Capitolo extra

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Dylan's pov
Erano le cinque della mattina della vigilia di Natale. La sera precedente ero uscito con alcuni amici e avevamo fatto le ore piccole. Non ricordavo molto di quella sera in quanto avevo ingerito alcool quanto bastava per dimenticarmi le ultime dieci ore del giorno precedente.
Stavo dormendo quando il mio telefono cominciò a vibrare. Lo presi cominciando a smadonnare per l'ora e sullo schermo vidi apparire un numero sconosciuto. Accettai la chiamata:
<Chi cazzo è che rompe a quest'ora del giorno della vigilia di Natale?>
<Ehm....Ciao Dylan. Scusa se ti chiamo a quest'ora, ma ho un grosso problema.>
Quando riconobbi la sua voce il mio cuore perse un battito. Era Jessica al telefono, era la mia ragazzina. Non sapevo nemmeno io quali sentimenti provassi nei suoi confronti e non sapevo nemmeno perché il mio cuore avesse scelto proprio lei, ma ero felice della sua scelta. Amavo quelle sue labbra di cui non mi stancavo mai, del suo corpo minuto in confronto al mio, dei suoi capelli morbidi e lunghi, del suo sorriso, della sua voce. Era da tanto che non ci vedevamo, da quando mi aveva tirato quel calcio negli stinchi in camera mia. Ero così incazzato con lei che non mi feci più vedere per evitare ogni qualsiasi contatto con lei e per evitare di fare stupidate, ma non potei fare scelta peggiore. Mi condannai da solo ad un tempo senza di lei, cosa di cui, invece, avevo un tremendo bisogno.
Quando mi chiese di andarla a prendere non aspettai un secondo ad accettare. Chiusi la chiamata, mi cambiai e mi fiondai fuori dalla scuola per prendere la mia Jeep.
Quando arrivai la vidi fuori dall'aeroporto ad aspettarmi con un'enorme valigia di fianco. Era bellissima anche di prima mattina, un raggio di sole in una giornata buia.
Parcheggiai  e scesi dalla macchina, presi la sua valigia e la caricai nel bagagliaio. Poi, mi sedetti al posto del guidatore e lei prese posto affianco a me.
Il viaggio fu silenzioso. La tensione e l'imbarazzo fra noi era interminabile.
Avevo intuito che non avrebbe mai chiamato me, ma ero la sua ultima risorsa e non poté fare altro.
Arrivammo a scuola, scaricai la sua valigia e e la accompagnai in camera sua. Mi salutò e poi si rinchiuse lì dentro.
Io tornai in camera mia, mi stesi sul letto e cominciai a pensare. Pensai a tutte le cazzate che avevo fatto nei suoi confronti.
L'avevo fatta rinchiudere in uno sgabuzzino da Jake a causa della mia gelosia nei confronti del suo rapporto di amicizia con Michael. L'avevo spiata inviandole dei messaggi che l'avevano spaventata a morte portandola a denunciare l'accaduto.  L'avevo baciata in biblioteca e poi le avevo detto che per me non significava niente quando, invece, quel bacio aveva scatenato in me milioni di emozioni, ma lei tutto questo non poteva certo saperlo e se avesse scoperto che ero stato io ad averle mandato quei messaggi si sarebbe scatenato un putiferio.
Capii il perché della sua reazione quella sera: si sentiva presa in giro da me. Pensava che io stessi solamente giocando con i suoi sentimenti quando, in realtà, cercavo solo risposte a quelle milioni di sensazioni che scatenava in me e, alla fine, intuii che si trattasse di amore. Già io ero innamorato di Jessica Smith e avrei fatto di tutto per conquistarla.
Purtroppo, mi conoscevo troppo bene. Sapevo già come sarebbe finita, ma cercai di mettermi in testa che dovevo cambiare. Dovevo farlo per lei e per la mia felicità. Perché sì, lei era la causa della mia felicità.
Così decisi di uscire e di comprarle un regalo.
Restai tutto il pomeriggio in giro nel tentativo di trovare un regalo decente e alla fine decisi di entrare in un negozio di giocattoli e fu lì che trovai un enorme orsetto di peluche e pensai subito a lei.
Lo comprai e tornai a scuola. Aspettai la mezzanotte, come i bambini, e quando le campane suonarono mi diressi verso la sua stanza.
Stavo tremando. Le mie gambe si fecero pesanti e muovevo a fatica qualche passo. Quando arrivai davanti alla porta bussai e mi nascosi dietro l'orsetto.
Sentii qualcuno aprire la porta e a quel punto dissi:
<Buon Natale Jessica.>

Ragazzuole questo bel capitolo (bello per modo di dire) è dedicato interamente al nostro bellissimo Dylan. Mi spiace che sia più corto rispetto agli altri, ma ho deciso di farlo solo per scoprire alcune cose del nostro misterioso Dylan.
Spero vi piaccia. A presto con il prossimo capitolo.

Cruel || Dylan O'Brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora