Sono nel pieno tentativo di farmi una crocchia alta che sembri il più ordinata possibile.Ma so già la mia fine.I capelli mossi sono indomabili,e qualche ciuffo ribelle tenta di scappare dal gruppo.Altri non ne vogliono sapere di starsene al proprio posto e mi ritrovo ad avere in testa tanti piccoli ciuffi di capelli indomabili che si fanno gli affari loro.
Apparte l'ammasso enorme e disordinato in testa,mi accontento del resto,con un leggero trucco e uno strato in più di mascara riesco a mettere in risalto i grandi occhi verdi con le ciglia lunghe e folte e le sopracciglia arcuate che incorniciano lo sguardo,addolcendo i tratti marcati del viso.Amo alla follia i rossetti,ne ho veramente una quantità industriale e ogni giorno ne metto uno diverso,risaltano ancora di più le mie labbra carnose.Mia cugina che fa l'estetista mi ha insegnato a truccarmi e mettere in risalto le parti giuste.E per questo la ringrazio ogni giorno quando mi guardo allo specchio.
Dopo una breve guerra con i miei capelli ribelli,già persa in partenza,indosso la mia divisa da lavoro e mi guardo un'utlima volta allo specchio.Stringendomi nelle spalle,cerco di accontentarmi di quello che vedono i miei occhi.Infondo poteva andare peggio.
Ritorno in sala da Felix,che gentilmente e come promesso mi aveva preparato una bella tazza di caffè.Riesco a sentirne l'odore a kilometri di distanza,ne sentivo proprio un bisogno viscerale.Ero in astinenza da caffeina.Una droga ormai.Da quando ho cominciato a lavorare qui non ne posso fare a meno.E pensare che sono già ben tre anni che lavoro con Felix.Avvolte mi verrebbe l'istinto di domandargli come fa a sopportarmi.Lo faranno santo quell'uomo.Ed è sempre presente,dopo tutto.
"Conosco uno bravo vicino a casa tua che potrebbe aiutarti per la patente.È a gestione famigliare,sono delle persone meravigliose.L'insegnante è molto disponibile e attento per tutto.Se vuoi ci posso parlare io e farti trattare bene!" Felix spunta all'improvviso dietro le mie spalle facendomi quasi morire dallo spavento:"Dai,per poco non mi veniva un infarto!" gli dico portandomi una mano al cuore che per poco non usciva dal petto.
Sorride:"Scusami.Aproposito,anche tuo padre gli conosce.Domandalo anche a lui!" dice infine sedendosi sulla sedia davanti la mia.Lo scruto attentamente e oggi è particolarmente strano:"Ci penserò.Perchè ci tieni così tanto che prendo la patente?Ti preoccupa la mia incolumità?" ci scherzo mentre lui mi guarda serio sotto le lunghe ciglia,sembra quasi incazzato.Se non lo conoscessi penserei che mi vuole polverizzare con gli occhi.
"Lo dico per il tuo bene Elizabeth.Pensa a quanto sarebbe più comodo venire in macchina senza troppi rigirii e svegliarti più tardi."
Ecco,qui ha decisamente toccato un tasto dolente.Il sonno è sacrosanto per me.
"E poi,è pericoloso alle otto di sera prendere la metropolitana.Una bella ragazza come te poi!" è sempre serio e mi guarda dritto negli occhi.Non riesco a trattenermi,mi viene spontaneo,così dal profondo delle mie viscere,scoppio a ridere con gusto.
"La bella di Siviglia.Tutti la vogliono e nessuno la piglia!" e continuo a ridere fragorosamente.Proprio in quell'istante qualcuno spalanca la porta di vetro facendo tintinnare il campanellino eolico appeso al di sopra di essa.Mi porto una mano davanti alla bocca mentre i signori si dirigono verso il bancone dei dolci e cominciano a commentare le varie briochès al suo interno.
Felix continua a guardarmi male:"Sono serio Elizabeth,non vorrei che ti accadesse nulla.Sai quanto ti voglio bene!" si alza in piedi e viene verso di me.Si piega e mi stampa un leggero bacio sulla nuca.
Felix è come uno zio per me.Mi conosce da quando sono nata.C'è sempre stato.Lo possiamo vedere spesso anche nelle foto di famiglia.
Non ho mai capito perchè non si fosse sposato e perchè non avesse nessuno al suo fianco.È un bell'uomo e non gli manca assolutamente nulla,nemmeno le spasimanti.
Lui e papà erano due anime libere da tutto e tutti ai loro tempi d'oro.Soltanto che mio padre si è fatto incastrare e lui no.Nessuno riesce a domare Felix Campbell.
Bevo l'ultimo sorso di caffè rimanente nella tazza e vado verso il bancone con passo lento e aggraziato,sentendomi in pace con me e il mondo intero.Una sensazione di liberazione e benessere interiore.
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"Prohibited"
ChickLit"Dimmelo ancora che devo fermarmi.Perchè la voglia di sfidare il divieto,è il piú potente degli afrodisiaci..." #18 su romanzi rosa il 11/07/2017 ❤️ #16 su romanzi rosa il 19/07/2017 ❤️ #14 su romanzi rosa il 21/07/2017 ❤️ #12 su romanzi rosa il 26...