<<Sei dannatamente bellissima!>> dice Jamie scandendo ogni singola parola,come a voler dare maggior importanza alla frase.
Sorrido e lo ringrazio,arrossendo per i suoi occhi puntati su di me costantemente.
Meglio non parlare di quelli di Justin poi,quando ho sceso le scale di casa.Forse avrò esagerato ad indossare un abito a tubino bianco?
in fin dei conti non ha alcuna scollatura esagerata,non mi sembra di risultare volgare.
Dopo alcune chiacchiere,ci mettiamo in macchina e raggiungiamo il ristorante accompagnati dai green day,Ed sheeran ed i Coldplay di sottofondo. Una playlist esplosiva.
Amo i gusti musicali di Jamie,sono molto raffinati.All' incirca venti minuti dopo raggiungiamo il 'Royal country bistrot'.
Un locale che definirei un mix tra elegante ed antico,esotico e chic.
Combinazioni perfette, che si trovano all'interno di un grande cancello in cristallo,che lascia intravedere lo spazioso giardino.
Un hostess subito ci raggiunge e ci accompagna al nostro tavolo,portando con se i soprabiti.
Mi sento un tantinello in imbarazzo,ma il menù posizionato al centro del tavolo mi rassicura. Almeno sapremo già cosa mangiare,io non avevo idea di cosa prendere.
<<se non gradisci qualcosa possiamo cambiare>> sussurra Jamie,dandomi la mano.
Sorrido. <<non preoccuparti, va benissimo così.>> dico rassicurandolo.
Per me è anche troppo.
Do un'occhiata."Shrimp and grits (gamberi e polenta)
Mission-style burrito (burrito con riso,formaggio e tante salse)
Stackef enchilada with green chile . (Pollo, tortillas di mais, formaggio e spezie impilati.)
Texas-style barbecue brisket (manzo affumicato)
Maple syrup (pancackes con sciroppo d'acero )
Wine:'Caraccioli Cellars 2007 Brut Rosé' (vino. Uno dei migliori esistenti in america. )
Or water. (Acqua)"
Dire che non ho mai assaggiato questa roba è dire troppo?beh,allora sono esagerata.
Spero sia davvero tutto buono.
Jamie è molto bello stasera,e la cosa mi procura una buona sensazione allo stomaco.
<<il nostro primo appuntamento..da fidanzati. >> afferma Jamie,fiero della cosa appena detta.
Anmuisco semplicemente,pensando a quanto sia strano il destino.{...}
Era poco prima che parlavo di destino. Già.
Ora ,a distanza di due ore,abbiamo quasi finito tutto,mancano solo i pancackes.
Sono in giardino,sono uscita con la scusa di prendere un po' d'aria.
In realtà è perché non riesco a togliermi la figura del ragazzo biondo che spazza continuamente il giardino.
Non che sia pazza,ma mi sembra di averlo già visto.
Mi seggo su di una seria bianca,addobbata da fiori e lo osservo di sottecchi.
Forse è solo l'effetto di essere fidanzata? Avrò mai le allucinazioni?
Tra me e me ragiono,facendo strada nella mia mente.
Ma la luce che manca,mi impedisce di vederlo bene in volto.
<<tesoro,rientriamo?>> Jamie da dietro mi fa sobbalzare,poggiandomi una mano sulla spalla.
Mi schiarisco la voce e lo seguo,voglio evitare di passare per una matta.
Ci scambiamo carezze tenere,mi da un bacio sul collo e tutto il mondo sembra annullarsi.
<<signori,ecco a voi il conto.>> ci dice un cameriere gentile,porgendoci un librettino nero.
<<ferma lì >> quasi urla Jamie,mentre io cerco di prendere il santissimo foglio.
<<non è educato che io non paghi la mia parte!>> rispondo imbronciata.
<<non è educato che una signorina dia dei soldi in questo contesto..lascia fare a me.>> controbatte sicuro di se e da vero cavaliere.
Scuoto la testa per la scena,provocando una sua risata.
<<Vado un secondo al bagno,ti dispiace?>> chiede mentre si alza.
<<di certo non posso venire con te>> scrollo le spalle.
Si passa il pollice e l'indice sul mento. <<non sarebbe poi tanto una cattiva idea.>> sussurra inarcando un sopracciglio.
<<Jamie!>> urlo distogliendolo da chissà quali pensieri.
<<scherzo,piccola..a tra poco.>> dice prima di avviarsi al bagno,girandosi dopo poco per farmi una smorfia,a cui io rispondo con una linguaccia.
Intanto resto ammirata da tutti questi uomini e donne in divisa che passano volteggiando tra la folla,disinvolti e sorridenti.
Qui c'è un'armonia pazzesca.
<<Jake!prendi il borsone!>> sento urlare da un uomo di mezza età, verso qualcuno in giardino.
<<Sisignore.>> la risposta arriva un secondo dopo,con voce flebile e servizievole.
Jake.
Jake.
Jake.
Ritorno con la mente alla sua immagine..... e si! Due anni fa!Jake..Lizzy,si cavolo!come ho fatto a non ricordare!
Mi alzo di scatto,senza pensarci due volte.
Mi avvicino cautamente,assicurandomi che il suo padrone non mi veda.
È di spalle e tiene una scopa tra le mani.
<<Possiamo..parlare un secondo?>> dico senza pensare,volendo solo togliermi questo dubbio.
Si gira immediatamente all'udire della mia voce e mi osserva di sottecchi.
Dopo avermi scrutata,mi da il permesso,ma aggiunge.
<<certo ma io sono il personale,le converrebbe chiedere al signor Marcus,il proprietario. O sua moglie,Lola.>> dice con un sorriso finto,scandendo quelle parole come se fossero una cantilena.
<<Niente affatto Jake, voglio parlare con te.>> rispondo convinta,guardando la sua nuca.
Si rigira verso di me a quelle parole.
<<ci conosciamo?>> chiede interessato e sorpreso al tempo stesso.
Sospiro.
Vado direttamente al sodo.
<<perché Lizzy scappò via?>> domando guardandolo dritto negli occhi.
A quel punto sbarra gli occhi, deglutendo.
Si guarda un attimo intorno dopodiché prende il mio braccio e mi tira verso di se.
<<shh! Potrebbero sentirci.>> dice continuando a guardare dentro,mentre mi tira sempre più indietro.
<<Non mi importa degli altri,voglio sapere.>> affermo.
<<mi ricordo di te.>> dice poggiando la scopa a terra. <<sei stata molto gentile quel giorno..ma ora,non so come posso esserti d'aiuto.>> ribatte con una scrollata di spalle,tornando a fare ciò che stava facendo.
<<Voglio solo che tu mi racconti il perché..tutto qui. Voglio sapere il motivo. O andrò a cercarla ovunque,sappilo. >> dico in tono minaccioso,aspettando una sua reazione.
<<perché ti interessa così tanto?>> chiede con nonchalance,senza nemmeno guardarmi.
Incrocio le braccia al petto.
<<forse perché giocava sempre con una mia parente..forse perché l'ho aiutata a scappare e chissà magari in quale guaio si è cacciata per colpa mia..e forse perché ho ritrovato te..ed ora voglio che tu me lo dica!>>
Sospira,posa l'arnese e si gratta freneticamente la nuca.
Poi,finalmente,mi guarda.
Il volto è più o meno lo stesso,tranne forse per qualche occhiaia data dalla stanchezza.
Stessa fisicità ma capelli più scuri.
<<lo faccio solo perché so chi sei. Altrimenti,sarei corso a denunciarti.>> ammette puntandomi un dito.
Annuisco semplicemente,impaziente di sapere una verità.
Deglutisce e si passa la lingua sul labbro.
È evidente che gli costa parlarne.
<<Lizzy ora sta bene,comunque. È sana e salva. È stato sicuramente difficile uscirne ma..insieme lo ha superato.>> dice abbassando la testa.
<<superato cosa?>> domando avvicinandomi.
Ritorna a sospirare,stavolta in modo più profondo.
<<vuoi proprio andare a fondo,eh?>> chiede ormai arreso.
Lo guardo soltanto,invogliandolo a continuare.
<<Ha passato un periodo nero. Ha...Lizzy ha...subito violenza da parte di un uomo..adulto e vaccinato. Padre di una sua amica. Pezzo di merda.>> confessa,facendo trapelare rabbia e delusione.
La mia bocca si apre in una 'O'.
Non ci posso credere.
<<Lei..era già in crisi. A casa i genitori erano sempre in confitto,in più lei si stava innamorando del suo miglior amico..poi accaddero queste cose. E lei voleva solo andar via da quel luogo,dove abitavano sia il suo miglior amico che il suo mostro. Voleva scappare da quegli incubi,soprattutto...>> tossisce,forse per l'emozione.
I miei occhi sono lucidi,ed il mio cuore quasi a pezzi.
<<chi era?>> chiedo secca.
Se potessi,giuro gli spaccherei la faccia.
Il quel momento i suoi occhi si fanno rossi dalla rabbia,e la sua mascella si indurisce.
><Uno stronzo che dopo la sua partenza non si è più fatto vedere in giro.Patrick Gomez.>>
Cosa hanno appena sentito le mie orecchie?
Le mie labbra si serrano d'istinto ed è come se qualcuno mi avesse appena bastonata.
Patrick Gomez.
Ed in un secondo tutti i tasselli del mio puzzle si ricompongono.
La loro partenza improvvisa.
Le domande senza risposta.
I <<non lo sappiamo.>> come risposta a tutte le volte in cui chiedevo della loro scomparsa.
La distanza tra i miei genitori e loro.
Mio zio è un mostro. E per colpa sua una ragazza è stata vittima di violenza ed ora si trova lontana da casa. In parte anche per colpa mia.
Mi sento male.
<<Hey..ci sei!?>> chiede Jake,schioccandomi due dita davanti agli occhi.
Ma la mia mente è sconnessa.
Poco dopo subentra un'altra voce.
<<amore ma dove eri finita!?>> ed una mano sulla mia spalla.
Patrick Gomez. Non è possibile...
Scoppio in lacrime.
In questo momento vorrei solo sparire. E vorrei sotterrarmi.
Mi sento sporca,macchiata.
Tutto questo è l'incubo più brutto della mia vita.

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Al di là degli occhi
Fanfiction"𝚃𝚘𝚛𝚗𝚎𝚛𝚊𝚒 𝚊𝚗𝚌𝚑𝚎 𝚝𝚞 𝚝𝚛𝚊 𝚐𝚕𝚒 𝚊𝚕𝚝𝚛𝚒 𝙴 𝚖𝚒 𝚜𝚎𝚗𝚝𝚒𝚛𝚘' 𝚒𝚖𝚙𝚊𝚣𝚣𝚒𝚛𝚎 𝚃𝚘𝚛𝚗𝚎𝚛𝚊𝚒 𝚎 𝚝𝚒 𝚊𝚟𝚛ò 𝚍𝚊𝚟𝚊𝚗𝚝𝚒 𝚂𝚙𝚎𝚛𝚘 𝚜𝚘𝚕𝚘 𝚍𝚒 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚟𝚎𝚗𝚒𝚛𝚎 𝙼𝚎𝚗𝚝𝚛𝚎 𝚝𝚘𝚛𝚗𝚒 𝚗𝚘𝚗 𝚟𝚘𝚕𝚝𝚊𝚛𝚝𝚒...