Capitolo 5

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Lavoro per una delle più grandi catene che vendono caffè in tutto il mondo.Il miglior caffè esistente.E non solo,ma anche cappuccini e frappè dai mille gusti differenti e svariati."Starbucks".
"Un nome,una certezza!" dice il mio capo.Felix.
Ed eccolo lì già in divisa da lavoro perfettamente stirata e lavata,impeccabile come sempre anche lui con i suo capelli brizzolati,portati all'indietro.Ultimamente gli è presa la fissa della barba,e l'ha lasciata crescere.Dice che lo rende ancora più affascinanate,ed effettivamente è così.
Felix è un uomo di mezza età,come mio padre,che ha un fascino particolare.Un fascino tutto suo e le donne ci vanno matte.Per questo la maggior parte della nostra clientela è femminile;solo grazie a lui.A cominciare dalle ragazzine di 16 anni che cominciano ad avere gli ormoni in subbuglio fino ad arrivare a donne anche molto più mature di lui.
Peró devo essere sincera,avessi qualche anno in più,beh,anche io ci proverei spudoratamente.Ma gli uomini più grandi di me non mi fanno impazzire.Cioè preferisco quelli della mia età.Nonostante l'acne giovanile,gli apparecchi ai denti e il loro cervello piccolo come un chicco di riso.
Mi piace pensare che prima o poi sbocceranno anche loro e lo faranno in meglio.
"Tu devi seriamente prendere in considerazione di iscriverti a scuola guida e prendere la patente!" mi rimprovera Felix appena mi vede entrare.Guardo l'orologio al muro quasi sconvolta e un pò spaventata
"Ma sono sempre puntualissima!" ed effettivamente era così,mancavano dieci minuti alle otto prima che la caffetteria fosse aperta al pubblico.Per un momento ho seriamente pensato di essere in ritardo,di aver divagato troppo sulla calma che si era creata al semaforo,e il mio cuore salta un battito,facendo andare il sangue al cervello.È stata questa la sensazione che ho provato al suono di quelle parole.
"Tu sei sempre perfettamente in orario.Ma guardati sei tutta mèzza d'acqua e tremi.Starai morendo di freddo!" rimedia a quello che ha detto precedentemente.Scommetto si sarà accorto del mio malessere.
Mi guardo il vestito e le scarpe.Poi passo a guardare le mani.Sono completamente congelate hanno preso un colore violaceo.Ha ragione.Devo prendere in considerazione la patente.
Lo so,è strano che a ventitre anni una ragazza non abbia ancora preso la patente.Praticamente tutti i miei coetanei ce l'hanno e dicono di essere più "liberi",voglio crederli.E sì,avrei meno freddo in inverno.
"Ci penserò boss!" lo prendo in giro sfoggiando il migliore dei miei sorrisi.
Socchiude gli occhi come per guardarmi male
"Non prendermi in giro e vatti a cambiare prima che ti ammali.Ti preparo un bel caffè caldo!" dice infine.E con questo riesce a conquistare il mio cuore per sempre.
"Ti sposerei potessi!" lo prendo in giro nuovamente,e lui se la ride di gusto scuotendo la testa a destra e sinistra mentre si mette a lavoro con la macchinetta trita caffè e mi prepara la mia tazza preferita.
Che meraviglia.Un sorriso si fa strada tra le mie labbra.La giornata non poteva cominciare meglio di così.







Lui:Felix.Già lo conoscete...

Già lo conoscete

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