Ho i suoi occhi inchiodati nei miei,da secondi che sembrano eterni.Il respiro comincia a mancare nei polmoni e schiudo leggermente la bocca in cerca di più aria,i suoi occhi scendono sulle mie labbra e le sue pupille si dilatano fino a diventare due pozze scure che non trasmettono più nessun tipo di sentimento sembrano solo assopite in qualche pensiero a me estraneo,indescrivibile dal mio punto di vista,ma un pò inquietante e maledettamente attraente allo stesso tempo.
"A-alexander,M-margaret t-ti v-vuole a-al t-telefono...D-dice c-che è i-importante!" un frastuono proveniente dalle nostre spalle ci riporta alla realtà e i nostri occhi si guardano un'ultima volta prima di sobbalzare dallo spavento e allontanarsi.
"Stefan,ti ho detto di non disturbare!" dice furioso mentre le sue spalle si rilassano alla vista di Stefan,il quale ha il fiatone e il viso paonazzo sembra che per poco non svenga ma fa un lungo respiro e riprende la discussione scuotendo con forza la testa mentre tiene gli occhi chiusi:"È p-per l-le b-bambine!" dice tutto d'un fiato.
Le spalle di Alexander si irrigidiscono bruscamente mentre con uno scatto felino si avvia alla porta e in un batter d'occhio è fuori dalla stanza.
"Margaret!Che succede?Come stanno le bambine?"
Il suo tono di voce è alquanto alto e,spaventato.
"Che stai dicendo,respira!Con calma,per favore."
Momento di silenzio che sembra eterno.
"Margaret ma ti rendi conto di quello che dici?" sta quasi urlando.
"No... No.Troveremo qualcun'altro." cerca di rassicurare la donna dall'altro capo del telefono.
"Anche se non ci andiamo stasera non è un dramma,sarà un'altra sera e troveremo la baby-sitter!"
La sua voce ha cambiato tono e sembra che stia trattenendo qualcosa dentro di se,qualcosa di più forte di lui.
"Margaret,non hai risolto nulla licenziandola.Ora ci vorranno giorni,forse mesi,per trovarne una capace!Che ragionamenti fai?" Eccolo che inizia a sbraitare come un pazzo,sembra veramente furioso.
Completamente fuori di se.
Mi alzo dalla mia postazione e con molta cautela mi avvicino alla porta,stando molto attenta a non farmi vedere.
"Rimarrò a casa io con le bimbe,tu sei libera di andare!"
La sua voce è fredda e sembra stufo della situazione.
"No!A me importa,ma con così poco preavviso non puoi predetendere di trovare qualcun altro.È praticamente impossibile."
Mi affaccio alla porta e lui è lì,con i capelli scompigliati,con una mano sorregge il viso mentre con l'altra il cordless.Alza leggermente la testa e mi guarda con indifferenza e rabbia.Sembra che la causa di tutti i suoi guai sia io,abbassa nuovamente lo sguardo su alcuni fogli e si arrende alla donna che lo sta facendo dannare:"Ok,ok.Adesso basta,non è il momento...Pace,non m'importa!"
Si passa la mano tra i capelli e il suo sguardo da furioso e arrabbiato ormai è spento e vuoto,quasi stanco.
"Posso aiutarvi io..." mi intrometto nella conversazione e le mie parole suonavano più come domanda che come risposta.Alza immediatamente la testa su di me aggrottando la fronte e guardandomi come se avessi due teste.
"Margaret,ti richiamo tra un minuto!" il suo viso si rilassa mentre continua a fissarmi e sento una voce femminile proveniente dal telefono urlare,ma lui senza troppi indugi riattacca e resta in silenzio qualche secondo con gli occhi fissi su di me.
Un mezzo sorriso compare sulle sue labbra:"Quindi tu...Hai mille doti."
Sul suo viso appare una luce di speranza e lo vedo divertirsi,mi sta prendendo in giro,e continuo ancora una volta a meledirmi per la lingua lunga che ho.
"Se la diverte questa cosa,potete benissimo trovare un'altra persona.In bocca al lupo!" giro le spalle e faccio per andare nella sala computer quando una voce,la sua,mi ferma:"No.Intendevo dire,sai come fare?Con i bambini insomma." mi volto nella sua direzione e lo vedo che si passa nuovamente la mano tra i capelli cercando di aggiustarseli e a quella vista rimango senza parole.
"Allora?" mi risveglio dal mio coma e ora mi guarda come se mi fossero comparse altre teste.
"Sì,beh..Ci so fare,abbastanza." dico insicura,come se stessi mentendo.
"Perfetto!" prende una penna e un piccolo foglietto di carta dove comincia a scarabbocchiare qualcosa:"Questo è il mio indirizzo.Stasera alle nove e mezza,poi parleremo per la ricompensa." e quelle parole dette dalla sua bocca suonano tanto come qualcosa di poco innocente e peccaminoso.Mi porge il foglio ed è esce dalla porta d'ingresso,rimettendosi al telefono e passeggiando avanti e indietro sul marciapiede buio davanti scuola.La sua figura viene leggermente illuminata dalle luci che passano attraverso le enormi vetrate ma niente di più,riesco solo a notare il suo viso più rilassato e forse ho intravisto un sorriso.
Giro e rigiro il foglietto tra le mani,e adesso che ci ripenso,a mente lucida..."Potevo stare zitta?".
Roteo gli occhi al cielo sbuffando,e continuo a maledirmi ancora.Non è stata certo una buona idea.
Nonostante il suo modo arrogante e presuntuoso,vederlo lì seduto con la testa tra le mani e lo sguardo spento mi hanno fatto un certo effetto,mi hanno completamente ingannata.
La croce rossina che è in me ha avuto la meglio.
"Dannazione...."Ciao pelle pampine!❤️
Come state?Tutto bene?La scuola è ricominciata,com'è andato il primo giorno?Che ne pensate?
Io vi chiedo umilmente scusa per aver ritardato così tanto con la pubblicazione di questo capitolo,ma ci ho dovuto pensare e ripensare milioni di volte (e ancora non sono convinta del tutto) ma ho deciso di pubblicarlo ancora fino alla fine,apportando qualche modifica (qua e la) dell'ultimo momento....🎉
Festeggiamo🍾
Comunque,io spero che vi piaccia (e non odiatemi) fatemi sapere quello che ne pensate voi,critiche e consigli sono ben accetti sempre!
E voglio tante stelline😝
Kissss💋
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"Prohibited"
ChickLit"Dimmelo ancora che devo fermarmi.Perchè la voglia di sfidare il divieto,è il piú potente degli afrodisiaci..." #18 su romanzi rosa il 11/07/2017 ❤️ #16 su romanzi rosa il 19/07/2017 ❤️ #14 su romanzi rosa il 21/07/2017 ❤️ #12 su romanzi rosa il 26...