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Apro gli occhi e sono le 10:45. Caspita. Queste mattine mi sto alzando sempre più tardi. Mi stiracchio e mi tiro su di scatto dopo aver abbondantemente sbadigliato. Oggi è il giorno. Non che duri tantissimo,però dover vivere senza di loro così all'improvviso mi provoca un mix di emozioni,dall'eccitazione alla preoccupazione e alla leggera paura di non essere in grado di tenere tutto sotto controllo. Sicuramente stare da Jeremy mi aiuterà molto. Sia perché ho Maya,sia perché sono comunque in una famiglia che adoro e che già so mi tratterà come una seconda figlia...anzi,sesta!
Dopo aver passato i miei soliti cinque minuti di riflessione persa nel vuoto,scendo giù e,ancora assonata,la luce radiante mi acceca quasi. Coprendomi di poco il volto do il buongiorno ai miei,indaffarati con le valigie.
"Ma quanto hai dormito?!in tutto  questo tempo siamo andati a salutare i nonni e gli zii." Afferma mamma con fare ironico,seguita da una risatina di papà.
"Dai non essere severa,si sta riposando un po'. Le toccherà badare a tre marmocchi vivaci. Concedigli l'ultimo giorno prima dell'inferno'!" Ribatte papà enfatizzando le ultime parole.
Ridemmo tutti e tre e continuammo a parlare per un po',mentre facevo la mia adorata ed attesa colazione. Nonostante fossi appena sveglia,ero di buon umore e mi faceva piacere parlare con loro.
Verso le undici e mezzo mi dirigo sopra.
È ora di una bella doccia.
(....)
Dopo un sano e fresco aperitivo con le ragazze,torno a casa. Aiuto mia madre ad apparecchiare,oggi ci sono i miei cugini a pranzo da noi. Siamo molto legati,amo il loro insistente bisogno di proteggermi e di farmi da scudo in ogni situazione. Credo siano gli unici tre uomini di cui non ho vergogna e che non odio. Oltre mio padre e quelli della mia famiglia logicamente.
Alle 13 e 15 suona il campanello e,una volta che apro,mi trovo davanti i miei tre adorabili ragazzi con dei pensierini in mano e dei sorrisi smaglianti. Dopo avermi abbracciato andiamo in cucina,dove parliamo tutto insieme. Adoro il calore familiare che circonda la nostra intera famiglia e credo non abbia prezzo.
Dopo quasi due ore,direi che siamo sazi. Mia madre si è davvero superante nelle pietanze e nei condimenti,credo sia stato uno dei pranzi più buoni che io abbia mai fatto.
Mentre sono intenta a dibattere con Lucas,uno dei miei cugini,su questioni alquanto infantili,sento squillare il mio telefono. Due nuovi messaggi. Sblocco e leggo.
da=Maya❤️!: ' Selenina ti aspetto da me il prima possibile. Mi sto annoiando a morte. Prima che sbavi sulle foto di Jason,vieni a salvarmi. I love u!'
Non posso che non sorridere. La adoro. Percepisco il suo lato ironico e serio al tempo stesso anche da un semplice messaggio.
L'altro,invece, è di Jamie. Si,lo scimmione cugino della mia carissima amica che,a quanto pare,gli ha dato il mio numero.
Da=Jamie.: 'Buongiorno Selena,oggi o in questi giorni,se tu vuoi,possiamo prendere un the insieme,cosa ne pensi??Jamie.'
È da due ore che ho ricevuto questo messaggio,non me ne ero accorta. Sembra un bravo ragazzo. Questo è scontato. Per provarci con me ce ne vuole. Però solo l'idea di uscire con un tipo mi da la nausea. Non so,dovrò pensarci. jamieino per ora aspetterai. Gli rispondo con uno sterile 'ti farò sapere appena posso'. Non credo di essere stata troppo fredda,no? Non so mai come parlare,uff.
Vabè,bando alle ciance,dopo una lunga chiacchierata ed una sana partita a pallavolo in giardino ,accompagno i ragazzi alla porta e li seguo con lo sguardo sull'uscio fino a che non lasciano l'isolato,girandosi l'attimo prima per mandarmi un bacio.
Alle 18:00 siamo a casa di Pattie e Jeremy,inutile dire che Maya appena mi ha vista mi ha salutata 'alla sua maniera',mentre invece i suoi genitori sempre gentili mi hanno baciato guance. Noi saliamo sopra a posare le mie valigie nella nuova camera,mentre i grandi sono giù a farsi le solite raccomandazione e i soliti discorsi tra adulti. Maya non sta nella pelle,e si percepisce all'istante quanto sia contenta di avermi qui con lei. Rispondo rapidamente a dei messaggi su WhatsApp sul gruppo con tutte,mandando un messaggio vocale in cui io e lei scleriamo e diciamo cose con poco senso. Devo molto anche alle mie tre adorate amiche. Mi hanno sempre supportata,pur non facendolo mai notare.Non hanno mai osato lasciarmi da sola,nè tantomeno farmi star male. Hanno sempre voluto sapere ogni mio cambiamento interiore e stato d'animo,nonostante siano a conoscenza della mia riservatezza. Quindi renderle 'partecipi' delle mie giornate è solo che un piacere.
Dopo aver fatto le matte e dopo aver iniziato a familiarizzare con la camera,scendiamo di sotto. Due dei bimbi sono sul divano stremati,appena tornati da una festa scolastica. Uno dorme,l'altro sta per farlo compagnia. Sono così dolci,Dio.
Invece Thomas torna a giocare con le sue racchettine da tennis in silenzio,dopo avermi salutata. È un bambino riflessivo. E a parer mio molto intelligente. Se ne sta molto sulle sue,ma è di una bontà unica.
"Lo sai che dopo vado dal mio  amico del cuore e mangio anche da lui?" Mi dice entusiasmato, facendomi stringere  il cuore. "Wow!che bello! Posso venire anche io?!" Chiedo mettendo il muso . "Ahhaha..ma tu..tu sei grande. Non giochi come noi!" Afferma mettendo un dito in bocca e corrugando la fronte,come a non volermi dire di  no. "Mi sa che hai proprio ragione,Thommy." Dico accarezzandogli i capelli e sorridendogli.
(....)
"Mi raccomando...non voglio essere pallosa. Sai come comportarti. Per qualsiasi cosa chiamami,prenderei anche il primo volo." Dice con le lacrime agli occhi,accarezzando le mie guance rigate dal pianto.
Mi ero ripromessa di non fare così perché non era necessario,ma..come non detto. La stringo in un abbraccio fortissimo,dicendole di non fregnare. Nonostante io lo stia facendo allo stesso modo. Dopo di lei,saluto papà. "Piccola,mi fido di te lo sai. Ci mancherai."
"Anche voi..tanto." Rispondo con la voce rotta dal pianto. Chiudo gli occhi per qualche secondo. Ok,devo riprendermi. Non sono abituata a tanta manifestazione d'affetto.
"Ci sentiamo stasera,okay?" Mi dice mamma mentre papà mi guarda,gustandosi la mia immagine e accarezzandomi i capelli.
Dopo avergli dato un ultimo bacio e un ultimo cenno con la mano da lontano,chiudo la porta.
Ora si inizia davvero.
È stato difficile lasciarli andare ed accettarlo,però ora devo darmi da fare e mettermi in gioco. Ora devo vedermela da sola. Il che mi fa da un lato paura e dall'altro mi rende emozionata al massimo.
Pattie vedendomi sopra pensiero,mi incita a risvegliarmi dallo stato di trans e mi abbraccia. "Ti amano tanto,non starci male...anzi,goditi la tua prima vera libertà!" Dice ridendo e facendomi ridere a sua volta. Beh,è vero. È anche ora di vivere un po' a modo mio. Non che non l'abbia mai fatto,anzi. Però ora è tutto diverso. E sarà sicuramente bellissimo.
Fuori inizia a far buio,l'aria è calda e si sente il rumore calmo delle poche auto che passano nei dintorni e delle persone che parlottano.
"Maya dov'è ?" Chiedo a Jeremy.
"guarda,mi trovi impreparato" dice girandosi verso di me ridendo,come a voler vedere se anche io lo sto facendo.
"Credo stia in camera sua..va a vedere. Sai che qui è casa tua,no?" Domanda ironico. Annuisco  sorridendo e mi dirigo al lato superiore.
Devo dire che questa casa è davvero magnifica. Non è la classica villa di lusso non personalizzata,è diversa.
Mi sento davvero a mio agio,non lo avrei mai detto.
"Mayyyyy" dico  ad alta voce,sperando in una risposta.
Ed arriva. Dal bagno. Borbotta qualcosa di incomprensibile,segno del fatto che si sta lavando i denti.
"Ehm..dovrei cambiarmi..in camera tua ci sono i tuoi fratelli a giocare"
Aspetto un po' di secondi prima di ricevere una risposta. Intanto sento il campanello di sotto. Chi sarà ora ?
Poco impronta,non posso saperlo. Non sono a casa mia,che genia incompresa che sono.
"Vai nella camera a fianco. Decidi tu quale" urla.
Bene. Quale camera?!. Ora ammetto che è un po' imbarazzante.
Prendo i miei vestiti ben curati poggiati  sul letto della mia stanza,notando con piacere che i bimbi pur giocando rumorosamente e correndo di qua e di la,non li hanno nemmeno stropicciati di poco. Li saluto con un grande sorriso e  dopo aver scambiato qualche parolina,esco e vado in una camera. Non so minimamente di chi sia,ma entro. Premo un pulsante a caso,sono fortunata. È quello della luce. Noto subito un letto con delle coperte blu scuro. Le pareti dello stesso coloro ed il parquet bellissimo e curato. Una scrivania,dei mobili e tante cose su delle mensole. Bho,vabbè ,non mi interessa.
Mi spoglio il più veloce possibile.
Tolgo i pantaloni scomodissimi che avevo,restando in mutande. Faccio lo stesso con la maglia super aderente che quasi non mi faceva respirare. Controllo solo ora che la finestra sia chiusa. E si,lo è. Fortunatamente.
Che sbadata che sono.
Slaccio così il reggiseno,liberandomi del tutto.
Poi in un battibaleno succede. La porta viene aperta. Mi giro di scatto coprendomi i seni,nonostante stia di profilo rispetto alla porta,e non di faccia. Un ragazzo in pantaloncini mi scruta dai piedi alla testa lentamente. Quando arriva ai seni fa un ghigno di approvazione silenzioso.
E forse,nonostante mi vergogni del mio corpo,avrei preferito che si fermasse li. Perché quando alza la testa per guardarmi in faccia,il vuoto che provavo prima si trasforma in un mini infarto. Il cuore mi batte a tremila è la gola è secca. Oh Dio mio. No. No. No. Questo è un sogno,non può essere. Nonostante sia mezza nuda,ora è l'ultimo dei miei pensieri. Anche lui,dopo avermi fissata,cambia espressione. Inizialmente sembra socchiudere gli occhi,come a pensare. Dopo serra le labbra e ritorna normale.
Avrà  avuto l'illuminazione? Si sarà ricordato,il coglione ?
L'unica cosa che riesco a pronunciare è "Tu". Forse più per convincere me stessa.
Justin. Non è possibile. Non è fottutamente possibile.
È lui. È il mio Justin.
Dopo la parte iniziale,ha la meglio il mio cuore.
I suoi occhi,cazzo. Gli stessi che mi hanno fatto impazzire. Sono identici. È bello,così come due anni fa. Si,è proprio lui. Colui che ha saputo rendere la mia vita un inferno,che ha saputo illudermi e cambiarmi. Che ha saputo farmi innamorare come mai più ho fatto.
"Cosa ci fai qui?!" Quasi urlo,inarcando un sopracciglio.
"Ci vivo. È casa mia. E questa è la mia camera" dice quasi sorridendo,come a volermi far realizzare.
Non è scontroso,parla gentilmente e mi guarda negli occhi.  Avrà capito quanto ha sbagliato?
Ecco ecco ecco,ecco che la parte che più odio di me prende il sopravvento.
Quella che si fa tremila domande e complessi. Parte che ho grazie a lui.
Ma al diavolo ogni supposizione,che se ne vada a fanculo dove è stato fino ad ora.
"Tolgo il disturbo" dico fredda,prendendo le mie cose e dandogli involontariamente una spallata mente esco. Praticamente sto coprendo il seno con un jeans e sotto sono ancora in mutante. Nonostante sia in difficoltà perché sento il suo sguardo addosso,svolto nell'altra camera e mi vesto subito,evitando qualche altro inconveniente.
Mi butto poi sul letto.
Il cuore mi batte ancora a tremila.
Tutto questo è surreale.

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