Siamo in macchina da soli cinque minuti e non resisto più.L'agitazione ha preso il sopravvento,il piede batte ritmicamente contro il tappetino anteriore della macchina,la musica alla radio copre il battito del mio cuore,se dovvessi abbassare la musica si sentirebbe un forte "tum tum".Per poco non si catapulta fuori dal mio petto.Papà è tranquillo,e guida beatamente guardando ignaro la strada,di tanto in tanto picchietta l'indice sul volante a ritmo di musica.Io non ne posso più,questa cosa mi sta uccidendo,eppure,infondo sto andando a fare una semplice iscrizione per la patente,che ci sarà mai da agitarsi?Non lo so,ma sono agitata.
Sono passata spesso da queste parti della città,ma non avevo mai dato importanza all'edificio.L'autoscuola fa angolo nel bel mezzo della strada,sotto un grande appartamento di mattoni rossi.Ci sono due enormi vetrate che lasciano un pò intravedere l'interno,e nel mezzo una porta anch'essa di vetro.Ammetto che c'è un grande via vai dentro.Gente che entra e gente che esce.Papà parcheggia la macchina dall'altra parte della strada.
Sono ancora più nervosa di prima,una sensazione di calore mi parte dallo stomaco fino ad arrivare alle orecchie,e sento le mie guance accaldarsi.Papà scende,e io lo seguo tremando.Attraversiamo la strada di corsa facendo attenzione alle altre macchine.Ci sono cinque scalini che ci dividono dalla porta,e gli percorro con molta cautela.Vorrei evitare di fare figuracce anche qui.Davanti a tutta questa gente oltretutto.La porta si apre con un "click",e tutte le persone al loro interno si voltano a guardarci.E un'istante dopo fanno finta che non esistiamo più.Mi sento più sollevata e comincio a sbirciare intorno senza sembrare pazza.È piccolo come ingresso,un pò angusto e qui c'è troppa gente.Quattro ragazze sono sedute sul divano in pelle color rosso acceso,tutte attaccate al telefono che spippolano,altre si guardano intorno come perse mentre si lisciano i capelli con le mani.Tutte ben vestite e ben curate,al contrario di me,che sembra abbia fatto a botte con qualcuno.Alla mia sinistra si trova un grosso tavolo di legno chiaro,la quale deduco sia la reception,aldilà di esso c'è un signore basso e minuto,dai capelli brizzolati e radi.Porta sul naso degli occhiali più grossi del suo viso,e quando alza la testa nella nostra direzione i suoi occhi sembrano oltrepassare le lenti,da quanto sono grandi.
"Buona sera Stefan!" lo saluta mio padre allungandosi verso di lui e porgendogli la mano.
"S-signor Smith,c-che p-p-piacere!" scatta subito in piede e stringe la mano a mio padre con un sorriso caloroso e sincero che ho visto fare poche volte.
"Senti stavo cercando Abe,lo trovo qui?" chiede gentilemente mio padre guardandosi intorno.
"S-sì!È c-con i-il m-medico!T-te l-lo c-chiamo." il signore dai buffi occhiali si allontana dalla scrivania e viene verso di noi zoppicando.Ammetto che quel pover'uomo mi fa un pò di tenerezza.
"Non preoccuparti,lo aspetto!" e si sposta nella mia direzione,mentre Stefan si ferma e ritorna indietro nella sua postazione ripiegando la testa su delle scartoffie.Continuo a guardarmi in giro incuriosità.Davanti a noi una porta bianca con scritto "Sala lezione" su un cartello giallo.In un angolino c'è una macchina del caffè che di tanto in tanto sento che fa rumore senza che nessuno la tocchi,inquietante.E vicina ad essa un'altra porta bianca con scritto "Medico".Non fo in tempo a curiosare di più che una voce roca attira la mia attenzione.
Appena ci vede si blocca con la faccia di chi ha visto un fantasma,e subito dopo un'enorme sorriso gli compare sul volto.Si avvia a passo svelto verso mio padre e lo abbraccia forte:"Johnathan,come stai?Da quanto tempo!".
I due uomini si abbracciano calorosamente per lunghi istanti,attirando l'attenzione di tutti e facendo comparire qualche ghigno sul volto degli altri presenti,questo abbraccio non finiva più.Sono dietro mio padre che sorrido imbarazzatissima della situazione e gli occhi color ghiaccio del signore si puntano su di me.
"E questa?Non dirmi che è la piccola Elizabeth?" si avvicina a me e mi porge la mano,gliela stringo e mostro il migliore dei miei sorrisi.
"Oddio quanto sei cresciuta!" dice infine.
È un uomo veramente molto alto e dal corpo esile.I capelli bianchi sono perfettamente pettinati e portati in ordine.Porta una camicia azzurrina e dei jeans beige,con scarpe tortora.Forse la moda non è il suo forte.
"Avevi bisogno di qualcosa John?" chiede mettendosi dietro alla reception.
"Sì,sono qui per Elizabeth,voleva iscriversi.Ho deciso di portarla qui perchè mi fido di te e so che è in buone mani." mio padre è molto deciso su quello che dice e gli si illuminano gli occhi,dice la verità.
"Ne sono felice John,tu non preoccuparti.Stefan ti prepara subito i documenti necessari,e gli compilate insieme.Io,scusatemi,ma vado a fare lezione!" dice stringendo nuovamente la mano a mio padre e a me.
"Alex?Che fine ha fatto?" chiede mio padre prima che l'uomo si allontani.
"Alex è fuori per delle guide,domani ha degli esami,fa gli straordinari!" scherza mentre si avvia verso la porta bianca della sala lezione aprendola.
"Salutamelo,tanto ci rivediamo!" fa un cenno nella sua direzione.
"Sicuramente.E che onore avere tua figlia qui!" mi fa l'occhiolino e richiama gli altri ragazzi dentro l'aula.
Mi stavano praticamente fissando tutti,e mi sono sentita importante ma allo stesso tempo mi sono vergognata con una ladra.L'ho mai detto che odio le troppe attenzioni?.
"E-ecco le p-pratiche.M-mi f-fate una f-firma p-per p-piacere?" Stefan ci mostra dei fogli e ci porge una penna,che ovviamente devo firmare io.
"G-grazie.S-sono d-duecento d-dollari p-per l-l'iscrizione!".
Vedo mio padre che sta per tirare fuori il portafoglio dalla tasca,ma arrivo prima di lui,porgo a Stefan i duecento dollari in contanti precisi.Già sapevo quanto costasse,mi ero un pò informata su internet,e mi ero fatta dire da Felix quanto fosse il prezzo qui.Ero preparata.
Mio padre non dice nulla,lo vedo sorridere e basta.
È fiero di me,glielo posso leggere in faccia.
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"Prohibited"
ChickLit"Dimmelo ancora che devo fermarmi.Perchè la voglia di sfidare il divieto,è il piú potente degli afrodisiaci..." #18 su romanzi rosa il 11/07/2017 ❤️ #16 su romanzi rosa il 19/07/2017 ❤️ #14 su romanzi rosa il 21/07/2017 ❤️ #12 su romanzi rosa il 26...