Capitolo undici.

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-Non ce la farai mai, sono troppo forte.- Ridacchio.

-Tu dici ?-

-Dico eccome.- Faccio la mia mossa.

-Mhh...-

-Perplesso eh ? Ti ho messo alle strette.- Faccio fiera.

-Io direi di no. Scatto matto.- Sorride mio padre, facendo la sua ultima mossa.

Guardo gli scacchi allibita. -Impossibile, hai barato !- gli tiro qualche schiaffetto sulla spalla.

-Sei solo invidiosa figlia mia. E fai bene, non potrai mai battere il tuo millenario padre.- Apollion si dà delle arie.

È passato ormai qualche giorno da quello che è successo a Las Vegas e in questi giorni ho preferito prendermi qualche momento di pausa, in fondo posso permettermelo, con Astaroth, Thoth e Andras, i miei consiglieri, sommati poi a mia madre, mio fratello e tutta la dinastia a dei Consiglieri di Lucifero, compresi anche loro, l'Inferno è guidato abbastanza bene.

In quanto ai nuovi soldati tutto procede come si deve, anche Dubai e Mosca si sono uniti a noi, dobbiamo solo aspettare le risposte di Tokyo e Miami, ma al momento non ci lamentiamo.

Qualcuno bussa alla porta e Seraphin fa' il suo ingresso, arrossendo poco dopo. -Oh scusami Lucia, non pensavo tu fossi qui con tuo padre.-

-Tranquilla, l'ho battuta come si deve e ora devo andarmene, puoi far compagnia alla Regina.- Fa' lui cortese, alzandosi. Mi regala un bacio sulla fronte e ci saluta, uscendo fuori dalla stanza.

-Ma come crescono lì dentro ?- Ridacchio, guardando la pancia della mia amica che cresce sempre più.

-Son tremendi, già inizio a sentirli. Tu invece ? Come stai ?- Sorride, sedendosi dove prima vi era mio padre.

-Meglio di prima. Ultimamente le cose da fare sono diminuite, l'unico compito di massima importanza che ho è quello di ripristinare le fiamme del diamante, e devo dire che più passa il tempo e più mi ci sto abituando, se non fosse che mi sta anche gratificando.- Confesso sorridendole.

-Ma non mi dicesti una volta che ti indeboliva ?-

-Si mi indebolisce ancora, ma boh, sta diventando come se mi stessero facendo un massaggio dopo aver alzato una montagna.-

-Lucia non lo so, ho una brutta sensazione.- Fa però lei, turbata.

-Saranno i tuoi ormoni da demone incinta.- Faccio un leggero gesto con la mano, come se per scacciare via le parole che ha detto. -Comunque sia, parlando del diamante devo andare a ripristinarlo altrimenti anneghiamo tutti nelle fiamme, ci sentiamo.- le sorrido.

Ci alziamo entrambe, io con un sorriso e lei sbuffando.

-Sta' attenta.- Mi ammonisce.

Alzo gli occhi verso il cielo e la saluto.

Insomma, le ho detto solo che ultimamente mi gratifica, cosa potrà mai essere ? Meglio, almeno non soffro ogni volta.

Arrivata nella stanza inizio subito il processo. Metto le mani vicine al diamante e gli dono la mia energia, sempre di più, sempre di più.

Ma ecco che di nuovo la vista si appanna e in poco tempo vedo tutto nero.

-Non di nuovo...- Mi alzo da terra, massaggiandomi la testa.

Ma questa volta non mi trovo agli Inferi.

No, sono in un posto meraviglioso, pieno di verde, animali e ruscelli.
La vegetazione è da fare invidia a qualsiasi posto tropicale sulla terra, perché è colorata e piena di mille sfumature diverse.

Infiltrata nei ricordi. (INM3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora