Capitolo quarantadue.

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A questo giro pubblico! Godetevi il capitolo, ci vediamo giovedì prossimo❤️
Ps: Infondo al capitolo una dedica importante, almeno per me💕

Appena entro nella stanza delle riunioni, noto che attorno al tavolo, dalla forma rotonda, vi sono i Consiglieri.
Belial, Apollion ed infine Belzebú.
Il cuore mi scoppia dal petto per l'agitazione, vorrei solo fuggire via ed evitarli tutti fino al ritorno di Lucifero, che saprà sicuramente come comportarsi: in una maniera assolutamente esagerata e spropositata.

-Buonasera.- Annuncio cortese, facendo battere le suole delle mie scarpe sino alla poltrona sulla quale mi siedo.
La cosa che non aiuta la mia agitazione è che sia Belzebú che mio padre non mi guardano, preferiscono fissare il basso, ignorando completamente la mia presenza.

Belial, al contrario, mi guarda col volto fiero, non so' esattamente perché, forse vuole donarmi sicurezza.

-Il Paradiso ci ha fatto dono di un oggetto inestimabile.- Nessuno parla.
Inizio ad innervosirmi. -L'Armatura di Michael.-

Mio padre si sta quasi per strozzare con la saliva, puntando lo sguardo verso di me. Belzebú spalanca di poco gli occhi, guardandomi scioccato.

-Eh?!- Belial è l'unico a parlare. -Ma... Chi la dovrebbe indossare? Lucifero? Non... Può!- Obbietta, riferendosi ai sigilli.

-A quanto pare io.- Increspo le labbra.

-Lucia ci affogheresti dentro.- Mio padre decide di rivolgermi la parola.

-È per questo che ne hanno forgiata una identica solo per me, col pentacolo inciso sopra. La battaglia ormai è imminente: giorni, forse poche settimane. Il Paradiso ha voluto dare un contributo.- Spiego, vedendoli tutti leggermente increduli.

-In quanto alla chiave?- Belzebú prende la parola, pentendosi subito dopo a quanto dimostra il suo viso. Riceve degli sguardi interrogativi dagli altri due Consiglieri.

Giusto... Loro non sanno niente!

Spiego il contatto che ho avuto con Lucifero a tutti, anche meglio a Belzebú, che sapeva solo questa piccola parte. Mi ascoltano attenti, quando poi finisco, spiegando anche che non mi ricordo l'ultima frase fatta nel preciso e che Emachiele ha detto che l'Altissimo sta facendo in modo di non darmi indizi esterni.

-Che situazione...- Sussurra Beli. -È possibile che noi sappiamo di cosa si tratti e che Dio non voglia farcelo ricordare?-

-Improbabile. Lucifero è sempre stato geloso nei riguardi della Corona, non mi stupirebbe se non l'avesse detto nemmeno a noi.- Mio padre guarda il Demone dagli occhi grigi.

-Sicuramente. Se mai ci fosse stata una possibile chiave per dare accesso alla Corona, non l'avrebbe detto neanche in una stanza blindata ed insonorizzata.- Belzebú pare pensieroso, con l'indice e il pollice che gli contornano il mento. -Tuttavia io la penso come gli Angeli, sicuramente si tratta di più oggetti.-

Il silenzio cala. La conversazione è ufficiosamente finita. -Molto bene, vi auguro a tutti una buona serata.- Mi alzo e mi dirigo verso l'uscita a grandi passi.

-Mi sto stufando!- Belial alza la voce, facendomi bloccare e girare verso di lui. Gli altri due Consiglieri lo guardano confusi.
-Siete due bambini, tutti e due. Mi vergogno profondamente di voi.- Indica i due seduti ai suoi rispettivi fianchi, che lo guardano come se oltraggiati.

-Non guardare me, è lui che ha avuto la geniale idea di pugnalare mia figlia!- Sbotta mio padre, indicando Belzebú.

-Non voglio toccare l'argomento.- La voce del Consigliere trasmette freddezza e orgoglio allo stato puro.

Infiltrata nei ricordi. (INM3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora