- "Credo di non essermi mai sentita così in ansia alla guida di un'auto", il viso di Milly era così pallido da sembrare di cera, in grado di trasmettere tutta l'agitazione divampata a causa della guida a sinistra.
- "Perché questi dannati inglesi devono guidare al contrario rispetto al resto del mondo? Maledizione!"
Ogni tanto per allentare la crescente tensione, Milly esternava imprecazioni poco carine.
Le innumerevoli rotatorie sono state il nostro acerrimo nemico in terra scozzese. Ma la sfida più grande è risultata essere l'autostrada.
- "E se finiamo per prenderla al contrario? Nella corsia opposta?", io ogni tanto devo pur alimentare la mia parte deficiente, altrimenti smetterei di essere quella che sono.
Milly, per fortuna, consapevole che ci penso già io a sguazzare nell'imbecillità, non mi asseconda in queste eresie.
- "Nico, non dire assurdità", mi rispose dopo qualche secondo.
- "Ci hai pensato però prima di rispondere", la rimbeccai.
- "Volevo lasciarti il beneficio del dubbio", rispose irritata.
Ovviamente cosa poteva capitarci come prima sfida su quattro ruote? Ma l'autostrada. Che domande!
- "Merda! Non ci siamo nemmeno messe in macchina che già dobbiamo immetterci su un'autostrada"
- "E noi, povere ingenue, a pensare che la Scozia fosse tutta terre e stradine sterrate"
Cercai di alleggerire un po' la tensione. Ci riuscii. Milly si sciolse in un sorriso.
La strada per arrivare a Glasgow ci sembrò infinita. Ma la colpa era data dall'agitazione e dall'impazienza di arrivare finalmente in città.
La freccetta che indica la destinazione era apparsa sul monitor del nostro navigatore satellitare. Ciò voleva dire che ci stavamo avvicinando sempre più e che ormai era questione di minuti prima di arrivare alla Seton Guest House.
Lo scadere dei pochi minuti che sul monitor segnavano il tempo di percorrenza rimasto prima di arrivare alla nostra destinazione era direttamente proporzionale allo stato di agitazione che si affievoliva man mano che ci avvicinavamo al momento in cui avremmo potuto finalmente far riposare Delice.
Improvvisamente cominciò a farsi spazio tra i nostri pensieri un leggero velo di euforia. Più realizzavamo che il primo tragitto in auto stava finendo e più ci sentivamo sollevate dal pensiero.
Il leggero velo venne spazzato via all'improvviso.
Forse ci eravamo rilassate troppo o forse Glasgow ci distrasse in modo incisivo, fatto sta che a pochissimi secondi dall'imbocco del vialetto in cui si trovava la guest house, accadde un piccolo imprevisto. Un imprevisto che aveva le dimensioni di uno specchietto laterale retrovisore.
Per evitare che gli automobilisti premano un po' troppo il piede sull'acceleratore, rischiando di causare qualche danno, nelle zone residenziali di alcune città vengono costruite delle strade a zig zag. In questo modo si è costretti per forze di causa maggiore a rallentare e a fare uno slalom tra le auto parcheggiate. Le strade, spesso a senso unico, sono larghe abbastanza da permettere il passaggio di un'unica auto. Bisogna quindi procedere davvero a passo di lumaca per evitare di colpire le altre auto ferme alla fine di ogni curva a gomito chiuso.
Facemmo le prime due curve senza problemi. Alla terza le cose non andarono come previsto.
Un rumore improvviso di vetro in frantumi ci riportò bruscamente alla realtà.
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Cara Scozia, il diario di un'avventura
AventuraDa Glasgow a Edimburgo, passando per Fort William fino all'incantevole Isola di Skye. Il racconto di due amiche e del loro legame che supera i confini del tempo per consolidarsi nel presente, durante il viaggio che ha cambiato le loro vite. Pronti a...