non ho mai parlato di matrimonio" sudo freddo solo al pensiero di sposarmi questa qui.
"Tuo padre ha detto che prima che nasca devi per forza sposarmi. A detto che pensera lui a tutto. Non ti preoccupare. Ora però dobbiamo dirlo a mio padre" si alza dal letto esaltando come solo un bambino sa fare.
"Frena gli ormoni cara, io non sono il padre del bambino che porti li dentro. Uno perché sono arrivato qui 4 settimane fa, due perché io ti ho conosciuto la settimana scorsa e tre ti ho scopato solo lunedì. Prova a scorrere la tue ultime scopare e poi avvisami se hai trovato il padre del tuo bambino, anzi non avvisarmi. Ora puoi andare" le indico la porta, andando in bagno. Una doccia calda mi rilasserà i nervi. Spero.
Il costante pensieri che Kate è chissà dove a fare chissà cosa con chissà chi mi tormenta. Lei porta in grembo i miei bambini da quasi 4 mesi e io non ne sapevo nulla.
Sono tornata😄
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Un piccolo dono
RomanceCOMPLETATA tratto dalla storia: Nemmeno volendo riuscirei a prendermela con lui, mi ha fatto il regalo più bello che una ragazza possa desiderare, non volendolo di spontanea volontà, però è successo, era destino. Mi ha fatto un piccolo dono, che di...