Capitolo ventitre.

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Un rumore ripetuto ed insistente mi sveglia, facendomi per un'attimo imprecare, concepisco poco dopo che a provocare questi suoni è una mano dall'altro capo della stanza che bussa con insistenza.

-Meglio che scappi prima che io ti... Lucifero ?!- Faccio infine, abbandonando la mia espressione adirata e sostituendola con una molto confusa.

Un Re dall'aria innocente è davanti alla porta, con un pacco in mano; immediatamente si volta però, guardandomi bene, arrossendo leggermente sul volto.

Ma che diamine gli prende ?!

Poso lo sguardo su di me e sono in canottiera e pantaloncini corti.

-Ehm...tutte bene ?- Domando guardandolo interrogativa.

-Si... Devo solo abituarmi a tutti questi abbigliamenti succinti.- Decide di degnarmi di uno sguardo ora, ma a fatica.

Oh mio Dio. Quando finirà tutto questo ?!

-Cos'hai li ?- Indico il pacchetto che ha tra le mani.

-Me l'ha dato Apollion, per te.- Me lo porge ed io lo prendo.

-Vieni, entra.- Invito mio marito ad entrare e lui quasi titubante mi segue, quasi come se fosse sotto pressione.

Maneggio con la scatola e sul retro trovo un biglietto.

L'assemblea, in assenza dei Demoni Maggiori e del Re Lucifero, sarà aperta agli occhi di Dio.
Data la forte forza inviamo alla Regina Lucia questo abito che, ornato di sigilli nascosti, non rendere difficoltosa la Sua Immensa presenza.

Lì per lì rimango abbastanza stranita.
L'Altissimo parteciperà all'assemblea, non so' veramente cosa aspettarmi.

Sapendo come si comporta in queste occasioni rimarrà in silenzio solo per ascoltare, nulla di che, è solo che si annoia molto.

-Cos'è ?- Domanda curioso Lucifero indicando il pacco.

-Un vestito per una riunione che dovrò affrontare oggi.- Dico mentre scarto il pacchetto.

Ne viene fuori un normalissimo abito bianco, un'abito che nasconde a dovere ciò che deve nascondere e non accentui le mie forme.

Lucifero appena lo vede e canalizza la sua aura si tocca la fronte, facendo una piccola smorfia di dolore.

Ecco una prova di quanto Lucifero possa essere potente.

L'abito è dotato di sigilli che... Sì, rendono la presenza di Dio molto più leggera, ma al contempo indebolisce gli esseri dotati di un'elevata potenza.

Lucifero è uno di questi.

-Tutto bene ?- Domando preoccupata, accarezzandogli una guancia, per poi vedere lui scattare all'indietro, allontanandosi da tale gesto.

La cosa ammetto che mi fa male, anche se non lo do' a vedere.

-Si, sto bene e... Scusami.-

Il fatto che si scusa molto di più.

-No... Tranquillo.- Faccio io ammortizzando un sorriso finto, piegando l'abito a dovere e rimettendolo a posto in un gesto del tutto nervoso, tanto per scaricare.

Mi fa male tutto questo, un male che riesco a contenere davvero a fatica, come vorrei svegliarmi e scoprire che questo è tutto un sogno, che, chissà, io sono una semplice umana che dopo aver visto una serie TV sul paranormale si è sognata tutto questo casino colossale, ritornando poi dopo alla mia vita normale.

Infiltrata nei ricordi. (INM3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora