Capitolo dieci.

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-Sam ?!- Sbotto guardando la ragazza che ha appena fatto irruzione nella stanza, con una lama benedetta in mano e tanti angeli alle sue spalle.

-Che c'è ? Hai invocato aiuto e...scusa per il ritardo, ma le richieste in Paradiso con questo bordello arrivano tardi.- Spiega tranquilla.

-E tu chi diamine sei ?! Guardie !- Sbotta poi Adramelech.

Gli agenti del demone irrompono e non fanno in tempo che gli Angeli li hanno già uccisi.
Sento poi attraverso le mura urla e combattimenti.

-Non uccidete lui, ci serve vivo.- Avverto gli angeli.

-Tranquilla, lo sappiamo. Incatenatelo.- Ordina poi la ragazza e i Guarrieri Angelici obbediscono immediatamente, prendendo colui che stava per abusare di me e conducendolo in un'altra stanza.

-Vieni che ti slego.- Afferma la mia amica, togliendomi le manette.

Mi massaggio i polsi doloranti e finalmente posso tirare un sospiro di sollievo. -Grazie. Ma come hai fatto a sentire le mie richieste d'aiuto ? A voi Angeli non possono arrivare le preghiere di un Demone.- Cerco di capire.

-Ti sei dimenticata che al nostro matrimonio abbiamo fatto un patto d'alleanza ? Ebbene, questo permette le trasmissioni di preghiera.- Sorride.

Ah, quanto mi è mancata Sam, la mia vecchia amica Dolores e ora consorte di Michael, anche lui in coma.

-Ma dov'eri sparita ? Sarò venuta innumerevoli volte in Paradiso ultimamente e tu non c'eri.-

-Con l'assenza di Michael io ho dovuto prendere il suo posto di Comandante nelle truppe angeliche, diciamo che sono stata pesantemente addestrata, anche se non potrei mai e poi mai essere al suo pari, ma almeno posso contribuire per un buon funzionamento e per l'ordine delle truppe. Tu invece come te la passi ?-

-Di merda. Guarda qui come sono conciata. Siamo arrivati qui con l'intento di radunare Demoni, e Las Vegas come ben sai è piena.
Cerco di reperire i miei vestiti e vengo di la, nel mentre per favore, torturate quel bastardo, fategli mettere un sacco di paura.- Dico in preda all'ira.

-Va bene, ti aspetto.- E la ragazza esce dalla stanza.

Mi vesto piano, non voglio avere fretta, voglio che capisca cosa ha fatto e quando gli dirò perché siamo venuti qui voglio vederlo fremere dal terrore.
Ma che si creda che una volta essermi impossessata delle sue legioni di Demoni lui la passi franca, certo, prima lo imprigionerò e lo farò torturare, poi appena ripristinerò il Diamante e così facendo anche l'equilibrio, Lucifero si sveglierà e poi ci penserà lui.

Esco fuori e sono di nuovo nell'ufficio di Adramelech, con l'unica differenza che adesso è incatenato con le sue stesse catene ad una sedia mentre mio fratello lo prende a cazzotti.

-...e questo è per aver messo le tue sporche mani su mia sorella.- Regala l'ultimo pugno, facendolo sputare sangue.

Che peccato, con le catene le ferite non si rimarginano subito, quindi lo vedrò con l'occhio nero e la faccia gonfia per un po'.

-Lucia stai bene ?- Accorre mio padre, ma sono troppo arrabbiata, alzo una mano per fargli capire che non è il momento e lui fa un passo indietro, in silenzio.

Adramelech è spaventato quanto idiota, quindi posso iniziare, ma non prima di essermi fatta dare una lama benedetta da una delle guardie.

-Dato che non mi hai fatto minimamente spiegare un bel niente, adesso alzerai bene le orecchie, ok ?- E lui annuisce velocemente.

Prendo la sua poltrona in pelle da dietro alla sua scrivania e mi siedo davanti a lui.

-Adesso, io esigo il passaggio del comando di tutti tuoi demoni soldato e non, va bene ? Essi verrano reclutati tutti all'inferno e sottoposti a vari allenamenti per renderli primi soldati della Milizia Inferica, va bene ?- Chiedo tranquillamente.

Infiltrata nei ricordi. (INM3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora