Capitolo 20

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"Mi ucciderà!Già,lo so!" era l'unico mio pensiero per tutto il tragitto.
Corro come una matta per le strade trafficate di Mountain Hole,con la pioggia che cade giù incessante.Il ticchettio degli stivali è come una leggera musica di sottofondo che accompagna i miei passi.L'acqua schizza sulla pelle degli stivali,marchiandoli di piccole macchie scure,che per fortuna svaniranno.
Sono in ritardissimo.
Tra la sveglia che non è suonata e la metrò in ritardo,beh,so già la mia fine.
Non me la perdonerà mai una mezz'ora di ritardo,e mi preparo psicologicamente alla sua sfuriata.Non posso dargli torto,e mi sto odiando per questo.
La caffetteria è piena,c'è già la fila alla cassa,dietro la quale Felix,corre come un dannato.Tra cassa,resto e fare i caffè sembra decisamente sconvolto e arrabbiato,quando si volta e mi vede entrare.
"Scusa!" mimo con la bocca delle scuse e cerco di mostrare un bel sorriso,invece mi ritrovo ad avere la faccia da ebete di una che è stato paralizzata dal troppo botulino.Non mi risponde e mi guarda solamente male,mentre continua a fare i caffè.
In un batter d'occhio sono pronta.
"Felix,sono dispiaciuta io non..." cerco di scusarmi ancora con lui mentre mi sistemo i capelli in una coda alta,con i soliti ciuffi ribelli che mi ricadono sul viso,e gli vado incontro nel tentativo di addolcirlo.
"Vai a prendere le ordinazioni ai tavoli.
Di questo parliamo dopo." è serio,molto.Non lascia trasparire la rabbia,la contiene bene.Ma si vede lontano un miglio che è furioso.
Prendo il tacquino senza fiatare più di tanto e mi avvio ai tavoli.
Uno ad uno prendo tutte le ordinazioni,manca l'ultimo tavolo e posso cominciare a prepararle.
"Buongiorno,cosa desiderate?" tengo la testa bassa sul tacquino,mentre mi appunto un paio di cose da ricordarmi e mentre i clienti decidono.
Passa qualche secondo che mi sembra eterno,ma io continuo ad aspettare a testa bassa le ordinazioni.
"Un caffè nero,senza zucchero!" una voce roca e decisa,mi fa salire un brivido su tutta la schiena,ma non gli do molta importanza.
"Un caffè macchiato,con tanto zucchero!Grazie." la seconda era una voce molto più stridula,quasi femminile,ma era sicuramente un uomo.
"Perfetto,arrivano immediatamente!" lascio loro lo scontrino con le ordinazioni.Giro sui tacchi e vado a preparare tutto.
Faccio almeno tre viaggi per portare tutti caffè a tutti i tavoli.La mia fortuna è che ho una buona memoria e gli ricordo alla perfezione tutti,e un pò perchè conosco i gusti dei clienti abituali.L'ultimo tavolo,e ho finito il giro.
"Ecco i caffè.Sono sei dollari!" mi abbasso sul tavolo a fare la mia firma sullo scontrino,una pratica per confermarci tra noi che il cliente ha saldato,e poggiando davanti i caffè:"Nero senza zucchero.E macchiato con tanto zucchero!"
"A lei!" la voce roca e decisa di prima mi fa ritornare i brividi sulla schiena,ma non gli do molta importanza nemmeno a questo giro.
"Spero che siano di vostro ..." e la voce mi muore in gola appena rincontro quei meravigliosi occhi nocciola così profondi.
"Gradimento!" concludo la frase come una che ha appena visto un fantasma.
Lui è lì seduto davanti a me,con la maglia a maniche corte di un colore verde,pessima idea vista la giornata di oggi.Un sorriso timido e impacciato che subito torna serio,incorniciato dalla barba più lunga e senza il cappuccio.A fatica lo riconosco.Ma non si può dimenticare il proprio "salvatore".
I capelli castani,sono leggermente spettinati,ma nel complesso è perfetto,le sopracciglia nere mettono ancora più in risalto i grandi occhi nocciola.E quel sorriso che rende il quadro ancora più perfetto.Abbasso lo sguardo,non riuscendo a trattenere il suo.
Cerco di rimettere insieme due neuroni,gli unici che mi sono rimasti al momento,perchè gli altri troppo impegnati a sbavare dietro questa visione.
Prendo lo scontrino e lo accartoccio in una mano facendo un sorriso dolce:"Offre la casa!" continuo a guardarlo mentre distruggo il pezzo di carta,e lui fa lo stesso.Un sorriso ampio compare in quel quadro perfetto che è il suo viso e gli occhi si illuminano.Dandogli un'aria dolce e accattivante allo stesso tempo.
"Grazie." dice a voce bassa,quasi non riuscendo a parlare e per la prima volta è lui ad abbassare gli occhi,sulle mie labbra,mentre serra la mascella e alza un sopracciglio quasi involontariamente.
Comincia a fare caldo qui,e decido di andarmene.


Bonsoir gente! Allora? Che ne pensate? Come vi sembra la storia?
Vi ringrazio per le mille e più visualizzazioni ne sono felicissima e orgogliosa,lo ammetto,ma vorrei un parere sincero da parte vostra.Vedo che leggete ma commenti e critiche nada.Quindi aspetto con ansia i vostri pensieri! Fatevi sotto XD
P.S:Stelle stelle stelline a tutta randa!
Kisssss❤️

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