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Il divanetto del mio camerino è il più comodo che io abbia mai provato. Davanti a me un maestoso specchio incorniciato da delle luci stile Hollywood riflette la mia immagine che mi pare meravigliosa. Mi sento luccicante e carica, tra qualche minuto si va in scena.
Indosso un paio di jeans grigi a sigaretta, una maglietta bordeaux a maniche corte e scarpe da tennis abbinate. Ho stirato i miei capelli con la piastra ottenendo un risultato ottimo e sono stata truccata da Lea che mi ha categoricamente imposto di mettere il suo rossetto MAC e, a dire la verità, mi sta molto bene! Non avevo mai provato tonalità così scure, le uso sempre molto chiare, ed ho scoperto che mi donano!
Riscaldo un po' la voce camminando per il camerino e sentendo già le urla della gente. In questo momento sono un miscuglio di emozioni immense che non riuscirei a descrivere a parole.
Bussano alla porta ‹Avanti!›
Entra Alessio, pronto per cominciare. Indossa un paio di jeans neri, una t-shirt bianca e una giacca della quale mi sono innamorata. È color verde militare ed è tappezzata da delle scritte importanti per Ale, come il suo motto #chegra. Sul retro una frase che subito mi fa sorridere: "My band is you" dedicato ai fans.
Lo abbraccio ‹Ci siamo?›
‹È arrivato il momento. Sei carica?›
‹Molto› lo guardo sorridendo ‹Vorrei ringraziarti ancora una volta per questa grandissima opportunità e per non essertene mai andato veramente›
‹Non devi nemmeno farlo›
Lo riabbraccio  ‹Stasera dimostra quanto cazzo vali!›
Ride sulla mia spalla  ‹Grazie anche a te, lo farò di sicuro›
Usciamo dal camerino e ci dirigiamo subito dietro le quinte.
Do' una sbirciatina fuori: non c'è una folla esorbitante, ma sono comunque tanti e immensi. Quei giusti ma fedeli ad Alessio e che continueranno ad esserlo, a sostenerlo giorno dopo giorno.
Io e gli altri musicisti veniamo chiamati sul palco e, prima di salire, ci riuniamo a cerchio con Alessio che ci dice ‹Cominciamo questo tour col botto, voglio dare tutto me stesso. Voglio iniziare a dimostrare chi sono per davvero e lo continuerò a fare per il resto di questo nuovo percorso. Suonate come non avete mai fatto, come fosse la prima volta, e creiamo un concerto indimenticabile per le persone che sono venute perchè, anche se non le conosco, voglio bene ad ognuno. Ragazzi, forza!›
Una lacrima di felicità mi scende in viso e tremo un pochino.
Uniamo tutte le mani in centro e gridiamo un fragoroso  ‹Merda, merda, merda!›
Salgo sul palco con gli altri musicisti, mentre le luci si spengono e le urla si fanno intense. Ed è qui che inizia la magia pura.
Iniziamo a suonare l'intro di "Due giganti" e Alessio ci raggiunge a effetto sorpresa iniziando a cantare. Il pubblico è in delirio. Riesco ad osservare delle ragazze in prima fila che sono scoppiate immediatamente a piangere, altre che guardano Ale con occhi sognanti, altre ancora urlano come se non ci fosse un domani e altre ballano all'impazzata!
Mi tremano ancora le mani, è un'emozione immensa stare da questa parte durante un concerto!
Velocemente scorrono anche gli altri due brani ed è il momento del duetto mio ed Alessio.
‹Ora canterò una canzone speciale insieme ad una persona speciale. Questo brano è stato scritto proprio da questa persona che ora› si avvicina a me ‹è qui e sta suonando questa tastiera› mi sorride  ‹"Io e te = la soluzione"
Urla immense mi trafiggono il cuore. Sono prontissima e curiosa di sapere quanto le persone apprezzano realmente la mia canzone.
Tiro un grandissimo respiro ed inizio a sfiorare la pianola, dolcemente.
Alessio comincia a cantare e io lo seguo subito dopo. È un momento più che magico e lui, ogni tanto, mi guarda con sguardo confortante che mi spinge a dare più del mio filo del limite.
Mi sento così tanto libera che potrei alzarmi da questo sgabello e volare.
Tutto è magnifico e le voci mie e di Ale si incastrano come pezzi di puzzle più che perfetti.
Addirittura mi emoziono, lasciando intravedere i miei occhi lucidi.
Suono l'ultima nota e sorrido forte ad Alessio che non aspetta un secondo per abbracciarmi ‹Sei stata fenomenale› si complimenta, sussurrandomelo.
L'applauso del pubblico è interminabile.
‹Grazie, grazie! Vorrei spendere due parole per questa ragazza. Si chiama Nicole e probabilmente ora sarebbe stata lì in mezzo a voi, ma è qui con me. Aveva molte paure, molte insicurezze, ma le ha affrontate dopo tanti ostacoli ed eccola qui. È l'esempio che ciò che ci fa paura va affrontato sempre, in ogni circostanza! E che i sogni possono realizzarsi, basta solo crederci forte, ma tanto forte. Lei sa cosa precisamente intendo› mi guarda facendomi l'occhiolino e avvolgendomi le spalle col suo braccio caldo.
‹Grazie, davvero› gli sussuro per poi abbracciarlo.
La folla applaude commossa; immagino Lea e Celeste in questo momento in lacrimoni e sento la loro positività arrivarmi fin da quell'ammasso di gente emozionata.
In un batter d'occhio lo spettacolo riprende.
Tra ospiti, canzoni nuove e vecchie e continue e forti emozioni, il concerto si conclude con "Noi siamo infinito" che fa ballare tutti, perfino me che fino a due mesi fa la consideravo una canzone per sfigati totali. Mi scateno mentre suono e credo non ci sia cosa più bella in questo istante.
Tutti sono superfelici, soprattutto Alessio che l'orgoglio verso sé stesso glielo si legge in faccia. E anch'io sono un po' fiera di lui.
Ale, appena toltosi la maglietta, fa tutti i vari ringraziamenti mentre io e la band continuiamo a suonare.
Il concerto finisce ed io sono un portento di gioia immensa.

«Prendi quel microfono e canta» // Alessio Bernabei [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora