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*Questo capitolo contiene riferimenti a sfondo sessuale e scene dettagliate*

(....)

Justin's pov
È già la seconda traversa che sbaglio,inizio a spazientirmi. Ho avuto conferma da più persone riguardo la zona,e si,sono a sud.
Mi guardo intorno,sperando di intravedere qualcuno. Ma non c'è ombra di Selena. Dopo aver percorso altri 150 metri,mi fermo e provo a chiedere ad un uomo sulla cinquantina che passeggia con il suo cane. Accosto e mi affaccio.
<<Scusi..conosce per caso il signor Gomez?>>
Sembra rifletterci su qualche secondo,dopodiché ha come un'illuminazione.
<<Se non mi sbaglio,dopo la seconda traversa devi andare sempre dritto e ti troverai proprio di fronte il negozio dei Gómez. È rinominato in paese,se non lo incrocerai potrai chiedere anche più avanti. È tutto quello che so.>> fa spallucce e mi sorride dolcemente.
Lo ringrazio velocemente e proseguo seguendo le sue indicazioni. Fortunatamente ho trovato la persona giusta,perché proprio dopo dieci metri dalla seconda rotonda mi imbatto in questa struttura di medio grandezza,elegante e vintage al tempo stesso,con una grande scritta sopra,a caratteri cubitali,"GOMEZ ".
In realtà non è un grande aiuto,poiché è solo il negozio e non la casa. E se Jeremy dovesse vedermi credo che non ritornerò più a New York. Anzi forse si,ma in una bara.
Non faccio in tempo a girare per cercare nelle vicinanze la casa,che incrocio gli occhi della mamma di Selena  che esce da una delle tre porte. Resta spiazzata,io lo stesso. Cerco di girare e di far finta di nulla,ma sembra inutile. Ha accelerato il passo e cammina verso di me. Le sopracciglia a tratti corrucciate,come a verificare che mi abbia  davvero visto e che non ero un fantasma,e il capo che ogni tanto si gira indietro,forse per assicurarsi che Jeremy non la veda.
Accosta al finestrino,tenendo saldo in mano quello che credo sia un capo da sartoria da consegnare.
<<cosa ci fai qui?!>> sussurra con voce pesante,guardandosi sempre nervosamente intorno.
Io d'istinto apro la portiera per scendere,ma non faccio in tempo che la sua mano la blocca.
Strabuzza gli occhi.
<<ma che fai?Sei pazzo?Se mio marito ti vede,saranno guai! Non so nemmeno perché ti sto coprendo! Da brava madre dovrei avvertirlo e farti cacciare via da qui! Mi spieghi cosa vuoi!?>>
Le gote rosse e il viso teso,percepisco a pieno la sua tensione. È la stessa mia.
<<Per favore,dimmi dov'è Selena. Ti prego!>> le dico mentre sento sempre più il cuore in gola.
Lei riporta di nuovo l'attenzione dal negozio a me,guardandomi sbalordita.
<<Spero tu stia scherzando,ragazzino! Perché mai dovrei farti andare da mia figlia!?per farla soffrire ancor di piu!?>> quasi urla,attirando l'attenzione di alcuni passanti. Fa un respiro profondo e stringe i denti. Vorrei ribattere,ma lei mi precede.
<<Senti,Justin..io non voglio intromettermi in queste questioni. E mi dispiace che tu non capisca,perché sei un ragazzo intelligente. Mia figlia non è stata bene,ed ancora ora ha dei momenti in cui crolla.Ha lasciato tutti a New York,qui si sta rifacendo una nuova vita. Non rovinarle le cose,te ne prego. E non rovinare nemmeno il rapporto tra tuo padre e Jeremy. Le cose potrebbero mettersi davvero male se tuo padre scopre tutto questo..o peggio ancora,se lo scopre mio marito.>>
Stavolta è più calma e quasi supplichevole,ma le sue parole mi colpiscono ugualmente.
<<Te lo chiedo con il cuore in mano,davvero. Non voglio farle del male. Ho bisogno di parlarle,non mi darò pace. Se mi aiuterai non complicheremo le cose,voglio solo sapere lei dov'è. Girerei tutta Jersey City,perché ho bisogno di vederla. Ti prego aiutami,fallo per tua figlia..so che ti sembra un paradosso ma se saprà ciò che le devo dire,sono sicuro che starà molto meglio.>>
Sento in cuore a mille,e la gola secca.
Lei scuote soltanto il capo,e si gira.
Prima che possa allontanarsi,le afferro il polso.
<<No!Ti prego..ho già perso troppo tempo,dimmi dove posso trovarla. Non farò casini e non succederà nulla. Per favore,dammi retta.>> stavolta credo di averla davvero pregata,i miei occhi implorano le sue parole.
Non ho altre chance.
E mi sento davvero perso.
Fa un respiro profondo,è nel panico anche lei.
Dopodiché sfila dalla tasca dei jeans un bigliettino.
Prima di compiere qualsiasi azione,mi fissa seria.
<<Se vedrò una sola lacrima sul viso di mia figlia,puoi star sicuro che non la passerai liscia!>> dice prima di consegnarmi il bigliettino da visita del negozio.
Sopra c'è l'indirizzo di casa,credo sia quello l'aiuto.
Un sorriso a trentadue denti prende forma sul mio viso.
<<Io non ti ho mai visto,okay?ed ora sparisci dalla mia vista,dannato ragazzo!>> dice quasi imprecando al cielo.
<<grazie,grazie,grazie!>> urlo mentre sfreccio via,lasciando finalmente quella zona troppo "pericolosa".
Mi rendo conto in effetti che dopo solo cinque minuti raggiungo l'indirizzo.
Vedo tante case,allora mi affretto a parcheggiare e scendere. Il cuore va a mille e le gambe tremano,prima di chiudere l'auto prendo un goccio d'acqua dalla bottiglia prima ributtarla in macchina con non chalance.
Infilo le chiavi nella tasca dei jeans,dopodiché mi blocco di colpo. Selena è uscita da una porta,che presumo sia quella di casa sua. La seguo con lo sguardo,mentre sento qualcosa nello stomaco. Accosto dietro un albero,per evitare di farmi vedere. Ha qualcosa con se in mano. Ad un certo punto si accovaccia,poggia il contenuto in terra e dice qualcosa. Dopo pochi secondi,un tenero gatto corse verso di lei,gettando direttamente il capo in quella che deduco sia una ciotola di cibo. Lei sorride e lo accarezza,ed io credo di aver avuto un mini infarto.
Dopo si alza e rientra in casa,dando un'ultima occhiata alla bestiolina affamata.
Mi faccio coraggio ed allungo il passo fermandomi sull'uscio.
Trovo la forza di allungare il dito e suonare il campanello. Il mio stomaco è sottosopra e sto sudando freddo. Faccio dei profondi respiri,ma non mi calmo.
Mentre realizzo,mi trovo a guardare i suoi occhi marroni,che alla mia vista si dilatano di alcuni centimetri. Si copre il volto con le mani,indietreggiando di qualche passo.
Mi lecco il labbro inferiore e deglutisco,mormorando un ciao.
Lei fa lo stesso,chinando poi il capo.
<<che ci fai qui?>> sussurra con voce rotta dall'emozione o non so cosa. Vuole essere arrabbiata,ma evidentemente non ci riesce.
<<volevo parlarti. Avevo bisogno di parlarti.>>
Dico,correggendomi.
Mette le braccia conserte.
<<potevi mandarmi un messaggio,non dovevi sprecarti ad arrivare fino a qui.>>
È fredda e sulla difensiva,così mi complica tutto.
Quando fa così mi fa paura,mi sento piccolo,indifeso e impaurito. Ho tutto un filo logico in mente,ed ho bisogno che mi lasci parlare.
Respiro più forte. Dovrei parlare di quel Lucas,ma ora ho altre priorità.
<<Devo dirti delle cose,ed ho bisogno che tu non mi interrompa.>> dico guardandola negli occhi.
<<Oh,se vuoi anche un aperitivo prima di iniziare dimmelo. Magari metto dello scotch davanti la bocca affinché tu possa criticarmi o chissà quale altra cattiveria ti  sei preparato senza che io dica nulla.>>
Sospiro fortemente,ormai non tollero più la sua parte sarcastica e cattiva verso di me.
<<posso?>> ripeto con estrema pazienza.
Annuisce e si morde la guancia interiore.
<<Vieni,entra. >> dice un po' più dolcemente,e non so per quanto minuti ho atteso queste parole.
Mi porta sul divanetto,dove lei si siede in un angolino,forse per star più lontana da me.
È arrivato il momento,e mi sto cagando addosso.
Mi schiarisco la voce prima di guardarla.
Lei mi osserva,da un lato spaventata e dall'altra curiosa,mentre tamburella il piede a terra.
<<Sai che..non ti ho trattata molto bene tempo fa,giusto?>>
Lei annuisce in maniera scontata,come per dire "è palese".
<<Già..non sono stato giusto con te. Me ne rendo conto. Ma ero in un periodo un po' cosi,ero confuso,incazzato col mondo,forse a tratti bipolare e alquanto stronzo.>> dico tornando a guardarla.
<<Devo ammettere che sai descriverti benissimo. Ps,non credo sia cambiato molto.>> dice sottovoce,col suo solito tono sarcastico.
Le mando uno sguardo di rimprovero,trattenendo le risate per quanto è buffa e dolce.
<<Vai,scusa..non interrompo più.>> alza le mani al cielo.
Prendo fiato ancora una volta.
<<Poi non ci siamo più visti,come sai. Ognuno ha avuto la sua vita e le sue storie,fino a quel giorno. Quando ci siamo rincontrati mi ha fatto strano rivederti. Ho provato una cosa strana dentro,ma ho sempre pensato che fosse semplicemente la reazione di un ragazzo che vede una bella ragazza in casa sua..tutto qui. Ero fidanzato con Taylor,e cercavo di evitarti. Non so nemmeno io il perché,ma iniziavo a non sentirmi più sicuro e protetto con te nella mia casa. Poi abbiamo litigato,ci siamo scannati e detti parole brutte..tu forse per il risentimento ancora vivo in te,ed io magari perché ero semplicemente confuso e stressato mentalmente.>>
Vedo che mi segue senza dare alcun segno di noia,la cosa da un lato mi rende felice ma dall'altro mi mette davvero tanta ansia. Ma so che devo liberarmi e devo farlo,nonostante la paura e l'insicurezza. Giuro che è in ansia,lo percepisco.
Deglutisco e torno a concentrarmi.
<<Ad un certo punto poi,è subentrata Lizzy nella mia vita. È stato bellissimo rivederla dopo tanti anni,poi proprio grazie a te. All'inizio ero una Pasqua,poi man mano le cose sono un po' cambiate. Lei era ossessiva,pesante e forse per colpa della vita che ha fatto in quel tempo,era diventata piuttosto superficiale ed ochetta. Con lei..c'è stato qualcosa. Ma solo una volta,che credo mi abbia fatto capire molte cose. Forse più di quanto volessi,tant'è che da quel momento sono cambiato. Tu poi sei andata via,dopo che io ti ho baciata quella sera. Cazzo,Sel,è successo tutto così velocemente. Non ci ho capito niente più,credimi. I giorni passavano,ed io mi rendevo sempre più conto di non star bene. Tu orami odierai,lo so. Lo so che ti ho fatto male,tanto. Ma davvero in un modo assurdo e forse imperdonabile. Ma io ho capito che mi manchi. In quella casa potevo passarci sempre meno tempo,perché la tua assenza era incolmabile. E poi ho capito che senza le tue offese e le tue continue frecciatine non potrei stare.>>
Sento di aver già liberato un pezzo di me,mentre la voce mi trema. Lei inizia ad essere davvero in ansia,forse ancora più di me.
<<Justin non ti seguo.>> dice fredda,deglutendo,forse non credendo alle sue orecchie. Mi fermo un secondo,dopodiché la guardo negli occhi e mi avvicino.
<<Quando ti ho rivista ho provato qualcosa di incredibile. E quella sera quel bacio mi ha fatto provare qualcosa di immenso. Quando ho fatto sesso con Lizzy mi sono sentito male,pensavo a te e mi sentivo in colpa. Perché in realtà,per qualche inspiegabile motivo,volevo fare l'amore con te. Cosa posso farci?quando ti vedo mi esplode qualcosa dentro. Forse perché sento di volerti fare tutto quello che non ti ho dato per anni.  Gomez,tu mi hai fottuto il cervello,dal primo istante in cui ti ho rivista. E mi sono innamorato di te..credo di sì. Insomma,quello che provo non lo so..ma la cosa certa è che ho una voglia immensa di te,così tanto che non riesco a guardare più nessun altra,e se mi giro verso una tipa è solo perché ti somiglia.>> dico tutto d'un fiato naturalmente,sentendomi finalmente  libero.
I suoi occhi diventano lucidi,e credo che non riesca a proferire parole.
<<Approfitto di questo tuo raro ed unico momento di silenzio per dirti che sei bellissima,e che dovrei riepetertelo all'infinito per tutte le volte in cui non l'ho fatto. E che sei mi darai l'occasione,ti farò ricredere su tutto. Sel,se solo provi qualcosa per me,diamoci un'occasione. Ce la meritiamo.>>
Vedo un sorriso sulle sue labbra,che automaticamente compare anche sulle mie. E in un secondo si getta addosso a me,stringendomi forte.
La stringo a me,e quello che provo è la conferma di tutto ciò che le ho appena detto.
Poi le prendo un braccio e faccio in modo che si stacchi,così che ci troviamo l'uno di fronte all'altro e la bacio,non esito nemmeno un secondo.
Mi accarezza il viso,forse incredula. Anche io le accarezzo i capelli ed inalo il suo odore buonissimo. La guardo negli occhi per poi tornare a baciarla.
Credo di non aver provato mai cosa più bella.
Mi alzo con lei in braccio e lascio che allacci le gambe dietro la mia schiena.
Il mio corpo è tutto un fuoco.
Percorro i primi metri normalmente,dopodiché rallento,non sapendo dove andare.
<<la seconda a destra.>> sussurra ancora sulle mie labbra,facendo nascere sulle mie un sorriso perverso.
Riprendo a baciarla,seguendo le sue indicazioni.
Apro la porta con un piede e il profumo della sua camera mi inebria,mentre apro gli occhi per centrare il letto. La distendo lentamente,fermandomi a mezz'aria per baciarla ancora una volta.
Mi sfilo la maglietta e le scarpe in un secondo.
Leggo nei suoi occhi l'emozione,la stessa che è in me.
Sento il cuore a mille ma pieno di gioia.
Abbasso lentamente i suoi pantaloni,e alla vista delle sue mutandine il mio cervello va proprio in pappa.
Mi distendo su di lei per baciarle il collo. I suoi gemiti non tardano ad arrivare,mentre sbottono la camicetta molto velocemente. Il suo reggiseno rosa lascia ben poco all'immaginazione. Ma non voglio correre,così continuo ad assaporarla baciandole le clavicole ed il collo. Starei a fare l'amore con lei per ore,e non abbiamo ancora  iniziato.
Mi sento teso ed ho paura di sbagliare,nelle mie mani ho la cosa più preziosa di tutto.
<<Io sono..>> sussurra con il fiatone.
<<cosa?>> rispondo alzando la testa dal suo bellissimo collo.
<<non arrabbiarti ma io..non l'ho mai..beh,mai fatto.>> si morde il labbro e si vergogna.
Sorrido spontaneamente.
<<Arrabbiarmi?mi hai reso il ragazzo più felice del mondo.>>
La mia risposta sembra sorprenderla.
<<ma non vuoi ?>> domando impaurito.
<<sei idiota forte tu,eh. Non sono così bastarda da dirti di no ora,Bieber.>> risponde col suo solito sarcasmo.
<<E poi..è tutto ciò che ho sempre voluto.>>
Un brivido mi percorre la schiena,e mi avvicino per mordermi le labbra dopo questa frase.
Le slaccio il reggiseno,lasciando sotto i miei occhi il suo seno nudo. È dannatamente sexy,e mi sento davvero sul punto di esplodere.
Le bacio i capezzoli e tutto il seno,mentre con una mano cerco di liberarmi dei miei jeans.
Lo faccio in pochi secondi,e sfilo via le sue mutandine con forse troppa forza,tant'è che lei resta sorpresa e dalla vergogna chiude le gambe.
<<Non devi vergognarti di nulla,sei qualcosa di fantastico.>>
Mi chino ancora una volta per baciarla. Credo che le sue labbra siano diventate la mia nuova droga.
Sfilo i miei boxer,mentre passo due dita sulla sua parte,cercando di prepararla. Avverto una forte sensazione allo stomaco e li quando lo faccio,ma cerco di calmarmi. Ho davvero tanta voglia di lei.
<<Se ti faccio male avvisami,okay?>> le dico all'orecchio,mentre le sposto una ciocca dal viso.
Massaggio il mio membro prima di posizionarmi su di lei. I gomiti ai lati della sua testa e poggio le labbra sulla sua fronte per stamparle un bacio.
Lentamente mi infilo dentro di lei e sono in paradiso. Fa delle smorfie e dei gemiti,che mi inducono ad andarci piano.
Mi chino e riprendo a baciarle il collo,mentre lei loggia il suo braccio sulla mia spalla.
Le apro un po' di più le gambe,ed accellero la presa. Le mie mani passano dai suoi seni al suo volto,e bacio ogni angolo del suo viso,così come dei suoi seni.
Poi poggio la mia bocca sulla sua,cercando di alleggerirle il dolore. Devo farlo,se voglio che dopo non soffra più. Aumento le spinte,cercando di non farmi condizionare dal suo dolore. La bacio più intensamente,lei mi morde il labbro. Le accarezzo i capelli,e dopo altre spinte forti rallento di nuovo.
<<brutto stronzo,dopo faccio pulire te.>> dice ridendo lei stessa,mentre mi morde la spalla. Sorrido di rimando e gioco con i suoi seni,mentre le mi accarezza. Dopo altre spinte lente,torno ad andarci pesante,e stavolta la sua bocca si apre in una "O" e la sua testa è rivolta al cielo non più per il dolore,il che mi eccita ancora di più.
Mugolo sulla sua spalla,mentre le do morsi vari.
Le sue unghie si posano sulla mia schiena,provocandomi un dolore piacevole.
Dopo un paio di spinte forti arrivo al culmine,e mi svuoto dentro di lei. Stremato,poggio al mia testa sul suo petto che va su e giù.
La sua mano mi accarezza la testa. Posso sentire i battiti del suo cuore e il suo odore. E solo ora posso dire di aver fatto l'amore per la prima volta.

La calma però dura ancora per poco,dato che dopo cinque minuti di silenzio sentiamo le chiavi girare nella serratura e subito dopo un forte
<<Selena!sono a casa!>>

Al di là degli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora