Capitolo 14

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"Signorina!Sta bene?" mano a mano il mio udito si fa sempre più forte,le parole si fanno più chiare e intense,più reali.Apro piano piano gli occhi,e solo allora mi rendo conto ti quanto gli stavo stringendo.Mi fanno quasi male.
"È tutto apposto?Si è fatta male?" ecco di nuova la stessa voce.Questa volta apro completamente gli occhi e mi accorgo di essere in ginocchioni a terra con le mani davanti al viso,che mi tremano.Tremano in una maniera quasi spaventosa,come mi sento io al momento.Spaventata.Una mano mi aiuta a rialzarmi in piedi,una mano grande,e molto virile.Non fo in tempo di appoggiare bene i piedi per terra che questi mi cedono nuovamente.Vengo afferrata al volo dalle braccia e vengo tirata su di pesa con molta leggerezza.Sento sotto i glutei qualcosa di tiepido e resistente.Non riesco a capire dove sono e cosa mi sia successo,ho la testa che mi gira a mille e gli occhi mi si intrecciano.Due grandi mani tengono le mie in una presa molto salda,sono mani caldi e virili.
Il mio respiro è affannato,il petto mi va su e giù molto velocemente.Da che non sentivo più il mio cuore battere,sento di nuovo il martellio nel mio petto.Lo sento talmente tanto forte che mi sembra di averlo vicino alle orecchie.Sento che mi sta per scoppiare.Continuo a respirare affannosamente cercando di ristabilire il battito,fin quando non lo sento che rallenta.Anche il tremolio delle mani e delle gambe è diminuito.Riesco a guardarmi meglio intorno.Sono con la tuta da corsa,stavo correndo,la musica mi aveva caricata al massimo e al suo termine....Ora ricordo,la frenata che mi aveva distratto e le luci che mi venivano addosso.Sono viva.
Guardo le grandi mani che mi sorreggano,sono veramente grandi,le vene spuntano dal dorso,e una leggera peluria la ricopre.Ammetto che sono delle mani molto belle,e sexy,per quanto possano essere sexy le mani.Attraenti.Alzo piano piano la testa e due occhi chiari come il ghiaccio mi guardano sgranati,scrutandomi attentamente in ogni minimo dettaglio.Occhi grandi,indecifrabili,di un azzurro così chiaro che sembrano quasi irreali.I lineamenti del viso sono ben definiti,rendono il suo volto più duro e severo,ma la barba nera lo incornicia alla perfezione,ammorbidendolo.La bocca carnosa,con una perfetta forma a cuoricino,incurvata su un lato delinea una piccola rughetta sulla guancia.Il naso diritto e piccolo.Le sopracciglia sono un disegno perfetto e allo stesso tempo delicato che incorniciano gli occhi rendendogli più grandi.I capelli scuri sono pettinati all'indietro,tendono leggermente sulla sua destra,sono di una media lunghezza,riesco a vedere qualche ciocca dietro la testa.Ammetto che ha una fronte un pò spaziosa,ma nel complesso è un bel vedere.
Sorride leggermente continuando a guardarmi negli occhi:"Sta bene!Le sue pupille si sono dilatate." dice con nonchalanchè.
Non riesco a capire nemmeno io quello che mi prende,il sangue non mi arriva più bene al cervello e scatto in piedi strattonando le mie mani dalle sue.
"Ma lei è un pazzo psicopatico!" sto quasi urlando ma non ci do molto peso.
"Scusi?" sgrana ancora di più gli occhi e la sua bocca si inarca di più.
"Ma non vede che qui c'è un attraversamento pedonale?Poteva esserci un bambino al posto mio!" lo guardo male e gli indico la strada dove erano segnate le strisce bianche ormai più consumate che integre.
"L'ho vista sbucare all'improvviso,non me lo aspettavo!E lei perchè si è buttata in mezzo alla strada così?" alza leggermente il tono di voce anche lui e gesticola nervosamente con le mani.
"Ci sono delle strisce p-e-d-o-n-a-l-i!Per i pedoni come me,che corrono o camminano.Chi è in auto deve prestare maggiore attenzione!Menomale non era un bambino!" scandisco bene alcune parole in modo da farmi intendere bene.Ho i nervi a mille.E questo sconosciuto continua a deridermi.
"Beh,lei cos'è?" sta sorridendo sotto i baffi,lo vedo,mi sta prendendo in giro.
Questa è la goccia che fa traboccare il vaso,non ci vedo più dalla rabbia,sono completamente fuori di me.
"Ma se ne vada a quel paese!" alzo una mano nervosamente in una direzione a caso,indicando il vuoto,e quelle parole mi vengono fuori spontanee.Non è proprio da me un'atteggiamento del genere.Ma l'arroganza di quest'uomo mi ha fatto perdere il controllo e non ci ho più capito nulla.Risistemo le cuffie e alzo il volume al massimo ricominciando a correre più lentamente di prima.
Le mani tremano ancora e le gambe sono gelatinose,ma faccio finta di nulla,ho la sensazione che qualcuno mi stia fissando,e svolto l'angolo.
Così sono sicura che non mi vede nessuno.
Mi fermo sorreggendomi con una mano al muro e l'altra sul ginocchio.Respiro a malapena,il cuore batte,sento qualcosa nello stomaco opprimermi.Un groppo si è fermato in gola.
E gli occhi pungono.Fin quando non sento qualcosa di caldo rigarmi il viso.
Sto piangendo.

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