"Elizabeth" ... "Elizabeth" ...
Un dolce profumo pervade le mie narice mentre delicatamente apro le palpebre e mi ritrovo davanti due meravigliosi occhi azzurri che mi scrutano attentamente.Sobbalzo dallo spavento e mi guardo intorno cercando di capire dove sono;quando tutto mi diventa più chiaro.
Lui è lì,davanti a me,piegato sulle ginocchia che continua ad osservare ogni mio minimo movimento,il mio sguardo cala per un momento verso il basso dove vedo la sua mano posata sulla mia coscia,dei leggeri brividi percorrono tutta la parte da lui toccata salendo su per la schiena ed arrivando fino all'attaccatura dei capelli.Rimango immobile per qualche istante continuando a fissare la sua mano fino a quando un momento di panico si impossessa di me e mi alzo di scatto.
"Oddio,scusate...Mi sono addorm..." si alza velocemente in piedi anche lui arrivando alla mia altezza e coprendomi la bocca con una mano e con leggero cenno della testa mi indica un punto alla sua sinistra.Rimango immobile non capendo quel gesto,fin quando con l'altra mano mi fa segno di non parlare,solo in quel preciso istante,mi rendo conto che stavo quasi urlando e dimenticando le bambine che dormivano nei loro lettini proprio li a due passi da noi,avrei pouto svegliarle.Mi trascina fuori dalla stanza e richiude delicatamente la porta cercando di non fare rumore.Inchioda i suoi occhi nei miei e rimaniamo a fissarci per attimi che sembrano eterni.
"Puoi togliere la mano che non respiro..." riesco a parlare a malapena,la voce esce soffocata,ma lui continua a tenerla lì,vedo un ghigno comparirli sulla bocca e con molta lentezza allontana la mano.
"Mi garbano le tue labbra." dice in maniera sensuale fissandole senza distogliere lo sguardo.Ha gli occhi leggermente socchiusi e persi in chissà quale posto,a primo impatto sembra che abbia bevuto e non poco.
"Devo andare,si è fatto tardi!" Mi incammino verso l'uscita prendendo le mie cose e rivestendomi.
"Sta piovendo,ti accompagno io!" mi fermo per un'istante a guardarlo,ma non mi sembra tanto lucido per guidare e mi chiedo come abbia fatto ad arrivare fino a qui senza un graffio.
"Non mi sembra il caso,comunque,la ringrazio!".
Esco molto velocemente richiudendo la porta alle mie spalle e non voltandomi più indietro.
Arrivata all'esterno,mi maledico ancora una volta per questa sera,di non aver accettato un passaggio a casa.Fuori sta diluviando e mi farò sicuramente un bel bagno.
"Uffaaaaa!!!" Urlo dentro di me mentre sbuffo rumorosamente.Prendo un pò di coraggio,coprendo la testa con il cappuccio del giacchetto ed esco,avviandomi per strada a passo svelto.
"Devo tenermi un ombrello in borsa,maledizione!"
Penso,mentre guardo i miei stivali bagnarsi sempre di più e sentendo la fatica che comincia ad inpadronirsi di me per il ritmo accellerato,non essere andata a correre per molto tempo non mi ha aiutata certamente.
A quest'ora non c'è anima viva,sono tutti a letto al caldo,sotto le coperte e indubbiamente sono poche le persone mentalmente instabili ad uscire con questo tempo,tranne me.Ovviamente.
Il rumore della pioggia mi accompagna,con il suo ticchettio veloce e incessante.
Sento il rumore di una macchina dietro alle mie spalle e noto solo adesso le luci che illuminano la strada davanti a me.Sta andando molto piano,a passo d'uomo,al mio passo e l'ansia comincia ad impadronirsi di tutto il mio corpo.Mi volto velocemente dietro per vedere chi possa essere,ma non riconosco l'autovettura.
Una Range Rover completamente nera e i finestrini oscurati,è troppo buio per capire chi ci possa essere alla guida e ritorno a guardare la mia strada.Aumento maggiormente il passo,quasi correndo,ma la macchina continua a starmi dietro.
Ad un tratto accellera superandomi,e per un momento mi rassereno,pensando che era uno dei miei soliti film mentali e che nessuno mi avrebbe rapito o fatto del male,stile film polizieschi che si vedono alla televisione.
D'un tratto inchioda bruscamente e fa marcia indietro fermandosi vicino a me.
"Salga in macchina,signorina Smith." Mi volto verso quella voce maschile a me famigliare,ha abbassato leggermente il finestrino e solo adesso riconosco Alexander.Lo fulmino con lo sguardo e me ne vado diritta per la mia strada ignorandolo completamente e proseguendo per la mia meta,mi ha spaventata a morte e quest'uomo comincia ad irritarmi parecchio.Continua a starmi dietro fin quando non arriva proprio al mio fianco.
"Ti ammalerai così!" continua stando a passo d'uomo.Ma decido di non ascoltarlo e procedo diritto.Continua a stare a passo mio e sento i suoi occhi su di me.Altri brividi percorrono tutto il mio corpo,non capendo ancora cosa sia quella sensazione che provo tutte le volte che lui mi guarda,una sensazione bellissima e indescrivibile.
"SALI.IMMEDIATAMENTE.IN.MACCHINA!" urla all'improvviso,scandendo bene tutte le parole e facendomi sobbalzare dallo spavento.Mi fermo e mi guardo intorno,sperando che non ci sia nessuno nei paraggi che lo abbia sentito.Mi fermo e lo fulmino con gli occhi.Ma chi si crede di essere a urlarmi così e darmi ordini?!Ho i nervi a mille e se ne accorge anche lui.
"Per favore..." dice infine arrendendosi e addolcendo lo sguardo.Ruoto gli occhi al cielo e salgo in macchina.Solo adesso mi rendo conto di quanto freddo stavo patendo:"Sei tutta bagnata..." la sua voce si è ammorbidita e noto una leggera preoccupazione nel suo volto,allunga una mano verso il sedile posteriore e prende la sua giacca sistemandola sulle mie spalle e aiutandomi a coprirmi bene.Aumenta l'intesità dell'aria calda all'interno dell'abitacolo e si gira verso di me guardandomi con ancora un filo di rabbia negli occhi che in questo momento sembrano completamente neri,stringe forte la mascella,come per trattenere dentro qualcosa.Dovrei avvisarlo che così si romperà i denti prima o poi.
"Dove abiti?" la sua voce è molto seria e i suoi occhi mi penetrano fino a dentro,lasciandomi per lunghi istanti imbambolata su di lui.
"Saprà sicuramente anche questo!" dico arrogantemente e mi volto dall'altro lato guardando fuori dal finestrino e accomodandomi sul sedile.Sento i suoi occhi su di me per attimi che sembrano eterni,prima che rimetta in moto e parta.Le luci dei lampioni illuminano la strada buia e poco trafficata di questa piccola cittadina,Mountain Hole,mi perdo a guardare le case che passano velocemente sotto i miei occhi.
Le delicate vibrazioni della macchina unite alla melodiosa "River flows in you" di sottofondo che riecheggia in tutto l'abitacolo,mi cullano dolcemente fino a farmi perdere il completo controllo delle mie palpebre.
"Dovevo assicurarmi che le mie figlie fossero al sicuro!" la sua voce è tranquilla,ma percepisco un pò di preoccupazione.Mi volto verso di lui a guardarlo ed è maledettamente sexy anche alla penombra.I suoi delicati lineamenti mostrano un leggero nervosismo che riesco a percepire anche con così poca luce,i lampioni illuminano il suo corpo esile,leggermente accostato sulla sua sinistra,una visione celestiale.Una mano tiene stretto il volante,mostrando perfettamente il suo braccio muscoloso;l'altro braccio poggia sulla portiera,all'altezza del finestrino e la mano sulla bocca mentre con l'indice si accarezza le labbra,perso con gli occhi nel buio della strada e dei suoi pensieri.
"Perchè mi guardi?" dice con voce flebile senza staccare gli occhi dalla strada.
E solo adesso mi rendo conto che lo stavo praticamente mangiando con gli occhi,mancava la bavetta alla bocca e il quadro era completo.
"Nulla." dico a voce bassa,quasi impercettibile mentre abbasso lo sguardo sulle mie mani e ritorno a osservare il paesaggio che cambia velocemente sotto i miei occhi.
Un brivido percorre vigorosamente tutto il mio corpo non riuscendo a capire quale possa esserne la causa.
Mi volto con cautela nella sua direzione e i nostri occhi si inchiodano l'uni agli altri.
Un momento breve,intenso,finchè lui non socchiude per qualche secondo gli occhi storgendo la bocca,con un'espressione apparentemente disgustata,ritornando poi con lo sguardo nuovamente sulla strada.
"Faccio così schifo?" penso mentre mi volto con cautela a guardare la pioggia che picchietta sul finestrino della vettura,sentendomi un pò in imbarazzo e sperando di non fare veramente così schifo.
Pochi attimi e siamo nel vialetto di casa mia,qui mi sento al sicuro adesso e ringrazio il cielo che questa giornata sia finita.
"Graz..." non riesco nemmeno a finire la frase che lui è già sceso di macchina e si dirige verso la mia parte.Osservo ogni suo minimo movimento,la scioltezza che ha nel fare anche una cosa così semplice,quella camicia bianca maledettamente aderente che lascia tutto all'immaginazione,lo rende ancora più perfetto;si porta le mani in tasca con nonchalancè aprendo maggiormente le spalle e facendole sembrare più larghe.Viene dalla mia parte e inaspettatamente mi apre la portiera della macchina guardando ogni mio movimento senza distogliere un attimo lo sguardo e spero solo di non fare una delle mie gaf.Scendo con molta calma guardando bene dove metto i piedi e riprendendo la mia borsa con molta eleganza e sono molto orgogliosa di me in questo momento.
Mi accompagna fino alla porta senza proferire una parola.
"Allora,grazie." dico porgendoli un sincero sorriso,a differenza di lui che mi guarda quasi serio,se può essere il termire giusto.Sta cercando in tutti i modi di evitare il mio sguardo e guarda ovunque tranne che me.Ha un comportamento più strano del solito e continua a rimanere in silenzio fin quando dopo istanti imbarazzanti schiude leggermente la bocca ed esitando:"Posso riavere la mia giacca?" chiede guardandomi nuovamente negli occhi.
"Oh,certo sì,scusami..." sono un pò imbarazzata in questo momento,mi ero completamente scordata della giacca "Già pensi che potrei essere una serial killer,adesso penserai che sono una ladra di giacche." cerco di smorzare un pò la tensione e ci riesco,vedo comparire sul suo volto un mezzo sorriso,ma il suo sguardo e i suoi occhi erano socchiusi in piccole fessure scure.
"Le ho già detto che ha una bella lingua lunga signorina Smith?" continua a fissare la mia bocca senza staccarne lo sguardo per un istante,senza battere le ciglia.
"La sua giacca." gli porgo la giacca nera rendendomi conto solo adesso di quanto al caldo mi teneva e cerco di riportarlo nel mondo reale con un altro vano tentativo.Si avvicina di colpo e con un gesto inaspettato accorcia la distanza tra di noi e me lo ritrovo ad un palmo dal naso.Posso sentire il suo respiro sul mio viso e il suo profumo mischiato a quello dell'alcool inebria le mie narici.
Ecco un altro brivido che percorre tutto il mio corpo,sento l'aria mancare e schiudo leggermente la bocca cercandone sempre di più,il respiro diventa affannoso,sento un peso quasi piacevole allo stomaco che si propaga verso il basso ventre.Lui continua a starsene lì impalato davanti a me continuando a guardarmi le labbra e serrando sempre più forte la mascella.Ho le labbra secche e sento che pizzicano,facendomi male,ci passo leggermente la punta della lingua sopra per bagnarle un pò.
"Eh sì,è proprio una bella lingua..." non ho nemmeno il tempo di metabolizzare quello che ha appena detto che mi ritrovo contro la porta di casa e la sua bocca sulla mia,le sue mani che stringono il mio viso,le mia cominciano a tremare e la giacca cade a terra,per poco cado anche io,sento le gambe molli e adesso il brivido attraversare ancora più vigoroso il mio corpo concentrandosi maggiormente nel basso ventre,che si contorce sempre di più.Sento il suo sapore in bocca e le farfalle nel mio stomaco chiedono di essere liberate.Porto le mie mani sulle sue e con mossa rapida mi prende per i polsi portandoli sopra la mia testa e spingendo tutto il suo corpo sul mio,facendo maggiore forza sul bacino.
Il bacio diventa sempre più intenso,più passionale,più voglioso.La sua lingua accarezza la mia,concedendomi la possibilità di sentire il suo sapore ancora più intenso.Porta una mano dietro la mia schiena facendola scivolare dolcemente fino al fondo schiena e con un colpo brusco mi spinge ancora più forte verso di lui.
"Oh Elizabeth..."N'somma? Ve lo aspettavate? Forse sì,sono sgamante 🤣
Non vi rubo molto tempo con il mio "spazio autrice" ...
Spero solo che il capitolo vi sia piaciuto.Qualsiasi critica è ben accetta,scrivete nei commenti tutto quello che vi passa per la testa,ne sarei felice.
P.S:So che era questo quello che volevate birbantelle mie 😉
Kisssss💋
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"Prohibited"
ChickLit"Dimmelo ancora che devo fermarmi.Perchè la voglia di sfidare il divieto,è il piú potente degli afrodisiaci..." #18 su romanzi rosa il 11/07/2017 ❤️ #16 su romanzi rosa il 19/07/2017 ❤️ #14 su romanzi rosa il 21/07/2017 ❤️ #12 su romanzi rosa il 26...