Cruel || Dylan O'Brien

Vacanze di Primavera

<Mh? Oh, sei tornato sul discorso di prima. Davvero Jake, se non te la senti non sei obbligato a dirmi nulla. Non voglio forzarti in alcun modo, sappi solo che per qualsiasi cosa ci sono e sono disponibile ad ascoltarti e aiutarti sempre.>
<No Jessi, è giusto che tu sappia e io ho assolutamente bisogno di togliermi questo peso dallo stomaco che mi divora da ormai troppo tempo. Vorrei solo che tu sapessi che non è un amore facile, che sarà pieno di insidie e che non sono sicuro riguardo l'altra persona. Ho veramente paura di ferirla, di sconvolgerla, di sbagliare tutto e deludere tutti. Sei la prima persona con cui ne parlo e non avrei mai pensato di trovare il coraggio per farlo un giorno, ma sono arrivato al punto in cui non posso più tenere tutto dentro. Jessi, io sono innamorato di Michael, sono gay e sono innamorato di lui dal primo giorno in cui ha messo piede in questa scuola. Sono innamorato del suo sorriso, dei suoi occhi sempre felici, delle sue labbra, del suo viso perfetto e leggermente smunto, dei suoi splendidi capelli che sembrano così morbidi e che quando si asciuga dopo la doccia vorrei scompigliare solo per infastidirlo, del suo corpo perfettamente scolpito, della sua pelle liscia e leggermente abbronzata, del suo carattere. Quel ragazzo mi ha completamente fottuto il cervello e lui nemmeno se ne rende conto. Dio in che casino mi sono messo? Jessi come faccio? È palese che Michael non sia gay, insomma è sempre attorniato da mille ragazze splendide ed è sempre così a suo agio con loro. Sono disperato.>
Rimasi di sasso. Non tanto perché Jake fosse gay, ma per quanto il suo amore per Michael fosse forte, per come amasse ogni parte di lui benché sapesse che probabilmente non era ricambiato e che quasi sicuramente avrebbe sofferto in ogni caso.
<Jake, scusami, non me n'ero accorta. Se solo avessi capito prima potrei esserti stata molto più d'aiuto. Io non ho mai parlato di Michael di questo argomento. Non so se sia etero o gay, ma questo non ti deve interessare Jake. Tu lo ami, e il tuo amore per lui è il più vero che possa esserci. Parlagli liberamente, direttamente, senza peli sulla lingua. Conosciamo entrambi Michael, accetta e accetterà sempre tutto, non ti giudicherà mai in nessun caso e ti vorrà sempre bene. Non aver paura Jake, sei un ragazzo spettacolare, pieno di qualità, un po' sbruffone a volte, ma tu sei fatto così. Non puoi continuare a distruggerti per la paura del giudizio altrui. Tu devi essere libero di esprimere il tuo amore che sia per una ragazza o per un ragazzo.
Prenditi il tuo tempo, riflettici bene e poi ne riparliamo. Nessuno ti rincorre Jake, ma non pensi che sia meglio parlare con il diretto interessato piuttosto che logorarti per questo peso?>
<Hai ragione Jessi, ma ho così paura del suo rifiuto e ho così paura di non riuscire a sopportarlo che evito di affrontare la cosa. So che è sbagliato e che è da egoisti, ma non riesco proprio. Sono debole di fronte all'amore e al dolore che potrebbe causarmi, dovrei imparare da te che ti sei rialzata e sei andata avanti.
Probabilmente hai ragione tu, anzi sicuramente. Devo parlare con lui e dirgli sinceramente quello che provo e come andrà andrà. Non posso continuare a nascondermi dietro un dito tenendomi tutto dentro. Per ora ci penso, trovo le parole giuste, raccolgo un po' di coraggio e poi gli parlerò quando sarò pronto. Grazie Jessi, mi sento molto meglio adesso. Senti, se non hai bisogno di altro io tornerei in camera, devo sistemare alcuni documenti e chiamare alcune persone.>
<Certo Jake, vai pure. Sono felice di esserti stata utile e di averti aiutato. Ricordati che il tuo bene viene prima di tutto e tutti. Ti voglio bene Jake.> dissi io abbracciandolo e accompagnandolo alla porta per poi salutarlo.
Passai la serata a sistemare i miei acquisti, ascoltando della buona musica come sempre, aspettando l'ora di cena con il tramonto che dipingeva le pareti della mia camera di un rosso e di un arancione avvolgenti e rilassanti.
A cena raggiunsi tutti gli altri al solito tavolo, erano tutti particolarmente loquaci quindi cercai di capire quale fosse l'argomento di tanto parlare.
<Allora, qualcuno mi spiega il perché di questo calvario? Vi si sente fin fuori dalla mensa. Rendetemi partecipe su.> dissi io ridacchiando prendendo posto affianco alla mia migliore amica.
<Oh Jessi non puoi capire!> disse lei prendendomi per mano, <Michael ci ha appena detto che per le vacanze di Primavera potremmo andare tutti nella sua villa al mare! Hai idea di cosa vuol dire?> disse lei eccitata.
<Che andiamo al mare per le vacanze di Primavera?> dissi io non capendo la gioia immensa della mia amica.
<No! Che ci divertiremo da impazzire. Hai presente? Svegli tutta la notte, bagno nudi nel mare, alcool, sole, falò, ragazzi. Che possiamo chiedere di più. Dimmi che ci sei. Anzi, ti obbligo ad esserci, non puoi assolutamente rifiutare non voglio sentire obiezioni.> disse lei fissandomi.
<Sì Jessi, dovresti venire, ci divertiremo un sacco. E poi senza di te non sarebbe lo stesso.> disse Michael sorridendomi.
<Va bene, va bene. Avviserò i miei genitori e mio fratello allora.> dissi io rassegnata ma al contempo felice.
<Evviva! Allora è tutto deciso partiremo fra due settimane. Come son contenta!> disse Elizabeth accompagnata da urla e fischi vari degli altri.
Tornai in camera e decisi di chiamare i miei genitori per avvisarli e chiedere conferma.
Subito dopo chiamai mio fratello.
<Fratellone! Come stai?>
<Jessi ciao! Benissimo tu?>
<Tutto nella norma. Senti, volevo dirti che per le vacanze di Primavera i miei amici hanno organizzato per andare al mare. A me sarebbe piaciuto venire a trovarti perché è tanto che non ci vediamo ma...>
<Jessi tranquilla, vai a divertirti che io non scappo mica. A me interessa sapere che stai bene e che ti diverti. Mi raccomando fate attenzione e non esagerate che io mi ricordo benissimo le vacanze di Primavera. Ti voglio bene sorellina ricordalo sempre.>
<Grazie fratellone, anch'io ti voglio bene.> dissi chiudendo la chiamata.
Mi lancia a peso morto sul letto, chiusi gli occhi per una decina di minuti quando il telefono squillò. Era una notifica da un numero sconosciuto.
Ci sarà da divertirsi durante le vacanze di primavera, vedrai.
Buonanotte Jessica, sogni d'oro.