Capitolo venticinque.

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Ci saranno degli errori ma ho perso una scommessa e le ragazze del gruppo vogliono il capitolo, ecco a voi💕

È quasi il momento, tra non molto Michael e Lucifero si incontreranno di nuovo.

L'Arcangelo, ormai in forma umana, è molto teso, non fa altro che agitare le mani intrecciandole tra di loro, impulsi del movimento dettati dall'ansia, tipico fattore umano, noi a differenza tendiamo a nasconderlo.

-Non me lo aspettavo così l'Inferno.- Fa' poi, forse per allentare l'emozione. -Millenni e millenni tentando di scovarlo, ma i sigilli e l'occhio di Dio ci ha sempre impedito il tutto, per questo.- si guarda attorno.

-Questo è il Castello, le fiamme sono ancora più giù.- Ridacchio, capendo.

-In realtà pensavo che Lucifero vivesse tra le anime dannate, beandosi dei loro boati di dolore con un bicchiere di sangue fresco in mano.- Confessa, ridendo.

-Penso che ne sarebbe capace...- Sospiro. -Beh, ne sarebbe stato.- mi correggo, incupendomi.

-No Lucia, per favore.- Si ferma, guardandomi coi suoi occhi dolci. -Sono sempre stato la tua roccia, ed ora tu sei la mia, passeremo tanto tempo insieme e non voglio vederti nemmeno per un secondo con quell'espressione lì.- Indica il mio viso ed io abbozzo ad un mezzo sorriso.

Arrivati davanti alla porta della stanza faccio un respiro profondo, noto che anche l'uomo mi segue in questo gesto.

Busso ed entro prima io, trovandolo seduto davanti al camino mentre guarda in modo molto interessato il fuoco.

-Ehi Lu, c'è Michael, può entrare ?- Sorrido benevola, vendendo il Re sorridere ed annuire.

Appena entra l'Arcangelo in un primo momento Lucifero lo guarda in modo molto interessato, cogliendo le fattezze e guardandolo come se fosse un qualcosa da scannerizzare.

-Fratello.- Gonfia il petto il Comandante, imponendosi in modo duro ma allo stesso tempo tranquillo.

Mio marito spalanca d'un tratto gli occhi, come se avesse visto chissà che cosa, si tocca la testa e quasi si chiude a riccio sulla sedia mugolando dal dolore.

-Tutto bene ?!- Sbotto immediatamente fiondandomi su di lui, preoccupata.
Non risponde, troppo occupato evidentemente di contenere il dolore che proviene dalla sua testa.

Tutto ciò è impossibile. Insomma... Anche se fosse un ricordo non dovrebbe fargli così male, che uno dei tanti sigilli che ha si stia rompendo ?!

-Per l'amor del Cielo, se lo avessi saputo non sarei mai venuto.- Confessa Michy, avvicinandosi anche lui all'essere, preoccupatissimo.

Questo dopo poco si calma, ha solo il respiro affannato e mantiene il capo chino.
Io e Michael siamo inginocchiati davanti a lui, posto sulla poltroncina, vedo perfettamente il suo petto alzarsi ed abbassarsi con insistenza, una vista celestiale se non fosse che è ancora molto scosso.

-Ehi... Tutto bene ?- Sussurro, posando una mano sul suo ginocchio, un gesto improvviso, che però viene respinto, spostando la gamba.

-Tu mi facesti cadere. Come hai potuto ?!- Sbotta, tirando uno spintone a Michael che, in forma umana, fa' un volo abbastanza brusco verso lo scrittoio, spaccandolo.

Eh ?!

Eh no, piccolo e dolce Lucifero, devi assolutamente tornare quello di prima, non ora dannazione, rischi di ammazzarlo !

-Fermati ! Sono cose passate. Parliamo di milioni e milioni di anni fa' quando ancora il pianeta Terra doveva essere creato, a malapena esistevano Adamo ed Eva !- Sbotto a vanvera, cercando di aggiustare la situazione.

Infiltrata nei ricordi. (INM3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora