Capitolo ventotto.

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Devo ammettere che sono molto fiera di questo capitolo, e ciò non accade spesso. Finalmente le cose iniziano a prendere un'altra piega e... Beh, leggete la fine, ci sarà del piccante😌 (finalmente).


Dopo una lunga notte passata a riflettere sul da farsi, decido di convocare in riunione tutti i Consiglieri, compresi i miei, e le famiglie. In poche parole: solo coloro di cui mi fido. Anche se, per le cose che ho da dire, mi serve il capo della Milizia Infernale, quindi dovrò parlare anche a lui.
Ho ragionato su parecchie cose, mettendo tanti tasselli al loro posto e collegando alcuni avvenimenti, spero solo di non sbagliarmi.

Una volta riuniti tutti attorno alla tavola rotonda situata nella stanza che usiamo per queste riunioni importanti, mi alzo, schiarendomi la voce e prendendo la parola per prima.

-Vi ringrazio per la partecipazione, nonostante il poco preavviso, sopratutto a voi Comandante.- Faccio un segno con la testa nella sua direzione, lui ricambia. -Emachiele ultimamente mi ha dato dei segnali che mi portano a pensare che negli Inferi ci sarà una rivolta da qui a poco. Ebbene, codesti sono stati sgombrati settimane fa', proprio per evitare tali avversioni.
Sospetto che possa essere qualche traditore all'interno della Milizia. Quelli che abbiamo prelevato in giro per il mondo, infatti, penso che siano i meno affidabili, sia per un fattore di fedeltà e fiducia che possono riservare alla Corona, sia perché potrebbero essere in contatto con persone esterne. Comandante, ha potuto notare qualcosa di strano ultimamente?-

-Comportamenti strani ne vediamo a bizzeffe ogni giorno, mia signora. Qualche giorno fa' abbiamo avviato la procedura di interrogatorio che voi stessa ci avete autorizzato.-

-Si, ricordo di aver firmato.- Affermo, guardandolo come se per invitarlo a continuare.

-I soldati al momento sembrano puliti, ma non abbasseremo la guardia.- Conclude, facendomi storcere il naso.

Avrei preferito di gran lunga molte più informazioni.

-Se posso permettermi, mia Regina...- Afferma Thoth, uno dei miei consiglieri, un tipetto molto magro e dall'aria stanca, lui prima di questo incarico era, e lo è tutt'ora, il guardiano degli Archivi segreti degli Inferi. -Ho la vaga impressione, da qualche giorno, che le porte degli Inferi siano state varcate da personale esterno. Vede, quando Lucifero cadde la prima volta, si formò un varco proprio sul fiume Acheronte, che, se oltrepassato, fa' come accesso diretto agli Inferi.
Codesto è chiuso agli umani da secoli, gli Angeli non lo sorpassano perché perderebbero la facoltà del perdono, di fatto solo Apollion, Belzebú e Belial hanno avuto il diritto di sorpassarlo.
L'abbiamo tenuto segreto, ma ultimamente ho notato un certo movimento strano. Penso che eventuali traditori siano entrati da lì.-

Si, sapevo di questo fiume e de l'accesso diretto agli Inferi con quello, di fatto quando io uscii la prima volta dal Castello, con Lucifero, vidi per l'appunto il varco.
Michael mi aveva raccontato di quello, sono una delle poche a saperlo, leggende narrano che quelle siano le vere porte dell'Inferno, ma questa è una consapevolezza che hanno solo gli umani.

-C'è un modo per chiuderlo?- Domando rivolta ad ognuno di loro.

-Si.- Afferma il Comandante in modo frettoloso, non lasciando nemmeno il tempo ai Consiglieri di Lucifero di rispondere. -Me ne occuperò io.-

Tutti ci lanciamo degli sguardi interrogativi.

-Ah sì?- Afferma mia madre, guardandolo di sottecchi. -Penso che Apollion, Belzebú e Belial siano molto più qualificati, per non parlare di mia figlia e tua Regina.-

Infiltrata nei ricordi. (INM3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora