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Selena's pov

<<Dai,ti aiuto io..a momenti caschi!>> Ammette Demi trattenendo una risata.
Mi giro per guardarla male,e poi ritorno a trascinare la roba dalla dispensa.
<<posso farcela benissimo da sola!>> rispondo orgogliosa,mentre con una mano apro il mobile.
La sento sbuffare.
<<certo..così come sei riuscita da sola a convivere con quel coglione>> aggiunge con un tono fortemente ironico.
<<questa non era affatto divertente!>> urlo ancor di più,ascoltando subito dopo la sua risata in lontananza.
<<uno a zero per me,ciccia>> urla per poi far schioccare la lingua sul palato.
Sono sicura che abbia appena fatto un occhiolino.
Alzo gli occhi al cielo.
<<Ringraziando il cielo i miei hanno fatto una mega spesa e l'hanno conservata qui. Altrimenti non sapevo come fare ripartendo da zero.>> ammisi in difficoltà,mentre sollevavo l'ennesimo pacco di biscotti.
Sarah è andata via poco fa,aveva un appuntamento dal dentista.
Demi l'ha accompagnata e poi è ritornata qui.
Mi ha fatto uno strano effetto rientrare in casa mia dopo due settimane,una piacevole sensazione.
Più mi guardò intorno,più ammiro la pace e la tranquillità di queste mura e più mi rendo conto di aver fatto la scelta migliore.
Ripenso a quando sono andata via. Sembra essere passato davvero poco tempo,ma in realtà io ero totalmente diversa. Se ripenso alla me sicura,forte e piena di buone intenzioni che è uscita da qui,mi viene una stretta al cuore.
Non sono più la stessa,per qualche stupida e banale ragione,e mi costa tanto ammetterlo.
<<Ieri Sophia e l'amichetto del tuo amore si sono finalmente messi le mani nelle mutande. Era ora!>>
Dice per poi emettere un sospiro di sollievo e tornare a sorseggiare la sua aranciata.
Sbarro gli occhi.
<<non c'è proprio niente per cui essere felici!spero che quel cretino non la faccia star male.>> dico sventolando una mano in aria.
Sorride di sbieco.
<<non scaricare la rabbia per il suo miglior amico su di lui>> dice alzandosi ed andando a prendere una manciata di patatine sul tavolo.
<<oggi non sei particolarmente d'aiuto,sai?>> confesso con finta voce calma.
Scrolla le spalle e risponde velocemente ad un messaggio.
Riprendo a spazzare a terra e tento di ignorare il suo atteggiamento,dopo aver alzato di poco un sopracciglio per la sua reazione.
<<devi schiarirti bene le idee,amica mia!>> dice dopo pochi secondi,con tono di chi la sa lunga,finisce poi sospirando e guardandomi di sottecchi.
Resto con il dito che stavo sollevando per spostarmi una ciocca di capelli dal volto a mezz'aria.
<<come,scusa!?>> domando stizzita,sedendomi su una sedia.
Scuote di poco la testa e la abbassa per prendere altre patatine dal suo piatto.
<<Non me la conti giusta...non credo tu sia innamorata di Jamie.>> dice serenamente.
Inevitabilmente mi si crea un vuoto all'interno.
<<Non ho mai detto di esserlo!>> affermo giocherellando con un tovagliolo,mettendomi sulla difensiva.<<sono i primi tempi,è normale che non..>> mi blocca prima che possa concludere.
Tossisce leggermente.
<<aspetta,aspetta.>> alza le mani in aria.
<<ho detto che non lo sei di Jamie,ma lo sei.>> conclude sorridendo furbamente.
Apro la bocca di poco,spontaneamente,meravigliandomi delle sue parole.
<<cosa vorresti insinuare!?>> urlo alzandomi di nuovo,tornando a rassettare qualcosa pur di non restare ferma lì.
<<Dai Sel,a me puoi dirlo.>> sussurra stavolta in modo serio.
Sospiro bruscamente.
<<non vedo cosa dovrei mai dirti,Demi.>> rispondo secca,riprendendo a pulire.
<<che non ti è mai passata!>> quasi urla,come a volersi liberare di un qualcosa intrappolato dentro.
Respira forte. <<ah!finalmente l'ho detto!>> aggiunge,stravaccandosi sulla sedia come quando ci si butta stremati sul letto dopo due ore di corsa.
<bella considerazione che hai di me! Ti sembro una scema che ricasca in certe cose?ma poi,che assurdità dici!>> sbraito.
Lei ride di gusto.
La trucido con lo sguardo.
<<Hai sempre paura di non seguire gli schemi che tu stessa ti sei imposta in quella testa che ti ritrovi. Ti ho detto mille volte di essere più sciolta,Sel. Da un po' più retta alle tue sensazioni!>>
dice fissandomi.
<<tu non eri quella che mi diceva di stargli lontano?
Cos'è!?hai bevuto per caso?>>
rispondo cercando di restar calma,non badando alle sue facce,tipiche di una che ti prende tutt'altro che sul serio.
Torno a spolverare il tavolo,in modo veloce. Forse un po' troppo.
D'un tratto sentiamo suonare al campanello.
<<Va ad aprire!>> dico con tono forse un po' troppo brusco.
<<Uffa!!>> brontola. <<ora devo alzarmi?>>
La guardo incredula.
<<Da quando sei qui non hai fatto altro che mangiare e star seduta,scherzi!?>>dico innervosita.
Rotea gli occhi e si alza lentamente.
La guardo strisciare i piedi sul parquet mentre raggiunge la porta. Scuoto la testa.
In silenzio,ascolto la conversazione con la persona che ha bussato alla porta.
In realtà,percepisco solo la sua voce,sempre troppo alta per passare inosservata.
<<si!certo..tranquillo,non disturbi..ma no,non preoccuparti..vieni vieni,seguimi!>>
Sarà sicuramente Charlie. O Jamie.
<<Sel,hai visite!>> la sento urlare dal corridoio,mentre i loro passo avanzano mano mano.
Alzo lo sguardo dalla padella,e mi irrigidisco di colpo.
Due occhi color caramello mi fissano.
Una chioma bionda,spettinata ma al punto giusto. Indossa una maglia nera,con un semplice logo sopra. Jeans blu strappati e vans dello stesso colore della maglia.
Justin mi guarda senza distogliere mai lo sguardo. Mi sento avvampare.
<<che ci fai qui?>> tuono fortemente,guadagnandomi uno sguardo contrariato di Demi.
Deglutisce e china il capo.
<<beh,io..vado di là!>> dice Demi svignandosela.
Che stronza.
Mi fa arrabbiare quando fa così.
Justin intanto infila le mani in tasca e cammina verso di me.
Porto le braccia al petto e non do penso alle gambe che mi stanno tremando.
<<io..volevo..soltanto,ecco vedi..>> farfuglia,toccandosi nervosamente il braccio.
Sospiro e tamburello le dita sul tavolo.
<<cosa,Justin!?Cosa?parla!>> dico stizzita.
Deglutisce e si lecca il labbro.
Già sento le mutandine bagnarsi.
No ma che diavolo dico,accidenti!
sono pazza completamente!
<<Volevo chiederti scusa per prima...ho esagerato davvero tanto,me ne rendo conto.>> dice col capo chinato.
Rido rumorosamente.
Che idiota.
<<No,tu non hai esagerato..tu hai proprio superato ogni limite! E no,non ti perdono. Ne ora né mai. Quindi prego,la porta sai dov'è.>>
dico impassibile.
Sospira.
<<perché ogni tanto non provi a ragionare con me,invece di accusarmi di ogni cosa?>> chiede quasi supplichevole.
Incrocio le braccia.
<<Oh,che poverino..dai,vai a casa a prendere il latte,magari ti passa.>> lo prendo in giro ed indietreggio.
Lui,di tutta risposta,continua ad avvicinarsi.
Mi guarda negli occhi. Ha la mascella contratta.
<<non credo tu abbia il diritto di dirmi certe cose.>> sussurra senza mai distogliere lo sguardo.
Stavolta poteva evitare.
Inchiodo la lingua in un molare e fisso il pavimento,cercando di controllarmi.
Accidenti a Demi che ha fatto entrare questo essere in casa mia.
<<è vero,io non posso dirti certe cose..>> dico facendo un passo in avanti. <<ma tu,caro Justin Bieber..>> dico puntandogli l'indice contro il petto. Il suo profumo inebria tutta la mia mente ma tento di ignorare la cosa.
<<ti sei permesso di dirmi ben altro. Cose molto più gravi e brutte. E dopo avermi fatto soffrire per mesi e mesi,ti sei ancora spinto ad offendermi. E questo,brutto stronzo,non lo dovevi proprio fare!Non mi farai mai più sentire una merda,sappilo!>> dico scandendo bene ogni parola.
A momenti svengo. Sento di star per crollare.
<<non era così che volevo farti sentire.>> risponde con un filo di voce.
Sorrido.
<<Oh! E vediamo,cosa volevi ottenere?forse che ti abbracciassi e ti ringraziassi!?>> chiedo ironica,alzando il tono di voce.
<<torna a casa,Selena.>> dice guardandomi disperato.
Apro la bocca,allibita dai suoi comportamenti.
Sbatto più volte gli occhi.
Questo è matto.
<<Nah..Ora c'è Lizzie con te.>> dico con finto tono dolce.
Scuote la testa.
<<abbiamo fatto sesso.>> dice tutto d'un fiato.
Non riesco più a reggere il suo sguardo nel mio,ma purtroppo devo.
A quelle parole,sento una fitta atroce nel petto.
<<e a me cosa importa?>> dico innervosita al massimo.
<<Ho pensato a te.>> continua con lo stesso tono.
Sento un brivido lungo tutta la schiena.
Mi sento confusa,vorrei urlare,scappare.
Sospiro forte.
<<Justin,mi stai confondendo..va,via ti prego.>> quasi lo supplico. Sento l'aria pesante e la testa che mi scoppia.
Mi fissa e sembra ragionare,posa lo sguardo nel vuoto e dopo lo riporta su di me.
<<sei solo un fottuto bipolare!>> dico frustrata,con uno scatto della mano.
<<È difficile anche per me,vuoi capirlo?io..io non so che fare..poi tu..perché cazzo hai paura di me?di parlarmi,di ascoltarmi?>> chiede innervosito.
La sua stupidità non finirà mai di stupirmi.
Prima che possa rispondere,mi blocca sventolando la mano.
<<si,lo so..non ripeterlo ancora.>> dice arreso. Sospira.
Annuisco riportando di nuovo le braccia al petto.
Qualche neurone forse gli funziona ancora.
<<Posso chiederti una cosa?>> dice cambiando totalmente tono.
Respiro forte e mi sistemo i capelli.
<<cosa?>> dico seccata.
<<Ami Jamie?>> chiede duro,guardandomi dritto negli occhi.
<<questi non sono interessi tuoi.>> rispondo fredda,guardando a terra.
Deglutisco. Sento il cuore in gola.
Percepisco il suo corpo più vicino al mio.
Due secondi dopo,mi solleva il mento con due dita.
Rabbrividisco al tocco.
<<dimmelo,ti prego. Ho bisogno di saperlo.>> chiede supplicandomi.
Quegli occhi sono qualcosa di stupendo.
<<non ti importa,basta. Lasciami in pace.>> dico frettolosamente quasi disperata.
Non si smuove di un millimetro.
<<e per me?cosa provi per me?>> dice con tono più intenso.
Sento un colpo allo stomaco,come se qualcuno mi avesse dato un pugno.
Poi percepisco un brivido forte,e decido di fronteggiarlo.
<<tu,invece?cosa provi per me,Bieber?>> domando guardandolo.
Sono a venti centimetri dal suo volto e la cosa non mi tranquillizza per niente.
Sembra essere rimasto sorpreso dalla domanda,tant'è che deglutisce e corruga la fronte per alcuni istanti.
<<non si risponde mai ad una domanda con un'altra domanda,Gomez.>> sussurra infilandosi una mano nella tasca.
Scrollo le spalle indifferente.
<<e comunque..>> dice puntando i suoi occhi sulle mie labbra.<<non lo so,te lo giuro. Vorrei tanto capirlo.>> dice continuando a fissarmi li e mi sento morire.
<<Sono confuso.>> ammette tornando finalmente a guardarmi negli occhi.
<<Ok,ma ora tornatene a casa con la tua confusione e lasciami in pace.>>dico fredda,tossendo.
<<sei un casino,sai?>> dice ignorando il mio ordine.
<<senti chi parla.>> replico alzando un sopracciglio.
Lo spingo sulle spalle e tento di farlo indietreggiare.
<<Justin,vai via da qui,ti supplico.>> dico esasperata.
Lui sembra finalmente ascoltarmi e ritornare sulla terra. Si schiarisce la gola e dopo essersi scusato più di una volta,sgattaiola via lasciandomi lì ancora intontita.

Al di là degli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora