Capitolo cinquantaquattro.

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Auguri di buon Natale❤️

Apro piano gli occhi. Davanti a me una grande luce mi soggioga, portandomi a sbattere ripetutamente le palpebre.
Sento la testa pesante ed una forte debolezza, al contempo però è come se realmente non fossi lì, in quella che riconosco come la Casa di Dio, come se quello non fosse il mio vero corpo.

Mi alzo, guardando la forte luce che mi è davanti. -È finita?- La mia voce suona strana... Non la riconosco appieno.

-Sì, figlia Mia, sei stata brava, anche se con un po' di aiuto.- Il Padre parla con la sua solita voce dura ma soave.

-Sono confusa.- Confesso, toccandomi la testa, ma quando le mie dita sfiorano essa non sento niente. -Ma che?-

-Mia cara Lucia... Il tuo corpo si trova agli Inferi, tu sei qui con la tua anima.- Faccio una faccia ancora più confusa. -Non sei morta... Sei qui perché per anni ci sono segreti che non Ho mai voluto svelarti, ed ora, finalmente, è giunto il momento.- Quelle parole mi colpiscono in pieno petto. Finalmente posso capire verità che mi sono state celate.

-Prima di iniziare... Quella... Ehm... Formula, che ho detto una volta che ho ucciso Demangelus, ha ripristinato la Terra, giusto?- Domando speranzosa.

-Sì e non solo. Belial e Apollion sono salvi. Le loro anime appartengono all'Inferno per Diritto, quindi appartengono a te. Con l'ausilio della Corona sei riuscita a farli tornare in vita.- Un peso dentro si è finalmente distaccato dal mio corpo, facendomi tirare un sospiro di sollievo.

-Lucifero? Michael? Demangelus aveva la memoria di Lu dentro di lui, così come la Grazia di Mich, come stanno loro?!-

-Il Tutto è tornato come prima. Quando il fascio di energia partito dalla Corona di Venere, passando dalla Sacra Spada che ha il compito di togliere i peccati dal mondo, ecco che hai fatto sì che il potere di Demangelus si annullasse, sciogliendo ogni congiura da lui provocata sui Tre Piani.- Vorrei piangere di gioia, ma non posso, l'assenza di corpo non me lo permette, ma in me sento una leggerezza ed una felicità mia provata prima. Un grande e sincero sorriso solca il mio volto, gli occhi si chiudono cercando di assaporare quella felicità, una felicità che non sentivo da mesi e mesi. -Grazie.- Aggiunge poi l'Altissimo. -Grazie per aver salvato i Miei preziosi figli.- Dice veramente grato.

Wow... Dio mi ha appena ringraziata. Tutto ciò ha dell'incredibile.

-Bene...- Mi schiarisco la voce, imbarazzata. -Iniziamo con le rivelazioni... Una che mi assilla da tutta la vita: Perché io? Perché salvarmi da neonata ma non darmi il perdono, facendomi passare una vita nella diversità e con l'aspetto uguale a Lucifero? Per non parlare che quando ho compiuto la Caduta avevo persino il suo stesso sangue Reale.-

Finalmente posso capire il perché di tutto ciò, dopo millecinquecento anni di vita e dopo quasi cinque anni dalla mia Caduta per Infiltrami agli Inferi.

-Il tuo Destino è sempre stato segnato Lucia. In te vidi forza, amore e tenacia. Scelsi te come colei che avrebbe stregato il cuore del Mio figlio Prediletto. Lucifero, in tutti questi milioni di anni, ha subito le più tragiche congiure, portate da Me Stesso, così ho pensato che ormai fosse giunto il momento che il suo cuore accogliesse una Lei, per la quale avrebbe provato sentimenti sepolti all'Alba dei Tempi. Questo compito però avrebbe comportato una personalità spiccata, data la maledizione che vigeva nel Mio Primo Figlio. Lui non può amare, essere amato e chi lo amerà sarà dannato: recitano le prime parole. Sulle scelte di Lucifero io non posso mettere lo zampino, ecco perché ti ho resa uguale a lui. Lui che è nato in Perfezione e condannato all'Odio non può legarsi a qualcuno che non condivida la sua stessa diversità. Lucifero, innamorato di se stesso, avrebbe però notato immediatamente qualcuna uguale a lui, soffermandosi un tantino di più e aprendosi ad essa.
Ecco Lucia la verità. Colui che in sé ha i Sette Peccati Capitali non avrebbe mai concesso a qualsiasi essere di avvicinarsi così tanto, non se questa lei fosse stata così simile al suo essere e al suo aspetto.

Sgrano di poco gli occhi, corrugando la fronte. -Quindi... Lucifero non si sarebbe mai innamorato di me se non fossi stata così simile a lui?- Domando delusa.

È come se lui... Si fosse innamorato di se stesso.

-Al contrario. L'aspetto è soggettivo, ma se l'animo è compatibile allora ecco che due Esseri possono condividere l'uno per l'altra un amore indissolubile. Nel caso di Mio figlio però, è complicato. Egli non ha mai e poi mai osservato a fondo tutte le donne con le quali è stato, ma tu hai catturato la sua attenzione non appena ha posato gli occhi su di te, curioso di tale particolarità, una particolarità di cui non avrebbe più fatto a meno e, passando del tempo assieme, ecco che i sentimenti sono entrati in gioco.- Spiega, mettendo bene in chiaro le cose.

Faccio un sospiro di sollievo. -Bene... Voi avete solo dato la spintarella giusta purché mi notasse. Devo realizzare la cosa.-
Dannazione, ora immagino l'Altissimo come l'amica stronza che in discoteca va a parlare col tipo che stai fissando da ore, dicendogli che c'è una sua amica che vorrebbe ballare con lui.
-Bene... Ora Ditemi perché diamine Avete fatto in modo che io ci mettessi così tanto a capire quale fosse la chiave per ottenere la Corona di Venere.-

-In quanto nuova Regina degli Inferi sei una nuova Portatrice di Equilibrio. Demangelus era forse l'unico Essere che andava completamente contro ad esso. Tu dovevi dimostrare di essere abbastanza forte e tenace per affrontare quella che era sicuramente la fine di Ogni Cosa. Forse ho esagerato e preteso troppo, perché rendevo invisibile la risposta, ma sono contento che Emachiele ti sia stato d'aiuto, al contempo ho potuto vedere quanto realmente vali per questo ruolo. Così gli Inferi ti rispetteranno in eterno e così anche i Demoni al di fuori della Corona.-

Fisso la luce con sguardo vuoto, realizzando solo adesso il perché di tanta sofferenza. -Oh... Padre... Ringraziate Voi Stesso che non ho la possibilità di vedervi nella Vostra forma corporea perché a quest'ora le mie mani sarebbero sul Vostro collo, nel vago intento di strangolavi.- Sbotto furiosa.

Mesi a soffrire solo perché Dio doveva accertarsi di quanto io valessi. Lo manderei al Diavolo se non fosse Suo figlio.

Una risata genuina parte dalla luce, rendendola più luminosa ad intermittenza, a tempo con le Sue risate.

-Abbiamo finito, Figlia mia. Ti auguro il meglio e sappi che Sono sempre lì, con te.- La Sua voce appare felice.

-Va bene, ma Mettete di nuovo il Vostro zampino nel mio matrimonio e non risponderò delle mie azioni.- Faccio un occhiolino, in un sorriso.

Ad un tratto sento un grande sonno invadermi, chiudo gli occhi, sentendo contemporaneamente la mia anima che si ricongiunge col mio corpo.

Sono di nuovo a casa.


ED È FINIT-
No, col cavolo che lo finisco così, ci sono ancora delle cosette che devo fare!
Capitolo corto, lo so, aspettavate sicuramente qualcos'altro che verrà nel prossimo capitolo!
Finalmente però mi sono tolta un peso che mi portavo da quattro anni che scrivo questa storia, dando finalmente un perché a dei misteri lasciati in sospeso.
Comunque sia, vi è piaciuto questo libro?
Siete ansiosi per i capitoli che verranno dopo?
Cosa vi aspettate?
Ma la vera domanda è: panettone o pandoro?

Fatemi sapere, piccoli boccioli di rosa ricoperti di cioccolato. Ditemi cosa vi aspettate o cosa vi piacerebbe vedere!
Un bacio❤️

Infiltrata nei ricordi. (INM3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora