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Justin's pov
<<Mi aspetti un secondo?!>> urlo mentre accelero il passo,lasciando alle mie spalle le facce sbalordire di Lizzy e Charlie.
Quell'idiota che non si fa mai i cazzi suoi.
Nonostante sia il fratello del mio miglior amico mi sta esageratamente sulle palle.
Dopo un minuto l'afferro,e ringrazio dio.
Ancora col fiatone,non riesco a parlare.
La guardo negli occhi e tutto intorno mi sembra essere sparito.
Perché cazzo mi succedono queste cose?

<<lasciami andare via,Justin.>> dice fredda con un filo di voce,mentre guarda le sue scarpe.
So che sarebbe scoppiata a piangere  se davanti a lei non ci fossi stato io.
Sospiro forte.
<<non è come sembra.>> dico,non sapendo come gestire la situazione.
Con lei è come se mi mancassero sempre le parole,come se non riuscissi mai a dire quello che il mio cervello pensa.
Le parole mi si bloccano in gola.
Lei dopo la mia mini frase sembra aver preso coraggio ed essere tornata quella di sempre.
Ecco,non reggo ne la Selena debole ne la Selena aggressiva.
La prima mi fa male,e la seconda ancora di più.
<<non potevi dire frase più banale.>> dice con tono schifato,mentre mi guarda con aria di sfida.
Ed ha ragione.
Ha perfettamente ragione.
<<cerca di capirmi..lei mi è saltata addosso. Ormai sono giorni che non la smette di starmi col fiato sul collo. Non la sopporto più!>> dico sperando che possa vedere la sincerità nei miei occhi.
Si acciglia e subito dopo fa una risata nervosa e finta.
<<Tanto che non la sopporti la porti in macchina con te..ma che strano.>> commenta ironica.
Non capisco perché le stia dando tutte queste spiegazioni.
Non capisco perché voglio così tanto che mi creda.
Non capisco proprio un cazzo.

<<Non posso costringerti. Sei tu che non vuoi mai credere a nulla.>> dico scrollando le spalle,alquanto arreso.
Lei fa per sorpassarmi,ma io d'istinto la fermo.
Nonostante sia contrariata,aspetta che io le motivi questo gesto.
<<noi due dobbiamo parlare di qualcosa.>>
dico calmo,nonostante nel mio stomaco stia accadendo di tutto.
Lei deglutisce e distoglie lo sguardo.

<<Non cambiare discorso. E poi no,a cosa servirebbe?negheresti tutto,o chissà cosa ti inventeresti!Con te non ne vale la pena..>>
dice scuotendo la testa.

Mi fa male sentirle dire certe cose. E mi fa male che mi faccia male.

Sto diventando logorroico,complessato e pazzo da quando questa ragazza è entrata nella mia vita e ne sono pienamente cosciente.

<<Potrà anche essere che con me non ne valga la pena,ma tu non cambierai mai. Sarai sempre la solita superficiale.>> dico ormai scocciato e deluso.
Stavolta vado via io per primo e la lascio lì.

E lascio che vinca l'orgoglio e l'incomprensione.

Come sempre.

(....)
Non ci è voluto poco per liberarsi di Lizzy,ma alla fine ci sono riuscito.
In questo periodo non capisco più nulla.
Ho perso ogni logica,sembra che mi sia andato il cervello in pappa.
Se penso a Selena mi si contorce lo stomaco e sento una sottile paura mista ad una forte eccitazione. E mi sembra di voler sempre accantonare il discorso bacio.
Perché il Justin di ieri sera era l'istinto,il Justin di sempre è la razionalità.
Scindere le due cose non è semplice,e forse sono così tanto abituato all'apatia che abbandonare la mia fidata ragione mi terrorizza a morte.
E in questo momento Selena rappresenta completamente la NON ragione.
Se penso a Lizzy invece,vedo la mia miglior amica..di una volta.
La stessa in tratti fisici,ma diversissima a livello caratteriale. Non la riconosco più. Pensare che ho fatto sesso con lei mi rende le cose ancor più difficile.
Per lei sono quasi un trombamico,ma per me quella sera è stata soltanto un impulso. Forse le stavo soltanto dimostrando il mio bene per lei,accantonato in me per anni ed anni senza mai uscir fuori. E il problema maggiore è farglielo capire.
Quando osservo i suoi lineamenti e le sue movenze mi prende una gioia al cuore per averla ritrovata,ma quando mi scontro con la Lizzy presuntuosa,egocentrica ed immatura quasi non la sopporto. Anzi,togliamo il quasi.
E questo non può far altro che farmi rabbia.
Anni passati a rimpiangerla,a cercarla e a star male..ed ora che è qui,quasi non vedo l'ora di liberarmene.
Direi che la mia vita è proprio...coerente ed ordinata.
Selena's pov
Quasi venti minuti che ripeto sottovoce "sono una stupida" mentre graffio il banco con la matita.
Una voce inconscia che si è impadronita di me non si decide a lasciarmi in pace.
La familiare sensazione di vuoto e smarrimento ritorna ad invadermi,forse più di quanto mi aspettassi.
<<Gomez,presti più attenzione alla lezione,non ho intenzione di ripeterglielo più.>> la voce pesante e severa del prof cattura la mia attenzione.
È il terzo rimprovero dell'ora,solo questo mi costringe a fingere di interessarmi alle teorie dei filosofi del 900 e cazzate varie.
Sto disprezzando lo studio,quasi non mi riconosco.

Passate le due insopportabili ore successive,finalmente respiro un po'.
Credo che siano giorni in cui mi sono staccata da tutti.
Continuo la mia farsa con le mie amiche,a Jamie dico varie scuse per non vederci e Charlie beh..lui forse è l'unico con cui sto passando più tempo.
Mi distrae e riesco a non pensare a Justin.
Lui sa che sto male ma parla di altro. Questa è la sua specialità.
Dopo quasi venti minuti di riflessione nel vuoto,sento la vibrazione del mio cellulare.
Finalmente "mamma" appare sul mio display.
Se non lo avesse fatto lei l'avrei chiamata io a breve,forse quando sarei stata più convinta.
Magari questo è proprio un segno del destino.
Dubito però,dato che a quanto pare questo famigerato "destino" non sta particolarmente dalla mia parte.
<Hey> rispondo dolcemente,sospirando.
Prima che possa aprire qualche discorso,la blocco.
<c'era una cosa di cui volevo parlarti.> dico d'un fiato e a nervi tesi.
La sento respirar forte.
<Ah!per l'amore del cielo figlia mia,finalmente! Dimmi cosa non va,ti prego..lo so che sei triste,che qualcosa non procede nel verso giusto. Sono stanca di stare in pensiero.>
Sorriso per quelle parole.
Ora capisco da chi ho ereditato l'ansia.
Tossisco più volte.
<Ehm mamma,in realtà..avrei preso una decisione. Spero che tu l'accetti,perché non vedo altre chance.>
Qualche secondo di silenzio,che sembra durare una vita.
<Ma che sei incinta?> bisbiglia con convinzione.
<mamma!> la uso sbarrando gli occhi.
<E cosa,cosa?!cosa è successo?>
Credo che l'ansia la stia divorando.
Non che con me sia diverso.
Prendo coraggio e basta,al diavolo i pensieri.
Le parlo a cuore aperto.

<Voglio trasferirmi lì. Voi potrete continuare il lavoro per più tempo,io prenderò l'autobus per la scuola. Ti prego,non dirmi di no. Mamma,ho bisogno di andar via da qui. Te lo assicuro,capiscimi.>
Deglutisco prima che una lacrima mi righi il viso.

Al di là degli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora