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Si...si..poi ti aggiorno..no,ora non mi sembra il caso. A domani,d'accordo?..niente Jamie,è tutto ok. Ora ti prego,devo andare. Ciao."
Tirò un gran sospiro di sollievo dopo aver messo giù.
E che palle.
Non mi va di essere scortese,ma già il momento non è dei migliori,poi chiamare alle otto del mattino per chiedermi come sto è alquanto irritante.
Oggi sia Pattie che Jeremy non andranno a lavoro,a quanto ho capito lavoreranno al pc.
Cercando di non far troppo chiasso per non svegliare Maya ,entro in camera per recuperare una maglia a caso.
Oggi non ne ho proprio voglia.
Ma devo.
Maya non andrà. Ieri sera era a pezzi,ed è stato bruttissimo.
I bimbi,hanno iniziato a capire qualcosa ed anche loro sono tristi.

Dopo aver lavato i denti ed essermi vestita scendo giù per recuperare la cartella ed inserire il libro di psicologia.
Pattie è intenta a girarsi i pollici,seduta su una sedia. Jeremy fa coalizione fissando un punto nel vuoto.
La cornacchia non c'è. E forse è meglio. Altrimenti potrei commettere un omicidio.
"Buongiorno." Dico quasi sottovoce,come a non voler disturbare.
Rispondono quasi all'unisono,sfoggiando dei grandi sorrisi. La recita non gli riesce. Li ammiro per questo.
Per la forza e la volontà con cui cercano di non farmi preoccupare,e di proteggermi come se fossi figlia loro.
Provano a non far trapelare nulla,ma il velo di tristezza nei loro occhi è più che evidente.
Non saprei se chiamarla tristezza, delusione o rabbia. E se penso che è tutta una grande menzogna finisco per sentirmi ancora più male.
"Si. Backing street,14th.. a cinque o sei isolati da qui. Ma ora non voglio saperne più nulla,Mark. Buona giornata."
Ascolto Jeremy al cellulare mentre finisco di mettere l'acqua in cartella. Posso facilmente intuire di chi stia parlando sia dal tono di voce,sia dal volto.
Non posso evitare di memorizzare quella strada. È come se il mio cervello lo avesse fatto d'istinto,senza pensarci.
Rassetto tutto in pochi minuti e vado via.
Non voglio stare un secondo di più in questa casa.
In un quarto d'ora arrivo,e a malincuore esco dal mio mondo di melodie leggere e rilassanti,che mi trasporta in un'altra galassia. Entro a scuola dopo aver riposto tutto nella tasca inferiore dello zaino.
-"Gomez,puntualità.-" mi dice con tono calmo e pacato la signorina Dreesby non appeno varco la soglia della porta. Mi fissa con aria seriafino a quando non raggiungo il mio posto.
Saluto molto velocemente Demi e prego affinché questa giornata passi nel più veloce dei modi.
(...)
-"Bella!per caso hai deciso di parlarmi o devo prenotare?-" mi dice Demi all'uscita della scuola,raggiungendomi.
Ha pienamente ragione,non ha alcun motivo le essere snobbata così,ma oggi non riesco a pensare a nessuno.
-"problemi? -" mi chiede incamminandosi insieme a me.
Sospiro.
È troppo impegnativo spiegare tutto. E farebbe tornare a galla troppe sensazioni che è meglio non provare.
-"Selena...Quel tipo di problema?-" mi dice marcando su 'quel' ed inclinando di più la resta verso di me. Nonostante non la stia guardando in faccia posso benissimamente percepire il suo sguardo indagatore e preoccupato al tempo stesso.
-"Demi dai,non ho voglia di parlare. Scusami.-" dico alzando il capo e guardandola negli occhi,cercando disperatamente di farmi capire.
Tace e fissa qualcosa in basso.
-"Come vuoi...se ti servo,sono qui. Tolgo il disturbo. -" dice prima di girare ed incamminarsi.
Tiro un breve urlo di disperazione.
Ah Dio,ci mancava solo lei.
Nel frattempo inizia a suonare il cellulare.
Nient'altro?
Mentre rispondo,afferro Demi per un polso e la trascino vicino a me.
-"Hey mamma!-" dico al cellulare,cercando di sembrare il più felice e tranquilla possibile.
Lei aspetta di fronte a me con le braccia incrociate e sguardo scrutatorio.
Dopo aver messo giù, tiro un ulteriore sospiro.
Che casino la mia vita.
-"Allora?-" dice tamburellando un piede per terra.
Dopo essermi guardata intorno, la trascino con me su una panchina li vicino.
-"Ho fatto un casino.-" sbotto tutto d'un fiato.
-E tu devi aiutarmi..-" dico molto più dolcemente.
Noto una ruga sulla sua fronte.
'"Mi stai preccupando. In quale razza di guaio ti sei cacciata,Sel?!-"
È dura dirlo. È dura realizzare.
-"Beh non so come tutto sia iniziato. So solo che la situazione mi è..completamente sfuggita di mano.-" inizio a dire,perdendomi nei miei mille pensieri.
"vabbeh,capirai che novità -" dice spontaneamente.
-"ah grazie per il sostegno.Riponi molta fiducia in me. -"
Ride come a volermi prendere in giro.
-"Comunque, dicevo...sapevi che non andava benissimo con Justin, no?..continuavamo a farci i dispettini ed io lo evitavo in ogni modo. Dopo un po' però mi sono scocciata ed ho iniziato ad aggredirlo. Lui,in tutta risposta,ha iniziato a dire che mi sono permessa di giudicarlo e tante altre cazz..-"
-"Beh,non ha tutti i torti.-" dice alzando le spalle,bloccandomi.

-" Demi?!?Ma che ora lo sostieni?!-"

-"nono,però...dai su,continua.-" risponde sbuffando.

-"e insomma niente,mi ha fatto arrabbiare. Ed io..io non so che mi sia preso,ma è capitata la cornacchia al momento giusto..-"
-"chi?!-" dice sbattendo gli occhi.
-"Taylor, la fidanzatina. -" rispondo alzando gli occhi,provando nuovamente l'istinto omicida.
-"ed ho inventato che..che lui aveva appena tentato di baciarmi portandoci spudoratamente.-" dico chiudendo gli occhi,come a non voler ricordare.
Mi sento le sue mani sulle spalle.
-"ma tu sei un genio del male, amica. Complimenti.-" mi dice seria.
-"No,Demi...non è finita qui.-" dico a malincuore.
Anche lei torna seria in un non niente, e sembra aver paura di ascoltare.
Fa decisamente bene.
-" l'ho fatto in buona fede,credimi. Io..Non volevo. Ma lei non l'ha presa a male. Fin troppo. Ha inscenato delle botte,ed ha finto vicino a Jeremy,dicendo che Justin l'aveva picchiata.-" dico a bassa voce.
Lei resta a bocca aperta.
-"lui..lui...lo ha cacciato." Dico per poi crollare e scoppiare in un pianto liberatorio.
-"io non volevo te lo giuro...non era quello che volevo accadesse. È stato bruttissimo,mi sento un mostro..-"

Lei mi accarezza delicamente la schiena,mentre io soffoco il mio pianto nell'incavo della sua spalla.

Tutto questo è troppo per me.

-"Sel non volevi. Non lo hai fatto di proposito. È stata lei una vera troia. Non addossarti sempre tutte le colpe. Ma piuttosto...io a cosa servirei ora?-"
Domanda curiosa.
Tiro su col naso e cerco di darmi un contegno.
-"Ho bisogno che tu distragga la padrona della pensione. Io devo entrare e parlargli,non ce la faccio più. E devo farlo a breve. Alle cinque tornano i bambini e devo farli studiare . Ti prego,aiutami-" chiedo scongiurandola.
-"ma questa è una pazzia,te ne rendi conto?! -" dice sbalordita.
-"si,ne sono perfettamente consapevole. E non me ne importa.-" dico guardandola negli occhi.

Ragazze scusate il ritardo,ma sono stata molto impegnata. Continuo a 10 stelline. Vi voglio partecipi😂😂. Kisses😘

Al di là degli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora