Capitolo 28

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La piccolina allunga la sua manina paffutella,nella direzione del padre,che lui stringe,e la accompagna vicino a me.Faccio come con Emma,e mi piego sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza mentre lei evita in tutti i modi il mio sguardo:"Ciao,io sono Elizabeth.Tu come ti chiami?" sfoggio il migliore dei miei sorrisi cercando di non sembrare imbalsamata e di non spaventarla e farla fuggire a gambe levate.Mi guarda timidamente con la coda degli occhi mentre si tiene un ditino tra le labbra,segno di conforto e protezione.
"Allora Alice,la smettiamo con questa buffonata?Sei grande ormai,togliti quel dito dalla bocca e presentati,non possiamo aspettare tutti te!" sputa velenosa la donna,alzo lo sguardo verso di lei e la vedo incrociare le braccia al petto e picchiettare il piede sul parquet scuro.
"Margaret smettila,vai a prepararti!Ci penso io qui."
Alexander interviene fulminando con gli occhi la donna e facendole cenno con il capo di andarsene.Ed ubbedisce subito,se ne va sbuffando e facendo tuonare i tacchi per tutta casa.
"Ti chiedo scusa..." sembra molto imbarazzato e chiude gli occhi sospirando bruscamente,mentre si abbassa anche lui all'altezza di Alice e me,forzando un sorriso verso la figlia e togliendoli delicatamente il ditino dalla bocca:"Dai amore,presentati a questa bella signorina!È una brava ragazza,vedrai che vi divertirete moltissimo con lei.Ed è anche molto intelligente." aggiunge infine voltandosi verso di me e guardandomi dolcemente con un mezzo sorriso sul volto.Rimango spiazzata da quelle parole e sento il mio viso andare a fuoco.
La piccola si gira verso di me a testa bassa guardandomi sotto le lunghe ciglia chiare:"Mi chiamo Alice e ho quattro anni." dice timidamente tenendo sempre la testa bassa.
"Sai che sei davvero una bambina molto bella?!" le dico per rompere un pò il ghiaccio,si sa che le bimbe sono molto vanitose.Alza la testa e mi scruta molto attentamente mentre con molta timidezza dice:"A te piacciono le bambole?" chiede con voce sempre timida e la testolina bassa.
"Io adoro le bambole!Sopratutto quelle con i capelli lunghi,riesco a fare delle bellissime trecce sai?!" cerco di sorprenderla,ovviamente dicendole la verità,per quanto possa essere una sciocchezza.
Lei sgrana gli occhi a quelle parole e il suo sorriso si allarga ancora di più mostrando i piccoli dentini.
"Se ti porto le mie bambole me le fai?" dice tutta frenetica agitando le piccole manine.
"Certo,valle a prendere!" le dico con un sorriso dolce,si stacca dal padre e va tutta di corsa nell'altra stanza,scomparendo anche lei dalla porta.
Riescono a scomparire tutti in questa casa.
Alexander si rialza in piedi e io con lui,cominciavano ad intorpidirsi,e quasi non le sento più.L'essere stata ferma per molto tempo non aiuta certamente la mia circolazione.
"Già ti adorano!" dice lui con un mezzo sorriso sul volto mentre riporta le mani nelle tasche.
"Sono due bambine adorabili,sarà un piacere!" ricambio il suo sorriso e mi stringo nelle spalle,continuando a guardarci negli occhi,per istanti che sembrano non finire mai,fino a quando non ritorna Margaret con indosso una giacca molto lunga e una pochette in mano,nell'altra sorregge un'altra giacca,nera,che porge ad Alexander.
"Elizabeth,fa come se fossi a casa tua!Per mezza notte noi siamo a casa,possibilmente metti a letto le bimbe alle dieci." la voce della donna è molto serena inconfronto a prima e il suo sorriso mi tranquilizza.
"Grazie mille,farò del mio meglio!" in quel preciso istante arrivano tutte e due le bimbe correndo verso di me,con in mano le bambole,di tutti i tipi e tutti i generi.Ne avranno almeno una decina a testa e cerco di prepararmi psicologicamente a quello che mi aspetta con queste due creature.
Passo la mia prima serata da baby-sitter facendo trecce a tutte le bambole che le due bambine mi hanno portato.Ma non basta.
"Elizabeth,mi potresti fare le treccine anche a me?" la piccola Emma si avvicina a me timidamente mentre sono intenta a risistemare le bambole e i loro giocattoli.La guardo starsene a debita distanza con gli occhi bassi sui suoi piedini mentre si tortura le piccole manine.
"Certo tesoro,vieni!" le faccio cenno di avvicinarsi a me,con un dolce sorriso e una tenerezza immensa nel guardare l'immagine di quella creatura così timida e innocente.Mi siedo sul piccolo lettino rosa di una delle bambine mentre lei si avvicina tenendo sempre la testa bassa e accomodandosi vicino a me.
Le pettino delicatamente i morbidi capelli dai mille riflessi dorati mentre,ciocca per ciocca,comincio da sopra la testa fino ad arrivare alle punte.
Una bambina bellissima anche con una semplice treccia.Vedo arrivare,con la coda dell'occhio,anche Alice con lo sguardo basso e timido che di tanto in tanto ci lancia un'occhiata.Emma la scruta attentamente da lontano abbassando la testa sul pavimento,un pò tristemente.
"Che hai piccola?" spero non si sentano male o non so come fare,andrei nel panico totale.
"Non voglio fare la bambina cattiva e spero non lo dirai ai miei genitori,ma anche Alice vorrebbe le trecce,perchè sennò ci rimane male se a lei non le fai e a me sì!" abbassa la testa vergognandosi di quello che dice e diventando completamente rossa in viso.
Ritorno con lo sguardo su Alice che rimane immobile a guardarci,molto insicura,sulla soglia della porta.Non la posso vedere lì ferma in quella maniera senza un valido motivo,le faccio un bel sorriso sincero:"Sai Alice,anche a te starebbero molto bene le trecce!Che ne dici se proviamo?" la incito ad avvicinarsi a me allungando una mano nella sua direzione e funziona alla grande.Un immenso sorriso le spunta sulle labbra illuminando i meravigliosi occhi blu come il cielo.Mi corre incontro felicissima e mi salta in collo abbracciandomi.Rimango sbalordita da questa sua reazione e per poco non mi commuovo,la dolcezza di queste bambine mi spiazza.
Emma passa tutto il tempo a guardarsi allo specchio mentre si dimena con il suo piccolo corpicino a ritmo di una canzone che non fa altro che sentire per tutta la serata,mentre la mia testa sta per scoppiare,peró sono la cosa più dolce che abbia mai visto e mi mettono di buon umore.
"Mi piacerebbe farle più spesso le trecce Elizabeth..." Emma si ferma davanti allo specchio toccandosi delicatamente i capelli e tenendo la bocccuccia socchiusa,vuole ancora dire qualcosa ma non sa se farlo.La guardo per qualche istante mentre continuo a fare le trecce ad Alice che accarezza un peluche.
"...Peró mamma non vuole!Dice che è da bambine volgari!" finisce la frase abbassando la testa e quella sua confessione mi lascia un pò perolessa.Come può una madre dire a due bimbe così piccole,che le trecce sono volgari?Non ha assolutamente nessun senso...
"Beh,la mamma ha sempre ragione!E dovete stare ad ascoltare quello che vi dice,lei vi vuole un mondo di bene.Le trecce le facciamo solo quando siamo insieme a casa,e se mamma dice di non farle più noi la ascolteremo senza disubbedire!" sfoggio il migliore dei miei sorrisi per non farle notare la tristezza che mi ha trasmesso a sentire quelle parole.
Annuiscono tutte e due standosene in silenzio per istanti che sembrano eterni.Quando poi di sorpresa si mettono a ridere fragorosamente e cominciano tutte e due a ballare allegramente tenendosi per mano e girando come delle trottole.
Sono molto mature per l'età che hanno e questo gesto lo dimostra,lasciandomi ancora una volta sorpresa.
"Attente a non cascare!" dico sorridendo sinceramente mentre le guardo.
Alice si avvicina a me di corsa e mi tira per mano:"Vieni a ballare anche tu con noi,tata!".
Ok,adesso veramente non so più che cosa dire o cosa fare.Ogni attimo è una scoperta con queste bimbe,e decido di accontentarle pur di vederle sempre così sorridenti e felici.
Mi alzo anche io ballando come una sciocca insieme a loro mentre loro ridono di gusto prendendomi un pò in giro perchè non sono proprio un'ottima ballerina.Mi mostrano un paio di mosse e cercano di insegnarle anche a me e quando ci provo io si buttano letteralmente a terra,piegandosi in due dalle risate.Ed hanno pienamente ragione,se mi vedesse qualcun altro penserebbe che ho qualche problema.
Dopo una mezz'ora buona di balli scatenati,tra risate e delle belle sudate ci buttiamo a letto tutte e tre stremate oramai senza più un briciolo di forza in corpo.Guardo l'orologio lilla appeso al muro e sono passate le dieci da un pezzo.Sarà il caso di metterle a letto come ha detto Margaret,prima che sgridi anche me.
"Adesso peró,da brave bambine quali siete,ci mettiamo il piagiamino e andiamo a letto!" dico alzandomi in piedi e guardandole dolcemente.Si lanciano un'occhiata tra loro e poi si alzano molto composte e si avviano con passo svelto verso il comò,aprono il secondo cassetto rosa ed estraggono il pigiamino tutto ben ripiegato.
In men che non si dica hanno già tutte e due il pigiama addosso e si mettono sotto le coperte,mentre io risistemo i loro giocattoli,le bambole e i vestitini.
Vado verso di loro e rimbocco le coperte delicatamente ad entrambe.
"Ci leggi tu la storia della buona notte come fa papà?" questa cosa non me la aspettavo.
"Certo,che storia?" chiedo sorridendo ed acconsento volentieri alla loro richiesta.
Emma mi indica un libro sul comodino vicino al loro letto,tutto colorato e con mille disegni di principesse,orsi,lupi e bambine con il cappuccio rosso.I classici di una volta.
C'è un segnalibro in mezzo alle pagine e lo apro direttamente da lì.
"Cenerentola" una storia bellissima con un bellissimo lieto fine,il sogno di tutte le bambine e anche di noi grandi.
Infondo alla stanza c'è una piccola poltroncina con accanto un tavolo e un abatjour che accendo per poi spegnere la luce più grande.La stanza si immerge in una penombra piacevole,dando la giusta luminosità a me per leggere il libro.
Piano piano diventa tutto molto sfuocato e di tanto in tanto c'è il buio davanti a me.Sento gli occhi bruciarmi e le palpebre molto pesanti,che sono più forti di me fino a quando non mi arrendo alla loro volontà,il mio corpo e la mia mente si lasciano trasportare nel dolce cullio della notte e la stanchezza si impossessa di me.
Ed è completamente buio....






Buonasera a tutti!!!!!😻
Sono ritornata!!!🎉🎉
Vi chiedo scusa per la lunga mancanza e il mio assenteismo,come ho detto a qualche d'una di voi non è stato esattamente un bel periodo per me.Ne ho passate veramente tante sia a livello personale che a livello lavorativo e non ero proprio nelle giuste condizioni di aggiornare e vi chiedo davvero scusa mille volte,ma voglio anche ringraziarvi per i messaggi di incoraggiamento e per avermi continuato a sostenere nonostante tutto questo tempo che sono mancata,se sono qui ora a scrivere è solamente grazie a voi e lo faccio sopratutto per voi.Questo capitolo non è proprio al massimo dello splendore,ma volevo comunque darvi qualcosa da leggere per farvi continuare a sognare e trepidare nell'attesa del prossimo capitolo!
Spero che anche questo vi piaccia e aspetto le vostre critiche!😝
Kisssss💋

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